Protagonista assoluta in casa, tra gli elettrodomestici, è certamente la lavatrice, responsabile però di bollette salatissime: il consumo elevato dipende soprattutto dal riscaldamento dell’acqua per il lavaggio. Solo una piccola percentuale serve ad azionare il motore: è opportuno, quindi, scegliere modelli che possano essere collegati direttamente all’acqua calda.
L’alimentazione è fornita da pannelli solari? Ancora meglio: eliminando il riscaldamento elettrico si risparmia e si dimezzano i tempi di lavaggio. Con alcuni accorgimenti è possibile ottimizzare l’utilizzo della lavatrice, consumare meno energia e salvaguardare l’ambiente senza intaccare la qualità del bucato.
Acquisto.
Controllate sempre l’etichetta che attesta l’efficienza energetica. Prima si passava dalla classe G, meno performante, alla A (diventata oggi qualità standard). Esistono, infatti, nuove classi energetiche: A+, A++ e A+++. Quest’ultima promette una riduzione dei consumi elettrici del 30% rispetto ad una semplice classe A e del 60% rispetto a una classe C.
L’etichetta è identica per tutti i paesi dell’Unione Europea e indica, inoltre, la capacità di carico in Kg., il consumo di energia e acqua all’anno, l’efficacia di asciugatura e le emissioni sonore (durante il funzionamento e in fase di centrifuga).
Per orientarsi nella scelta della lavatrice ideale, comunque, ogni consumatore deve pensare a come e quanto utilizza effettivamente l’elettrodomestico, visto che i consumi dichiarati in etichetta sono il risultato di misurazioni scientifiche ma pur sempre generiche.
Utilizzo.
Attivate la lavatrice quasi a pieno carico, scegliendo accuratamente il programma di lavaggio, con preferenza per le basse temperature: il ciclo a 90° consuma il doppio rispetto ad uno di 40°, tenetene conto per il bucato frequente. Inoltre, fate attenzione al programma di mezzo lavaggio, perché riduce i consumi solo del 20% circa. Per alleggerire la bolletta cercate di concentrare i lavaggi di notte e imparate a dosare il detersivo in base alla durezza dell’acqua, per non sprecarlo e non rischiare di rendere difficoltoso il risciacquo.
L’acqua di casa è troppo dura? Gli esperti consigliano di installare un addolcitore nelle tubature di adduzione: un piccolo investimento iniziale per risparmiare poi nel lungo periodo.
Idee alternative.
Abitate in condominio? C’è un modo per ridurre le spese di acquisto e manutenzione della lavatrice: acquistare uno o più apparecchi multiproprietà suddividendo il costo tra tutti i condomini che scelgono di avvalersene. In Francia è stata creata addirittura una rete, chiamata “La Machine du Voisin” organizzata come un social network, che offre a chiunque l’opportunità di cercare una “lavatrice in prestito”: grazie a un motore di ricerca e una mappa s’individua l’apparecchio più vicino a casa, si contatta il proprietario e si prende appuntamento per fare il bucato (con un costo che varia dai 2€ ai 6€).
Chi voglia mettere a disposizione la propria lavatrice, può aprire un profilo personale, caricare la foto dell’elettrodomestico, indicare programmi e funzioni disponibili, specificare gli orari del servizio e il prezzo. L’era del collaborative consuption (= consumo condiviso) è arrivata: soluzione geniale, non trovate?
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