Site icon Assicurazioni Online 6sicuro

ISEE 2020: cos’è, come funziona, documenti e come richiederlo

L’ISEE è uno strumento che consente alla Pubblica Amministrazione (ma anche ad enti privati) di assegnare agevolazioni e servizi, sulla base delle effettive condizioni economiche dell’interessato e del suo nucleo familiare. In sostanza possedere questo documento può significare, se l’indicatore non supera determinati limiti, notevoli risparmi e accesso ad alcuni servizi pubblici.

Cos’è l’ISEE 2020?

Sempre più prestazioni sociali, servizi e bonus vengono erogati sulla base della fascia ISEE di appartenenza.

L’ISEE è un indicatore che serve a misurare la situazione economica e patrimoniale delle famiglie al fine appunto di erogare agevolazioni e servizi, come ad esempio:

Precisiamo che non si tratta di un elenco esaustivo, anche perché molte prestazioni e agevolazioni vengono erogate a livello locale, quindi dipende anche dal Comune in cui risiedi. Un esempio è quello della famigerata TARI. In alcuni comuni, come Torino, la tassa sull’immondizia può diminuire sensibilmente per le famiglie che presentano un ISEE basso.

Per quanto concerne le fasce ISEE che consentono l’accesso o meno alle diverse agevolazioni, è impossibile determinarne univocamente il valore. Esse varieranno a seconda dell’agevolazione richiesta e anche territorialmente, poiché ciascun Ente determina in autonomia i vari limiti per erogare e modulare le agevolazioni stesse.

Come si ottiene l’ISEE?

L’ISEE scade il 31 dicembre di ogni anno, dunque bisogna ricalcolarlo annualmente.

Per avere una idea del tuo valore basta leggere questo post in cui ti spieghiamo come calcolare l’ISEE, ma se vuoi avere il documento ufficiale è necessario compilare la DSU, dichiarazione sostitutiva unica. Si tratta di una procedura telematica che si può fare:

Per ottenere il calcolo dell’ISEE occorre poi attendere una o due settimane al massimo, 10 giorni lavorativi, dal momento che l’INPS procede con la verifica di tutte le informazioni autodichiarate nella DSU interrogando i database della Pubblica Amministrazione (dichiarazioni fiscali, conti correnti, catasto, motorizzazione ecc.).

Una volta ottenuto l’indicatore si potrò procedere con le domande o i rinnovi di prestazioni e agevolazioni.

Attenzione! Molte agevolazioni scattano in automatico al rinnovo dell’ISEE, è importante chiarire in fase di compilazione della DSU, per quali prestazioni stai richiedendo l’indicatore:

Nucleo familiare ISEE

Per la determinazione del nucleo familiare ISEE, occorre tenere ben presente alcuni fattori:

C’è poi il caso particolare dell’ISEE minorenni, per la richiesta di prestazioni sociali rivolti ai minori di 18 anni. L’ISEE minorenni prende in considerazione nel nucleo del minore anche il genitore non coniugato e non convivente col minore stesso a meno che non si dia documentata prova dell’assenza del contributo di detto genitore al sostentamento del minore.

La legge prevede tassativamente i casi in cui, ai fini ISEE, il genitore non coniugato e non convivente può essere escluso dal nucleo ISEE del minore:

In sostanza in caso di situazione familiare particolare, occorre consultare CAF, patronato o INPS per verificare nel dettaglio la documentazione da produrre.

Quali sono i documenti per l’ISEE?

Come detto la DSU è un’autocertificazione, ma per compilarla o farla compilare ad un CAF, occorre avere a portata di mano i seguenti documenti:

Ovviamente per le situazioni familiari particolari sarà opportuno consultare il CAF di riferimento, unico punto di raccolta di questa documentazione.

In ogni caso consigliamo di richiedere al CAF, unitamente all’appuntamento per la compilazione del modello, un elenco della documentazione da predisporre in modo da ottimizzare i tempi.

Come si calcola la giacenza media sui conti correnti?

Il calcolo della giacenza media è complesso e la via più semplice per ottenere il dato è quella di richiederlo alla banca o in posta, a seconda di dove hai i tuoi conti e/o depositi.

Per determinare autonomamente la giacenza media occorre essere in possesso degli estratti conto periodici. Bisogna poi sommare le giacenze per ogni giorno dell’anno e dividere il risultato per 365.

Sugli estratti conto vanno individuati i “numeri creditori”, sommarli e dividere la somma per 365.

Attenzione i numeri creditori possono avere altre denominazioni sui tuoi estratti conto, ad esempio “riassunto scalare, “calcolo delle competenze”, “calcolo degli interessi”, “scalare per valuta”. Se sei in difficoltà per l’individuazione degli importi rivolgiti alla banca o chiedi al CAF se è sufficiente portare gli estratti conto (potrebbero determinare direttamente loro l’importo).

In caso di conto cointestato, saldo e giacenza media vanno suddivisi in percentuale tra i cointestatari.

ISEE precompilato

Dal 1° gennaio 2020 è disponibile anche il cosiddetto ISEE precompilato, che contiene già tutte le informazioni sul nucleo familiare del richiedente che sono già in possesso di INPS e Agenzia delle Entrate.

Per ora la parte precompilata è ancora minima rispetto a tutte le informazioni richieste, ma come è avvenuto per il 730 precompilato, di anno in anno i dati già presenti saranno sempre più numerosi.
Per il primo anno di applicazione, poi, il modello precompilato riguarderà soltanto coloro che nel triennio 2016-2018 hanno presentato una DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica per la richiesta del calcolo ISEE, all’INPS in via telematica.

Approfondisci questo tema con il nostro articolo ISEE precompilato 2020: che cosa cambia?

ISEE corrente

Abbiamo già accennato all’ISEE corrente e alla sua funzione. È fondamentale nei casi in cui la situazione economica cambia e diventa urgente produrre un ISEE che la rispecchi per ottenere le relative prestazioni sociali.

La richiesta di questo documento può essere fatta soltanto in determinati casi:

Approfondisci questo tema con il nostro articolo ISEE corrente: come richiedere l’indicatore aggiornato della situazione economica della famiglia

Exit mobile version