Che cos’è l’asilo nido comunale
C’era una volta una mamma, dolcissima e gentile, che doveva anche lavorare, fare la spesa, cucinare… Insomma, storie di ordinaria follia. Il Comune, per aiutare la mamma, ma anche un po’ il papà ,  ha istituito da tempo gli asili nido.
L’asilo nido comunale è un servizio: “educativo e sociale che, in collaborazione con la famiglia, fornisce l’armonico sviluppo della personalità del bambino, ne promuove l’autonomia e la socializzazione. L’Asilo nido è un luogo di accoglienza e di cura, di gioco e di apprendimento attivo. Offre, ai bambini e alle bambine cui è rivolto, un’opportunità unica di crescita e di stimolo alle potenzialità affettive, sociali e cognitive”.
Insomma, non potevamo dirlo con parole migliori: l’asilo nido comunale risponde a precise esigenze dei genitori, esattamente come i nidi privati, con l’unica differenza che bisogna premunirsi per tempo per avere accesso al servizio.
Tutti i numeri dell’asilo nido comunale: età , costi ed orari
Puoi trovare un elenco degli asili nido disponibili nella tua zona sul sito del tuo Comune di riferimento. Per averlo, basta cercare su Google “asilo nido comunale” aggiungendo il nome della località in cui vivi et voilà , il dado è tratto. Tutti i contatti ed i numeri di riferimento delle varie strutture comunali riservate ai più piccoli sono sul tuo schermo, suddivisi per Municipalità .
I costi da sostenere per l’asilo nido
Sapevi che in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) sono disponibili tariffe ed agevolazioni per i genitori? Esatto, Mamma e papà che dovranno letteralmente concorrere (cioè mettere mano al proprio portafogli) alla copertura delle spese per il funzionamento del servizio con il pagamento di una quota mensile.
Non solo, molti asili nido comunali e scuole materne, chiedono ai genitori dei bambini di contribuire all’acquisto di giochi, materiale scolastico ed altre spese simili. Non spaventarti ma sì previdente: calcola un piccolo fondo mensile destinato alla scuola. Si chiama comunale e statale ma i fondi, come in tutte le occasioni pubbliche, scarseggiano. Darai una mano (laddove la spesa è ragionevole) agli insegnanti a dare un’educazione ed un intrattenimento migliore a tuo figlio. Un piccolo sacrificio che, quando possibile, ti rende un genitore più attento.
È importante sapere che, in base alla normativa per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, adesso è possibile anche il pagamento on-line della retta dell’asilo nido comunale, così come tutti i contribuiti previsti per le scuole di ogni ordine e grado.
Agevolazioni ed esenzioni per il nido comunale
I comuni prevedono agevolazioni, riduzioni ed esenzioni per i genitori con qualche o totale difficoltà economica. È vero che si deve sempre contribuire attivamente alla formazione dei propri bambini, ma ci sono situazioni in cui non è possibile e quindi lo Stato (ed i Comuni) danno una mano.
L’ammontare di questi contribuiti variano da comune a comune quindi non si può dare una stima precisa. Cercando sul sito web del tuo Comune di riferimento però, è possibile reperire tutte le informazioni che ti servono e, soprattutto, la tabella delle agevolazioni e le esenzioni.
Asilo nido comunale: come presentare domanda
Una volta capiti i costi dell’asilo nido comunale, la decisione è a quale asilo nido presentare la domanda di iscrizione e, soprattutto, come presentare tale richiesta. I termini per la presentazione della domanda di iscrizione per l’asilo nido comunale e le Sezioni Primavera sono solitamente indicate sul sito del comune di appartenenza alla relativa sezione “Scuola ed Educazione” e variano in riferimento alla propria Municipalità .
I requisiti per l’iscrizione del bambino al nido comunale sono semplici: basta che tuo figlio risulti residente nel comune di riferimento (anche se apolide o straniero) e che sia compresa in una delle tre fasce d’età che vanno da:
- lattanti (3-12 mesi);
- semi-divezzi (13-24 mesi);
- divezzi (25-36 mesi).
Le modalità di presentazione della domanda di iscrizione al nido comunale sono leggermente cambiate con il Decreto Legislativo del 28 dicembre 2013. È da presentare sotto forma di autocertificazione e condivisa da entrambi i genitori presso il Nido d’infanzia più vicino al luogo di residenza del bambino o di lavoro di mamma o papà .
Nel caso in cui uno dei due genitori non possa esserci all’atto della consegna della domanda si può presentare tranquillamente una copia del documento di riconoscimento dell’altro genitore. A meno che non ci sia la presenza di uno solo dei due per decesso del coniuge o per l’opposizione all’affidamento condiviso.
La domanda può essere anche presentata da un delegato (regolarmente autorizzato) munito della fotocopia del documento di entrambi i genitori del piccolo.
Le graduatorie (con diritto di precedenza)
Anche per gli asili nido comunali esistono delle graduatorie. Queste permettono a tutti di avere le stesse opportunità tenendo però presente particolari categorie disagiate che avranno diritto di precedenza. Le graduatorie vengono formate seguendo l’ordine delle categorie basate su questo principio.
Ovviamente hanno diritto di precedenza i bambini più piccoli mentre quelli non appartenenti a particolari categorie (che variano da comune a comune) saranno inseriti nell’ultima categoria sempre in base all’età .
Le liste di attesa e sostituzione, poi, permettono ai bambini che inizialmente risultano non ammessi alla frequenza nell’immediato di essere inseriti negli elenchi per poi entrare nella graduatoria definitiva. Le liste d’attesa e sostituzione degli asili nido comunali vengono, per trasparenza, pubblicate sul sito web del comune di riferimento: se hai iscritto il tuo bambino, puoi comodamente tenere sotto controllo lo scorrimento dall’apposita sezione. Facilissimo, no?!
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