Tutti sappiamo che Twitter ha raggiunto vette di popolarità inimmaginabili anche solo due anni fa, quando di fatto nessuno lo conosceva. Ricordo che nel 2010, quando fu organizzato il primo TweetAwards, nessuno o quasi sapeva cosa fosse Twitter.
Adesso, due anni dopo, i politici comunicano attraverso il sito di “social information”, i divi di cinema e musica parlano con i loro fan attraverso il cinguettio e le sale stampa sono state spesso sostituite dai 140 caratteri.
Questa realtà in continua mutazione ha generato dei fenomeni interessanti, delle personalità complesse e trasversali come ad esempio i Divi di Twitter o meglio, le TweetStar.
Siccome in Twitter io ci ho sempre creduto e lo bazzico dal 2008, mi sembra bello focalizzare l’attenzione di chi non conosce l’uccelletto, su quelli che oggi sono considerati, almeno nel loro ambiente, dei VIP.
Stiamo parlando di pluri-premiati partecipanti al social, due individui con identità quasi “segrete” che da qualche anno si dividono una grossa fetta di celebrità su Twitter, due persone che Corriere della Sera e RAI sono state interessate ad avvicinare e ad intervistare. Due persone che hanno nomi “opposti” e che oggi avremo l’onore di avere con noi in una intervista doppia: @insopportabile e @lddio.
Partiamo con le domande, senza rubare altro tempo ai lettori. Saranno quattro, sulla quotidianità, sui soldi, sul mondo che ci circonda. Quattro domande alle quali non chiediamo di rispondere in 140 caratteri 😉
Domanda:
Allora, siete ormai due celebrità e questo lo sappiamo tutti, ma quello che vorremmo sapere è: cosa ci si aspetta dal futuro? Cioè, visto che avete l’opportunità di parlare e comunicare con decine di persone diverse ogni giorno, vi sarete fatti un’idea di cosa la gente sente, teme e vuole per il proprio domani. Soldi? Donne? Celebrità? Stabilità? In base a quello che sentite in giro tutti i giorni, cosa pensa la gente?
@insopportabile
Dal mio osservatorio leggo grande voglia di normalità, di poter trovare il tempo per godere delle cose semplici e poterle condividere con chi si ama. Il futuro è incerto e cupo, ma più che una speranza è la convinzione che non si può andare più a fondo di così. Siamo passati dalla voglia di essere ricchi e famosi all’essere solo tranquilli e poter vivere dignitosamente. Ci si concentra più sul contenuto che sulla buccia.
@lddio
Da quello che vedo la gente non pensa molto, e non lo dico con cattiveria: molti non si danno il tempo di pensare, perché – almeno quelli che usano Twitter – appena hanno un attimo prendono e twittano, e questo ci dice un sacco di cose. Tutti corrono anche nel tempo libero, si danno al tweet frenetico e alla condivisione compulsiva perché sono arrabbiati, sfiniti, delusi da tutto, così cercano qualcosa, un posto speciale, un canale, una valvola di sfogo che sia diversa dalla solita roba, e credo che Twitter, per quanto sia allo stesso modo frenetico e caotico, per molti rappresenti questo.
Domanda:
Sul sito che vi ospita in questo momento si tratta sostanzialmente di confrontare le tariffe delle diverse compagnie assicurative, una cosa che era impensabile fino a pochi anni fa. Oggi non si va più nell’ufficio dell’assicuratore ma si fa tutto online, in pigiama, dal divano. Pensate che il Web sostituirà la “vita reale” in molte altre cose o addirittura in tutte? Oppure Internet diventerà sempre più “fuso” con la vita reale? Alienati o iper-connessi?
@lddio
Il rischio dell’alienazione c’è comunque nella società; non per niente, ne parlava Marx due secoli or sono, però bisogna tenere presente che questa iperconnessione mette continuamente la gente a contatto con quell’enorme enciclopedia che è internet, con le informazioni, con le notizie, e questo farà sempre più bene che male, ne sono sicuro. E poi diciamocelo, gli allarmismi a volte sono esagerati, la vita reale ovviamente non può essere tutta sostituita dal virtuale.
@insopportabile
Il telefono prima, la TV e il cellulare poi, la mail e i social adesso sono solo strumenti. La voglia di condividere la nostra vita ci sta portando all’eccesso di vivere per condividere. Assistere a un concerto non per ascoltare l’artista ma per poter dire “io c’ero”. Questo dopo l’entusiasmo iniziale pian piano finirà e si ritornerà ad un uso più tranquillo. Internet è una realtà, ormai. Spesso più reale della realtà analogica in qui ci dibattiamo ogni giorno.
Domanda:
Al volo, le differenze principali tra Facebook e Twitter, un confronto tra i due social network. E, soprattutto, le differenze fondamentali tra chi frequenta Twitter e chi frequenta Facebook.
@insopportabile
Facebook è il social per condividere la propria vita con gli amici dove scopri che spesso amici non sono. Twitter è il social per condividere la propria vita con chiunque dove scopri nuovi amici. Non c’è differenza tra chi frequenta Twitter e chi Facebook: ormai il travaso di utenti è bidirezionale.
@lddio
Sicuramente la grossa differenza tra i due sta nella libertà dell’approccio con i profili degli altri utenti. Ho sempre trovato significativo il fatto che quelli che provano a usare Twitter, dopo aver provato a lungo Facebook, non capiscono perché c’è il follow e l’unfollow senza la richiesta d’amicizia.
Il vero spartiacque, però, resta l’importanza del contenuto testuale rispetto a Facebook, dove invece contano molto gli album di foto, i meme, ecc. Diciamo che Facebook sembra fatto apposta per offrire tutte le alternative possibili a chi non ha un buon rapporto con la scrittura. Su Twitter, invece, è il contrario: si mandano sms al mondo, la scrittura è tutto.
Domanda:
Sei famoso per le tue battute, quindi possiamo concludere con una battuta di 140 caratteri sul futuro di tutti noi, su quello che ci aspetta per il 2013.
@insopportabile
L’unico futuro che riesco a prevedere è cosa mangerò a pranzo. Buon anno, gente 😉
@lddio
Nel 2013 le banche cominceranno ad assumere i laureati in fisica, per realizzare il mutuo perpetuo.
Concludo con due dettagli non da poco: lddio in realtà si scrive con una L minuscola iniziale, non con una i. Il secondo dettaglio, che non sarà sfuggito a nessuno, è che questi ragazzi, quelli che spesso vediamo su Twitter e ci sembrano dei “puri” intrattenitori, sono in gamba, svegli, influenti e terribilmente brillanti. Mi meraviglio solo di come molte aziende non abbiano ancora capito l’influenza delle persone, degli individui. Molte, non tutte… vedi 6sicuro ecco 😉
Lascia un commento