Luci di posizione: quali sono, colore e differenze con anabbaglianti

Le luci di posizione della tua auto sono importanti. Approfondiamo insieme le caratteristiche, quando vanno accese, il colore e le differenze con gli anabbaglianti.

Le luci di posizione sono una componente fondamentale per la sicurezza di ogni veicolo. Servono a segnalare la presenza dell’auto e hanno il compito di rendere visibile la sagoma del mezzo quando la luce naturale non è sufficiente.

luci di posizione

Con l’evoluzione delle tecnologie LED e dei sistemi automatici di gestione dei fari, la loro efficienza è aumentata ma la funzione resta la stessa: permettere agli altri conducenti di individuare un veicolo fermo o in marcia a bassa velocità.

Rispettare le regole sull’uso e sul colore delle luci di posizione permette di rispettare il Codice della Strada e circolare in totale sicurezza.

Quali sono le luci di posizione

Le luci di posizione, chiamate anche fari di posizione o luci di parcheggio, sono dispositivi luminosi a bassa intensità che segnalano la presenza del veicolo. A differenza dei fari principali, non hanno la funzione di proiettare il fascio luminoso sulla strada ma solo di rendere riconoscibile la sagoma del mezzo da qualsiasi direzione.

Su un’automobile si distinguono tre gruppi di luci di posizione: anteriori, posteriori e laterali.
Le luci di posizione anteriori si trovano all’interno del gruppo ottico principale, accanto agli anabbaglianti. Sono di colore bianco o giallo e servono a indicare la larghezza della vettura a chi sopraggiunge in senso opposto. Le luci di posizione posteriori, invece, sono rosse e segnalano la parte posteriore del veicolo a chi segue.

Nei veicoli di maggiori dimensioni, come furgoni, autobus e camion, sono presenti anche luci di posizione laterali di colore arancione, che evidenziano la lunghezza del mezzo.

Questi dispositivi si attivano in modo manuale tramite il comando delle luci, ma nei modelli più recenti sono gestiti da sensori crepuscolari che accendono i fari quando la luminosità esterna diminuisce. A seconda del veicolo, l’accensione delle luci di posizione può coincidere con quella delle luci di targa e dei fanali posteriori.

Le luci di posizione non vanno confuse con le luci diurne, obbligatorie su tutte le auto di nuova immatricolazione e destinate a migliorare la visibilità del veicolo durante il giorno. Le luci di posizione, invece, si utilizzano in condizioni di scarsa illuminazione o durante la sosta notturna.

Sono presenti inoltre gli anabbaglianti, le luci di stop che si azionano quando si frena, le frecce che indicano la direzione laterale e il faro di retromarcia con indicatore sonoro.

Quando accendere le luci di posizione

L’articolo 153 del Codice della Strada stabilisce che le luci di posizione devono essere accese da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima del sorgere del sole, insieme alle luci della targa e, se presenti, a quelle d’ingombro. Devono essere utilizzate anche di giorno in caso di scarsa visibilità dovuta a nebbia, neve, pioggia intensa o durante il transito in gallerie non illuminate.

È importante ricordare che le luci di posizione non possono essere utilizzate da sole durante la marcia: la loro intensità non è sufficiente per illuminare la carreggiata. Devono quindi essere integrate con i fari anabbaglianti o, nei veicoli più moderni, con le luci diurne automatiche. L’uso esclusivo delle luci di posizione mentre si guida è sanzionato dalla legge e può compromettere la sicurezza propria e altrui.

Quando invece il veicolo è fermo o parcheggiato in una zona buia o priva di illuminazione pubblica, le luci di posizione devono restare accese per tutta la durata della sosta, soprattutto se l’auto è lasciata su carreggiate strette o in tratti di strada dove può rappresentare un ostacolo. Nelle aree urbane ben illuminate, l’uso può non essere obbligatorio, ma resta comunque consigliato per una maggiore visibilità.

Quale colore usare per le luci di posizione

Il colore delle luci di posizione è stabilito dalla normativa europea e non può essere modificato. I colori si distinguono in questo modo:

  • giallo o bianco per la parte anteriore;
  • arancione per le fiancate;
  • rosso per il lato posteriore.

Qualsiasi modifica a questi colori è vietata e può comportare una multa e la revisione del veicolo. Oltre all’aspetto legale, alterare il colore delle luci compromette la sicurezza perché può confondere gli altri automobilisti. L’estetica e i gusti personali passano in secondo piano in questi casi.

Anabbaglianti e luci di posizione: differenze

Le luci di posizione e i fari anabbaglianti vengono spesso confusi, ma hanno funzioni e intensità luminosa diverse. Le luci di posizione servono solo a segnalare la presenza e la sagoma del veicolo. Sono luci di segnalazione, non di illuminazione, e devono essere utilizzate in abbinamento con altri dispositivi quando il veicolo è in movimento.

I fari anabbaglianti, invece, hanno la funzione di illuminare la strada davanti al veicolo senza abbagliare i conducenti che procedono in senso opposto. Sono obbligatori durante la marcia notturna o in galleria e possono essere utilizzati anche di giorno sulle strade extraurbane. La loro intensità luminosa è molto più elevata rispetto a quella delle luci di posizione, che rimangono accese in combinazione con gli anabbaglianti per segnalare la sagoma del veicolo.

Dal punto di vista tecnico, le luci di posizione sono integrate nello stesso gruppo ottico degli anabbaglianti ma utilizzano un circuito separato, con una potenza inferiore. In caso di guasto a una delle due, l’altra continua a funzionare. È importante non sostituire una lampadina di posizione con un modello non omologato o di intensità diversa, perché potrebbe alterare la visibilità e rendere il veicolo non conforme alla legge.

Sul cruscotto dell’auto i fari di posizione si riconoscono grazie alla spia verde con i simboli dell’illuminazione laterale. L’accensione varia in base al modello dell’auto, ma di solito le varie manopole per attivarli hanno come indicatore il simbolo che si vede anche sulla spia. Qui a sinistra il simbolo presente sul cruscotto.

Mantenere in perfette condizioni le luci di posizione è un gesto di sicurezza e responsabilità. Controllare in modo regolare che tutte le lampadine siano funzionanti, che i fari non siano opacizzati e che il colore della luce corrisponda a quello previsto dalla legge è parte della manutenzione ordinaria del veicolo.

Guidare con le luci di posizione funzionanti è un segno di attenzione verso la sicurezza propria e degli altri.

Altri Articoli

Risposte

  1. Buongiorno io sonno stato fermato dalla polizia municipale e mi hanno ritirato la carta di circolazione perché avevo le lampadine blu omologato dalla casa costruttrice comunque quando sono accese le luci sonno normale bianco è mi hanno fatto la multa di 295,40€ grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *