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RC auto e incidenti: cosa accade se alla guida non c’è il contraente?

Il contraente di un’assicurazione auto che si siede al posto destinato ai passeggeri, lasciando al guida ad un’altra persona, ai fini della RC auto diventa il terzo trasportato. È importante saperlo, e conoscere i possibili limiti di legge, per un eventuale risarcimento a seguito di un sinistro.

Chi sono i soggetti coperti dalle polizze RC auto?

La polizza RC auto è obbligatoria per legge e in caso di sinistro causato dall’assicurato, copre i danni causati a terzi, e cioè:

In entrambi i casi questi soggetti sono coperti dall’assicurazione auto e hanno diritto al risarcimento e non è rilevante che il conducente abbia ragione o torto. La copertura assicurativa riguarda:

Un amico guida la tua auto e causa un incidente: che cosa succede?

Posto che la polizza RC auto non copre i danni causati al conducente per un incidente che egli stesso ha causato, c’è un caso particolare in cui l’assicurato potrebbe non trovarsi al posto del conducente e dunque essere considerato un terzo danneggiato ai fini del risarcimento.

In sostanza se sei tu l’assicurato e guidi abitualmente la tua auto ma, per qualsiasi motivo durante un incidente sei seduto in uno dei posti riservati ai passeggeri, mentre il responsabile dell’incidente è un tuo amico, parente o conoscente, hai diritto ad essere risarcito perché sei coperto come terzo trasportato dalla tua RC auto.

Se però tra te e la persona che ha causato un incidente con la tua auto c’è un rapporto di parentela o societario, non otterrai il risarcimento relativo ai danni alle cose (ad esempio la distruzione di un notebook o di uno smartphone che avevi con te).

Ci sono poi un elemento fondamentale da ricordare: la clausola di guida esclusiva. Se l’hai sottoscritta non puoi assolutamente far guidare ad altri il veicolo, altrimenti rischi di dover pagare di tasca tua i danni arrecati ai soggetti coinvolti. Dal momento che hai violato il contratto con l’assicurazione, infatti, la compagnia assicurativa può procedere con la rivalsa degli importi sborsati per i risarcimenti a terzi.

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