Assegno nucleo familiare: cos’è
L’INPS spiega che l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF):
“è un sostegno economico erogato dall’INPS per le famiglie dei lavoratori dipendenti, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.”
Si tratta dunque dell’integrazione del reddito dei nuclei famigliari che presentano una situazione reddituale inferiore a quella definita per legge annualmente.
Assegno nucleo familiare: a chi spetta
L’assegno nucleo familiare INPS costituisce un sostegno per le famiglie di:
- lavoratori dipendenti (anche nel caso siano impiegati part-time);
- pensionati da lavoro dipendente;
- lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.
Il nucleo familiare può essere composto da:
- il richiedente;
- il coniuge o parte di unione civile (non legalmente ed effettivamente separato o sciolto da unione civile), anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia;
- i figli ed equiparati minori di 18 anni, conviventi o meno;
- i figli ed equiparati maggiorenni inabili, purché non coniugati, previa autorizzazione;
- i figli ed equiparati, studenti o apprendisti, tra i 18 anni e i 21 anni, purché facenti parte di “nuclei numerosi”, cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti di età inferiore ai 26 anni, previa autorizzazione;
- i fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti (sia nel caso in cui i richiedenti siano zii sia che si tratti dei nonni), minori o maggiorenni inabili, solo se sono orfani di entrambi i genitori, non hanno conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non sono coniugati, previa autorizzazione;
- i nipoti, in caso i richiedenti siano i loro nonni, minori di 18 anni che siano a carico dei propri genitori, previa autorizzazione.
Nel caso in cui il nucleo famigliare sia composto da due lavoratori, oltre ai familiari a carico, è fondamentale ai fini dell’attribuzione degli assegni familiari che il reddito complessivo sia composto almeno per il 70% da reddito da lavoro dipendente o da pensione da lavoro dipendente.
Ai fini della richiesta dell’assegno si prende in considerazione:
- il reddito del richiedente;
- il reddito del coniuge, se lo stesso lavora;
- i redditi, se vi sono, di tutti gli individui facenti parte del nucleo famigliare.
Dal momento che le tabelle reddituali a base del calcolo dell’assegno vengono pubblicate 1° luglio di ciascun anno, il reddito di riferimento è quello prodotto nell’anno precedente.
L’INPS, con la circolare n. 48/1992, afferma che nel caso di due genitori conviventi il genitore che richiede gli assegni familiari risulta essere single, dunque il convivente non rientra nel nucleo familiare e il suo reddito non viene sommato ai fini della richiesta degli assegni.
Assegno nucleo familiare 2018 INPS: cos'è, a chi spetta, come richiederloClick To TweetAssegno nucleo familiare: come richiederlo
La domanda va presentata ogni anno:
- al datore di lavoro, se il richiedente è un lavoratore dipendente, utilizzando il modello SR16;
- all’INPS se a richiederlo sono pensionati, addetti ai servizi domestici, operai agricoli dipendenti a tempo determinato, lavoratori iscritti alla gestione separata, ovvero abbia diritto agli assegni come beneficiario (la domanda può essere inoltrata via web, contact center o patronati).
Nel caso durante l’anno intervenga una variazione nel reddito familiare o nella composizione del nucleo del richiedente, il richiedente deve darne comunicazione al datore di lavoro o all’INPS entro 30 giorni.
Assegno nucleo familiare: pagamento e tabelle redditi
Gli assegni vengono versati dal datore di lavoro o dall’INPS a seconda dei soggetti richiedenti (come illustrato nel paragrafo precedente). Gli importi vengono determinati sulla base di tabelle reddituali valide a partire dal 1° luglio di ogni anno e fino al 30 giugno dell’anno successivo.
Per il periodo tra il 1° luglio 2017 e il 30 giugno 2018, le tabelle di riferimento sono pubblicate in allegato alla circolare n. 87/2017. Nella rivalutazione dei redditi tiene conto dell’andamento dell’inflazione, applicando i valori registrati dall’ISTAT.
MARIO
MI PERMETTO DI FARE UNA DOMANDA.
SONO SPOSATO CON 2 BIMBE PICCOLE. MIA MOGLE NON LAVORA ATTUALMENTE.
IO HO PARTITA IVA (ASSICURATORI DI 3° E 4° GRUPPO) CON CUI PAGO I CONTRIBUTI INPS A PERCENTUALE (NON VERSO I CONTRIBUTI FISSI).
NON C’E’ NESSUNA POSSIBILITA’ DI PRENDERE GLI ASSEGNI FAMILIARI?
SE MIA MOGLIE IN FUTURO DOVESSE LAVORARE COME DIPENDENTE POTREBBE RICHIEDERE GLI ASSEGNI ANNI PRECEDENTI.
Michela Calculli
Ciao Mario,
purtroppo per ottenere gli ANF occorre che il 70% del reddito del nucleo famigliare derivi da reddito da lavoro dipendente.
Maria
Salve per una donna vedova che prende la pensione di reversibilità è possibile avere questo assegno familiare?
Michela Calculli
Ciao Maria,
sei titolare di una prestazione previdenziale, dunque puoi farne richiesta.
Massimo d’aleo
I miei figli sono a mio carico. Nel 2017 mio figlio di 15 anni è stato scelto per un film e ha guadagnato circa 15 mila euro lordi. Ho sempre diritti agli assegni familiari? Grazie
Michela Calculli
Ciao Massimo,
sicuramente per il 2017 tuo figlio non può essere a carico e il suo reddito aumenta la base del reddito del nucleo famigliare su cui determinare gli eventuali ANF.
salvatore
salva dipendente pubblico
usufrire gli assegni per il nucleo familiare quale reddito non devo superare?
moglie casalinga due figli ,maschio 28 anni che lavora e figlia 27 anni disoccupata.
per gli assegni nucleo familiare devo sommare il reddito di mio figlio e il mio?e a quale tabella corrisponde? reddito sommato 33.000 euro l’anno?
Michela Calculli
Ciao Salvatore,
ti invito a consultare le tabelle reddituali linkate nel testo di questo articolo e ti confermo che conta la somma del tuo reddito e di quello di tuo figlio.
Elena
Salve Io volevo sapere se superati i 18 anni di età e avendo un reddito basso lavorando part time posso richiedere ancora gli assegni familiari di mia figlia anche se ha compiuto 18 anni grazie
Michela Calculli
Ciao Elena,
purtroppo non ne hai più diritto poiché per gli ANF posso essere considerati esclusivamente i figli, studenti o apprendisti, tra i 18 anni e i 21 anni, purché facenti parte di “nuclei numerosi”, cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti di età inferiore ai 26 anni.
Walter
Salve, sono sposato, ma quando ho conosciuto mia moglie aveva già un bambino dal quale non è stato mai riconosciuto da quell’altra persona e quindi ha i cognomi di mia moglie visto che lei non lavora,ed è nel nostro nucleo famigliare io posso prendere gli assegni familiari per lui ? Mi serve l’autorizzazione dell’INPS?..
Michela Calculli
Ciao Walter,
temo di no, poiché legalmente tu non sei genitore del figlio di tua moglie.
IOLE
NON RIESCO A CAPIRE IL PERCHE’ NON DEVONO PAGARMI GLI ASSEGNI.
MIO MARITO ARTIGIANO CON UN’ATTIVITA’.
IO INSEGNANTE PRECARIA.
UN FIGLIO DI 21 ANNI STUDENTE E UNA DI 14 ANNI STUDENTE.
IO SECONDO LA LEGGE SICCOME DIPENDENTE STATALE DOVREI GUADAGNARE NEL REDDITO COMPLESSIVO IL 70% IN PIU’ RISPETTO A MIO MARITO. QUINDI IMPOSSIBILE E NESSUNO DEI DUE PERCEPIAMO GLI ASSEGNI.
Michela Calculli
Ciao Iole,
purtroppo è così: il 70% del reddito famigliare deve derivare da reddito da lavoro dipendente.
luisa
salve io lavoro part-time ho un bimbo di 3 anni e percepisco l’assegno familiare… da un mese il il padre del bambino è venuto a stare con noi e quindi fa parte del nucleo familiare… ho ancora diritto all’assegno?