Le bollette luce e gas sono tra le più care d’Europa, mentre il prezzo dei biglietti per il trasposto pubblico è tra i più economici nel suolo della UE. Ma si può ancora risparmiare? Sì, e in questo articolo ti spieghiamo come.
Bollette luce e gas: tutta colpa delle tasse
La CGIA di Mestre ha reso pubblico uno studio sulle tariffe dei servizi pubblici nei Paesi della UE. Gli italiani pagano bollette luce e gas a prezzi molto più elevati degli altri cittadini europei:
- per l’energia elettrica il costo è di quasi 243 euro per 1000 chilowatt/ora, con un 10% in più rispetto alla media UE;
- per il gas il costo è di 90,5 euro per chilowatt/ora con un più 18,6%.
A commentare i dati, Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA:
“Oltre a scontare l’handicap di essere un paese importatore di prodotti energetici le nostre bollette della luce e del gas sono tra le più care d’Europa anche perché il carico fiscale è pesantissimo. Nelle tariffe elettriche, ad esempio, l’incidenza della tassazione sul prezzo totale nelle fasce di consumo medio da noi è al 39 per cento contro una media europea del 32 per cento. In quelle del gas, invece, la componente fiscale presente in Italia è del 36 per cento, mentre in Ue si attesta al 23 per cento”
Nella classifica creata dall’Istituto, l’Italia si trova in un “prestigioso” terzo posto, dietro a Germania e Irlanda:
Ci si rende conto come siano pochi i paesi che registrano il segno + rispetto alla media europea. Al di là della Germania, i restanti stati (Irlanda, Italia, Spagna, Belgio e Portogallo) non stanno vivendo un periodo d’oro a livello economico e questo non fa che contribuire alle difficoltà delle famiglie.
Non va meglio per il prezzo della bolletta del gas:
A farci compagnia nel gruppo degli stati con la bolletta del gas più cara troviamo Spagna, Portogallo e Paesi Bassi con una differenza, rispettivamente, del +22,0% / +28,7% e +1,0%.
Come risparmiare energia elettrica e abbassare la bolletta
Salvaguardare il portafoglio e risparmiare sulla bolletta dell’energia è ancora possibile, se sai come fare. Nell’articolo “Come risparmiare energia elettrica in casa, in ufficio e in azienda” ti abbiamo elencato le principali tecniche per ridurre i consumi e i costi:
- usa lampadine a di ultima generazione o a led, consumano l’80% in meno di quelle tradizionali;
- usa pompe di calore;
- scollega la spina di tutti gli elettrodomestici che non usi;
- scegli elettrodomestici di classe A, preferibili quelli A++;
- unisciti a gruppi di acquisto;
- sugli ambienti di passaggio potresti installare dei sensori di presenza che eviteranno frasi come “mi sono dimenticato la luce accesa tutta la notte“;
- lava e asciuga a pieno carico;
- confronta le tariffe.
Ma soprattutto, scegli la fascia energetica più adatta alle tue esigenze:
- la tariffa monoraria prevede un prezzo unico per qualsiasi ora di utilizzo;
- la tariffa bioraria prevede due tariffe a seconda delle fasce scelte;
- la tariffa trioraria (offerta da alcune compagnie) lavora su mattino-pomeriggio-sera.
Ti consiglio quindi di fare una attenta valutazione delle tue abitudini per capire cosa è meglio per te e, soprattutto, come puoi risparmiare in base all’utilizzo che fai dell’energia elettrica.
Bollette luce e gas: il contrappeso dei trasporti pubblici
Lo studio dell CGIA di Mestre ci regala una magra consolazione:Â in Italia i trasporti pubblici costano meno rispetto agli altri Paesi UE. Nel nostro Paese bus, tram e metropolitana costano mediamente 1,5 euro (per le tratte urbane), un prezzo molto basso se si considerano i 3,8 euro di Stoccolma, i 3,6 di Londra e i 2,8 di Dublino.
Anche per il trasporto ferroviario, considerando un biglietto di seconda classe su su una tratta di 200 chilometri, la media italiana, considerando Roma e Milano, è di poco più di 25 euro mentre a Londra il costo sale a 66,7 euro, a Berlino, Francoforte e Monaco è di 52,4 euro, a Parigi è di 39,5 euro e a Stoccolma di 37,7 euro. Commenta Zabeo:
“Se pendolari e viaggiatori possono contare su biglietti a basso prezzo è anche vero che la qualità dell’offerta che ricevono è molto scadente. Ad eccezione delle tratte di lunga percorrenza, il nostro trasporto ferroviario regionale, ad esempio, versa in pessime condizioni. Mancano gli investimenti, il parco rotabile spesso è obsoleto e la disorganizzazione è molto diffusa, soprattutto nel Mezzogiorno.”
SIRIO
Dovremmo sorprenderci?