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Cellulare alla guida: sequestro e ritiro della patente

cellulare alla guida

Cellulare alla guida: la multa raddoppia

Usi il cellulare alla guida? Rischi una multa da 322 a 1294 euro e la sospensione della patente per un periodo che va da 1 a 3 mesi.  Sei recidivo e ripeti l’infrazione? La multa raddoppia: si passa da 644 a 2.588 euro e la sospensione della patente da 2 a 6 mesi.

È questa una delle novità attese nella legge di Bilancio dal Ministero dei Trasporti che verrà discussa martedì 19 dicembre 2017. Un emendamento che vuole sanzionare non solo chi telefona al volante, ma anche chi lo sta semplicemente consultando ad un semaforo rosso.

D’altronde è sufficiente dare una sbirciatina alle macchine che ti circondano mentre sei in colonna per capire che ormai siamo dipendenti dalla tecnologia… Vedi più smartphone che auto! C’è chi ammazza il tempo facendosi un selfie, chi scrive messaggini o li registra, chi controlla la mail, chi controlla i social: insomma a ciascuno il suo, ma di fatto è difficile resistere alla tentazione di controllare le notifiche anche mentre siamo alla guida.

Ma come puoi ben immaginare, questo giochino che ognuno di noi fa nella piena e totale convinzione che se qualcosa deve succedere, succederà a qualcun’altro, può costare caro. E non parliamo solo di sanzioni previste dal Codice della Strada. Parliamo soprattutto di vite umane.

Se consideri che per rispondere ad un SMS distogliamo l’attenzione dalla guida per una decina di secondi circa e che in questi dieci secondi a 50 km/h percorriamo circa 140 metri (più di un campo di calcio), ne convieni che possiamo solo parlare di gesto folle? E se fino ad oggi ti è andata bene, non vuol dire che sarà così per sempre.

Ritiro della patente per chi usa lo smartphone alla guida

Chiunque digiti sul telefonino o parli senza l’uso di auricolare o bluetooth nel veicolo può finire davvero in un mare di guai. Se la normativa dovesse passare, ci sarà dunque la sospensione della patente de facto: gli agenti che colgono in fragrante l’automobilista potranno ritirare direttamente la patente, mentre il prefetto deciderà il periodo della sospensione (da 1 a 6 mesi).

Inoltre non è previsto neanche lo sconto del 30% sulla multa se pagata entro cinque giorni, perché tale possibilità è legata alle contravvenzioni che non impongono la requisizione della patente.

Cellulare alla guida: i dati sul numero degli incidenti stradali

Il Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) ha diffuso i dati che mostrano dove il 27% degli  incidenti automobilisti sono stati causati dall’uso del telefono cellulare mentre si guida.

In un’intervista alla CBNC nel 2016, l’amministratore delegato della NSC, Deborah Hersman, ha affermato che la percentuale di incidenti correlati all’uso del telefono cellulare ormai non ci sorprende più, dal momento che l’uso del cellulare al volante è diventato una prassi.

La sfida sarebbe quella di trovare una soluzione a questo problema diffuso in ogni generazione di guidatore. “Le persone non sono sorprese del fatto che molti di loro usano il cellulare mentre sono alla guida”, la dichiarazione della stessa Hersman.

Anche la mania dei selfie è diventata un grave problema a livello di sicurezza stradale, in quanto sempre più persone decidono di scattarsi le  foto in corrispondenza di un treno o di un convoglio, rischiando spesso la vita e aumentando il numero di incidenti. C’è chi poi invece è intento a chiacchierare al telefono, inviare un messaggio o chattare su Whatsapp quando è per strada alla guida di un auto. Tutti questi comportamenti rappresentano un pericolo costante da non sottovalutare e da cercare di risolvere al più presto.

Secondo l’Aci “In Italia 3 incidenti su 4 sono dovuti alla distrazione“, quasi 1.200 vittime solo nei primi sei mesi del 2015, giusto per fare un esempio. “E cellulari e smartphone sono una delle cause principali”.

I casi e i costi delle sanzioni sono chiari, come recitano il comma 2 e 3 bis dell’articolo 173 del CdS, ma non sembrano preoccupare gli automobilisti indisciplinati:

comma 2

È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).

comma 3-bis

Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 161 a euro 646 e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.

Quello che non è chiaro è invece il numero di incidenti e vittime correlate all’uso del cellulare mentre si guida: dal 2009 infatti non siamo più in grado di quantificare con certezza assoluta gli incidenti causati da alcol, droga e utilizzo del telefono in auto. In altri paesi invece hanno numeri precisi e statistiche e, anche per questo, stanno riuscendo a limitare i problemi.

Ad esempio, Giappone e Nuova Zelanda hanno già adottato normative a tolleranza zero: l’uso dello smartphone alla guida è permesso solo nel caso di utilizzo di Bluetooth. A proposito di bluetooth, che ne dici di comprare un kit vivavoce per la tua auto? In questo modo viaggi sereno e sei sicuro di non prendere una multa.

 

Sicurezza stradale: l’esempio della Francia

In Europa, la prima nazione a provare questo tipo di approccio è la Francia, dove il Governo ha deciso di limitare in modo drastico le distrazioni in auto con multe molto severe per chi contravviene alle norme. L’invio di SMS al volante sembra essere la causa di un incidente su dieci: per questo è stato vietato l’uso del cellulare alla guida, anche con l’ausilio degli auricolari.

“Si vuole evitare che i conducenti si trovino isolati dall’ambiente esterno e perdano concentrazione” – questa la motivazione che sostiene l’operato delle pattuglie della sicurezza stradale, autorizzate a multare non solo gli automobilisti sorpresi alla guida con auricolare (multa prevista di 135 euro e 3 punti dalla patente), ma anche i motociclisti, gli scooteristi e addirittura anche i ciclisti.

Contestazioni e ricorsi

E sull’altro lato della medaglia cosa troviamo? Le scappatoie possibili per evitare la multa per un comportamento sconsiderato. L’articolo 200 del CdS recita infatti che “affinché la multa sia valida, deve essere contestata immediatamente” dalle forse dell’ordine, che dovranno quindi fermare il contravventore: non basterà più prendere il numero di targa.

La validità della multa, in caso di contestazione immediata, è garantita solo nel caso in cui nel verbale è specificato il motivo per cui l’agente non ha potuto fermare il conducente. Quindi multa annullata se il verbale non è preciso e ben dettagliato.

A sostegno dell’annullamento in caso di contestazione differita, si sono espresse un paio di sentenze:

La tua esperienza

Secondo quello che vedi ogni giorno sulle nostre strade, pensi che le proposte di cui abbiamo parlato in questo articolo possano essere davvero un valido aiuto nella sensibilizzazione al tema della pericolosità dell’utilizzo del cellulare alla guida? Hai esperienze di contestazioni per uso di telefono alla guida? E come è andata a finire?

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