Una delle frasi che più frequentenente sentiamo pronunciare a chi ci sta intorno, quando non a noi stessi, è “non ho tempo”. La maggior parte delle persone, oggigiorno, si ritrova a dover sopravvivere a ritmi frenetici e ad affrontare decine di impegni non rimandabili (anche perchè, ammettiamolo: rimandare è una delle nostre attività preferite e quando possiamo farlo, non ci tiriamo certo indietro). Si dice che questo sia il male dell’era moderna, e che l’unico vero modo per gestire questa comune carenza di tempo sia quello di organizzarsi al meglio. Qui di seguito vi diamo qualche dritta in tal senso.
- Prendiamo appunti e impariamo a dire no
Gli esperti ci fanno sapere che la nostra memoria a breve termine trattiene dalle cinque alle nove informazioni per volta. Il nostro cervello però riceve moltissimi input, e in continuazione: è dunque inevitabile dimenticare qualcosa e/o andare in tilt. Per ovviare a questo problema, possiamo fare due cose: la prima è scrivere, la seconda è imparare a dire di no. Nel primo caso, che si parli di un taccuino da portare sempre con noi o di una specifica app presente sul nostro smartphone o tablet che ci permetta di tenere una lista di cose da fare (come Simplenote, Evernote, Do It Tomorrow… ce ne sono tantissime, c’è solo l’imbarazzo della scelta), è indifferente: il fine è quello di aiutare la memoria. Nel secondo caso invece, è sufficiente ricordare le molte volte in cui, sia sul posto di lavoro che con gli amici o in famiglia, ci siamo impegnati a fare qualcosa che -sapevamo in partenza- avremmo avuto difficoltà a portare a termine, ma “ci dispiaceva” dire di no, per timore in realtà di un giudizio negativo: ebbene, come va a finire il più delle volte in quei casi? Che non riusciamo a portare a termine il lavoro nei tempi previsti, e se lo facciamo, lo facciamo in modo mediocre, quindi ecco che paradossalmente ci becchiamo quel giudizio negativo tanto temuto! La regola in realtà è semplice: meglio prendersi 3 impegni e svolgerli in modo puntuale ed efficace, piuttosto che prenderne 6 e passare per inaffidabili.
- Meno multitasking, più ordine
Secondo Douglas Merrill, ex responsabile ICT di Google, il pensiero comune secondo cui sbrigare più compiti contemporaneamente ci renda più efficienti è un mito da sfatare: il nostro cervello non è fatto per il multitasking -nonostante sia una parola di tendenza-, e l’unica cosa che se ne ricava è stress e disorientamento, oltre che un rallentamento dell’efficacia lavorativa. Meglio quindi stilare una lista di tutte le cose da fare in ordine di priorità, e procedere una alla volta rispettando l’ordine. A proposito di ordine: lo sapevate che se l’ambiente in cui ci troviamo è sistemato e pulito, siamo energicamente più attivi? Sembra un’affermazione banale, eppure alzi la mano chi non si trova spesso a lavorare nel caos di una scrivania ricoperta di scartoffie di varia natura…
- Facciamo amicizia con il “cloud”
Il cloud è quel servizio che ci consente, in poche parole, di poter salvare file e documenti in remoto e accedervi in qualunque momento, da qualunque dispositivo che possa collegarsi a internet. Tra i più conosciuti abbiamo Google Drive, ICloud di Apple e Dropbox (www.dropbox.it). Basta dunque perdere tempo ed energie ad aggiornare software e salvare il nostro lavoro su supporti esterni per poterlo trasportare: adesso è sufficiente una connessione web. Un’altra funzione utilissima per organizzarsi, presente nei migliori servizi cloud è quella del calendario digitale: anche quest’ultimo è consultabile ovunque, non ingombra ed è più personalizzabile delle classiche agende cartacee.
Ritagliare sempre del tempo per noi stessi
Questa è una regola aurea: ogni giorno dobbiamo trovare almeno mezz’ora tutta per noi. Per leggere, correre, cantare, provare una nuova ricetta, curare l’orto, fare un pisolino… qualunque cosa permetta al cervello di rigenerarsi. Se non stacchiamo la spina, lo stress e l’insoddisfazione accumulate ci rendono più stanchi e meno motivati, aumentando il rischio di perdere tempo e non ottenere i risultati prefissati.
Quali sono invece le vostre strategie per organizzare le vostre giornate?
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