8.000 euro all’anno: è questa la cifra pro capite che versiamo nelle casse dello Stato per pagare tasse e imposte. A fare il calcolo è stata la CGIA di Mestre che ha fornito un altro dato su cui riflettere: tra tasse, imposte, accise, addizionali, ritenute e adempimenti vari, l’elenco conta più di 100 voci.
Tasse e imposte: sono più di 100
Che il sistema fiscale italiano sia complesso e frammentato non è una novità , ma i dati diffusi dall’ufficio studi della CGIA di Mestre lo mettono nero su bianco. In Italia si pagano più di 100 tra tasse e imposte e, in media, ci costano 8.000 euro all’anno pro capite.
Il calcolo tiene conto sia delle imposte sul reddito sia delle imposte sui consumi. Nel caso dei privati, le due voci di spesa più pesanti sono l’IRPEF e l’IVA, che insieme rappresentano oltre il 54% del gettito complessivo. Per le società , le imposte principali da versare sono IRES e IRAP.
Quanto al gettito, l’ultimo dato disponibile risale al 2015, quando è stato di 493,5 miliardi di euro. Circa l’85% di questa cifra arriva da 10 tra tasse e imposte, ma l’elenco è lunghissimo e comprende anche balzelli curiosi, dalle sovraimposte applicate alla dogana sull’importazione di beni come la birra e i fiammiferi alla tassa pagata per la bollatura e la numerazione dei registri contabili.
CGIA di Mestre: entrate tributarie in aumento
La CGIA di Mestre ha osservato anche l’evoluzione dei dati riferiti alla pressione fiscale e alle entrate tributarie. I dati mostrano come negli ultimi venti anni il gettito fiscale è aumentato di oltre l’80%, quasi il doppio rispetto all’aumento dell’inflazione registrato nello stesso periodo.
Come ha dichiarato Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi della CGIA:
Anche quest’anno ciascun italiano pagherà mediamente 8 mila euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12 mila euro considerando anche i contributi previdenziali. E la serie storica indica che negli ultimi 20 anni le entrate tributarie nelle casse dello Stato sono aumentate di oltre 80 punti percentuali, quasi il doppio dell’inflazione che, nello stesso periodo, è salita del 43 per cento.
Guardando fuori dai confini nazionali si scopre che l’Italia è al quarto posto in Europa per pressione fiscale: sono più tartassati degli italiani soltanto i danesi, gli svedesi e i finlandesi.
Lascia un commento