Prima di avviare un intervento su un immobile è opportuno informarsi circa i bonus fiscali in vigore. Ecco il bonus ristrutturazioni 2017 che va a completare il panorama di agevolazioni fiscali per la casa insieme a: ecobonus, sisma bonus e bonus mobili ed elettrodomestici.
Di cosa si tratta?
Il bonus ristrutturazioni 2017 è un’agevolazione fiscale rivolta a coloro che decidono di effettuare degli interventi di miglioramento sugli immobili.
Il bonus consiste in una detrazione fiscale, nella possibilità cioè di poter detrarre dall’IRPEF da pagare, parte dell’importo speso per gli interventi di ristrutturazione.
Proroga per il bonus ristrutturazioni 2017
La Legge di Bilancio 2017 ha prorogato il bonus ristrutturazioni, che consiste nell’opportunità di detrarre dall’IRPEF da versare, in dichiarazione dei redditi, il 50% dell’importo speso. Di seguito le caratteristiche del beneficio fiscale:
- detrazione del 50% dell’importo speso, come detto;
- importo massimo su cui determinare la detrazione pari a 96 mila euro. Questo significa che è possibile detrarre al massimo 48 mila euro anche per ristrutturazioni per le quali sono stati spesi importi superiori a 96 mila euro;
- la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annue. Se per esempio hai sostenuto una spesa pari a 60 mila euro puoi detrarre 30 mila euro, 3 mila per ogni anno.
A chi spetta il bonus ristrutturazioni 2017
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito la guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” contenente tutte le informazioni relative al bonus ristrutturazioni e agli altri bonus legati agli immobili, che elencheremo brevemente in seguito. Citando il testo:
“Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o
merce;- soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.”
Bonus ristrutturazioni 2017: come ottenerlo
Per poter usufruire della detrazione fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione, è prevista una serie di adempimenti:
- indicare in dichiarazione i dati dell’immobile e a che titolo si detiene lo stesso (proprietà, affitto ecc.);
- conservare tutta la documentazione relativa all’immobile (dalle ricevute dell’IMU al consenso scritto del possessore se la ristrutturazione viene effettuata ad esempio dall’affittuario);
- fare la comunicazione alla ASL, con tutte le informazioni relative all’intervento da effettuare (come il nome della ditta che eseguirà i lavori e la data inizio dell’intervento);
- pagare gli esecutori mediante bonifico.
Detrazioni fiscali 2017: risparmio energetico
È opportuno a questo punto precisare che il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus (previsto per gli interventi orientati al risparmio energetico) non sono cumulabili. L’Agenzia delle Entrate, nella sua guida, specifica che:
“La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione fiscale (detrazione attualmente del 65%) prevista per i medesimi interventi dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico.
Pertanto, nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni previste per il risparmio energetico che in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio fiscale.”
Ovviamente in questi casi converrà optare per l’ecobonus che garantisce una detrazione pari al 65%, dunque superiore a quella relativa alle semplici ristrutturazioni.
Altri bonus legati agli immobili
La Legge di Bilancio 2017 ha inoltre previsto la proroga dei bonus mobili e il nuovo sisma bonus. Vediamoli in sintesi:
Bonus mobili ed elettrodomestici
Confermato per il 2017 il bonus mobili ed elettrodomestici:
“È prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato. La detrazione del 50% spetta sulle spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Attenzione, però, per gli acquisti che si effettueranno nel 2017 potrà essere richiesta solo se è stato effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1 gennaio 2016.”
Sisma bonus
Il legislatore ha previsto un ulteriore bonus legato all’edilizia per il 2017: il sisma bonus. L’Agenzia delle Entrate, in un comunicato, illustra questa:
“nuova detrazione d’imposta del 50%, introdotta per il periodo compreso tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, legata alle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche su edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), con un importo complessivo pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione fiscale sale al 70% della spesa sostenuta (75% per gli edifici condominiali) se, dalla realizzazione degli interventi concernenti l’adozione di misure antisismiche, deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore e aumenta all’80% (85% per gli edifici condominiali) se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori. Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.”
Bruno Piccioli
Come si stabilisce il criterio del passaggio da una classe di rischio ad un altra? Chi la stabilisce?
rilor maxwel
La non cumulabilità è relativa allo stesso intervente(e vorrei ben vedere) , e non a distinti interventi