Chiunque abbia un figlio piccolo lo sa: crescono!
Il cambio di stagione non è un cambio, è un rinnovo totale del guardaroba, a meno di non farli andare in giro perennemente in maniche e calzoncini corti e con le scarpe sfondate come dei novelli Charlot.
Ma non si può fare, e allora bisogna trovare un rimedio salva-portafogli, salva-tempo, salva-pazienza, qualcosa che ci salvi insomma.
Io ne ho individuati alcuni che possono adattarsi ai diversi concetti di risparmio che potremmo avere in mente.
- Riciclo (massimo risparmio economico)
Il metodo a costo zero. Nessun budget previsto ma una rete di PR mammesche notevole.
Proprio così, per poter riciclare i vestitini bisogna avere un’ampia agenda di amiche, sorelle, cognate, ecc. Perché bisogna individuare i bambini nati più o meno nello stesso periodo uno o due anni prima, in modo da poter ottenere i loro vestitini che saranno praticamente “su misura” per il vostro bambino. E non è detto che si tratti di indumenti usati! Quante volte mettiamo via qualcosa con ancora su l’etichetta perché il nostro bimbo è cresciuto troppo velocemente?
Ovviamente il riciclo comporta un altro fondamentale concetto: partecipazione. Proprio così, nel network delle mamme si prende e si da. E allora, se non prevedete di mettere in cantiere un nuovo pargolo, ricordatevi di conservare i vecchi vestitini suddivisi per età: c’è già un altro bambino che ne ha bisogno.
- Fai-da-te (poca spesa, molto tempo)
L’autoproduzione è un must del momento, tra tendenza e necessità.
E allora se siete bravi con le attività manuali, e state cercando un nuovo hobby, ecco che potreste pensare di creare da soli i vestitini per i vostri bimbi. Magari non l’intero guardaroba ma sciarpe, cappelli e maglioncini potrebbero essere un buon inizio. In questo caso i costi da sostenere riguardano le materie prime scelte e il tempo che impiegherete a produrre le vostre creazioni. Insomma se la risorsa più preziosa per voi è il tempo, questa soluzione è da accantonare, decisamente. Se invece il tempo è la vostra unica risorsa e siete molto bravi a lavorare a maglia, all’uncinetto, a tagliare e cucire, allora vi sto suggerendo un’idea di business che potrebbe andare al di là del fabbisogno familiare.
- E-commerece (poco tempo, possibile risparmio economico)
Comprare online, che comodità! Ordinare i prodotti e riceverli direttamente a casa, un sogno per chi è sempre di corsa, e noi genitori ne sappiamo qualcosa.
In questo caso dunque possiamo massimizzare il risparmio in termini di tempo e valutare attentamente la convenienza dei nostri acquisti confrontando i prezzi online, monitorando offerte e gruppi di acquisto, i cosiddetti coupon.
Un solo suggerimento: per valutare bene le taglie e i materiali di una certa marca è opportuno iniziare con dei piccoli ordinativi. In questo modo si minimizzerà l’unico rischio dell’e-commerce, quello cioè di fare acquisti sbagliati ed entrare nel “tunnel dei resi”. Una volta individuati siti e marchi preferiti, rinnovare l’armadio del pargolo sarà una passeggiata.
- Caccia allo sconto (molto tempo, molto risparmio)
Questa attività deve essere organizzata in maniera super professionale. Occorre raccogliere più informazioni possibili sia online, magari iscrivendosi a numerose newsletter, sia offline grazie alla pubblicità nella buca delle lettere, al passaparola, ai cartelloni stradali o piazzati sui bus (è così che ho scoperto del nuovo spaccio di pannolini vicino a casa mia).
Insomma bisogna diventare degli esperti dello sconto, delle svendite, delle promozioni.
Una volta raccolte le informazioni si può comporre la propria “mappa del risparmio” e partire verso lo shopping diffuso fra i vari negozi individuati nel circondario, magari mixando l’itinerario con un momento di navigazione sul web dove sicuramente ci saranno delle offerte vantaggiose.
Ovviamente questi quattro metodi per risparmiare più che alternativi sono complementari per me, anche se ammetto di non lavorare più a maglia da qualche anno.
E voi, come affrontate il rinnovo del baby-guardaroba?
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