Vedere Sky gratis usando dei codici acquistati online per evitare il pagamento dell’abbonamento mensile ti può portare dritto in galera. Proprio così: vedere Sky senza abbonamento è un reato punito con il carcere.
Comprare codici per vedere Sky gratis può costare caro
Quattro mesi di carcere e 2.000 euro di ammenda: questa è la condanna che ha subito un uomo di Palermo che aveva comprato dei codici per vedere Sky gratis, cioè senza sottoscrivere un regolare abbonamento alla TV satellitare. La condanna è stata confermata dalla Corte di Cassazione che ha giudicato inammissibile il ricorso dell’uomo.
Dal 2003 il cosiddetto card sharing è tornato ad essere considerato un reato: lo è stato fino al 2000, poi era stato depenalizzato prima di essere reintrodotto da un decreto legislativo. Condividere un abbonamento alla pay-TV o usare dei codici per decriptare il segnale televisivo è una violazione del diritto d’autore che si paga con il carcere e con una multa.
A poter essere condannati non sono solo coloro che vendono i codici e che quindi sfruttano un sistema illegale per trarne un profitto, ma anche i consumatori finali che usano i codici per vedere i programmi della pay-TV senza pagare il relativo canone.
La Cassazione ha applicato quanto previsto dall’articolo 171 octies della Legge 633/1941 e ha motivato così la condanna:
la condotta incriminata è pacificamente consistita nella decodificazione ad uso privato di programmi televisivi ad accesso condizionato, e dunque protetto, eludendo le misure tecnologiche destinate ad impedire l’accesso poste in essere da parte dell’emittente, senza che assumano rilievo le concrete modalità con cui l’elusione venga attuata, evidenziandone la finalità fraudolenta nel mancato pagamento del canone applicato agli utenti per l’accesso ai suddetti programmi.
A rischio anche gli abbonamenti condivisi
Tra amici e parenti è abbastanza comune scambiarsi le credenziali per condividere la visione di serie TV, eventi sportivi o film. C’è chi cede l’accesso all’account Sky in cambio dell’accesso all’account Mediaset Premium o viceversa. A prima vista potrebbe sembrare lecito e invece, alla luce di quanto ha deciso la Cassazione, costituisce reato.
Gli abbonamenti ai servizi TV a pagamento sono strettamente personali e non possono essere né ceduti né condivisi. L’unico a far eccezione è Netflix: il servizio di streaming dà ai propri utenti la possibilità di condividere il proprio account, senza correre il rischio di andare in carcere a causa di una serie TV di troppo.
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