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Pagani Huayra Roadster: prezzo, consumi e motore

Pagani Huayra Roadster

fonte: www.carmagazine.co.uk

Il marchio di San Cesario sul Panaro ha finalmente svelato la nuova Pagani Huayra Roadster e lo ha fatto nella sua cornice più classica, il Salone di Ginevra 2017 dove le linee della supercar italiana hanno preso forma davanti a migliaia di visitatori.

“Un’opera d’arte spensierata, intelligente ed in topless” queste sono state le parole della casa automobilistica in vista della presentazione al grande pubblico.

Ci sono voluti 6 anni (la Huayra Coupé è stata presentata nel 2011) per scoprire quella che è una delle hypercar più esclusive al mondo, sei anni nei quali ogni singolo pezzo della Roadster è stato ripensato, riprogettato e costruito ex-novo per adattarsi ad un’idea che di fatto è sfociata in una vettura completamente nuova.

Prezzo di listino Pagani Huayra Roadster: 2.280.000 euro

L’esclusività, sappiamo bene, ha un prezzo che molto spesso è decisamente alto, in questo caso proibitivo quasi, ma è pur vero che se non rientriamo nella ristretta cerchia dei 100 fortunati che l’hanno già ordinata non abbiamo nulla da recriminare.

La Pagani Huayra Roadster ha un costo fissato a 2.280.000 euro tasse escluse che fanno lievitare l’assegno finale a 2.781.000 euro, un piccolo prezzo da pagare per una scultura su ruote impreziosita da soluzioni tecnologiche di prim’ordine.

Pagani Huayra Roadster: le caratteristiche

Le dimensioni della Pagani Huayra Roadster sono 472 cm di lunghezza, 204 cm di larghezza e 117 cm di altezza con un “bagagliaio” di appena 100 litri.

Ogni creazione della Pagani ha una vita propria, ogni dettaglio, ogni particolare deve essere concepito e realizzato per essere completamente in armonia con il resto della vettura, nulla deve essere fuori posto, per questa ragione il progetto iniziale del 2010 è stato cestinato più volte prima di ricominciare da zero per dare forma a quella che molti chiamano “una scultura su ruote”.

Partendo da questo presupposto non sarà difficile comprendere come della omonima coupé, la Pagani Huayra Roadster, si porti dietro pochissime cose: il nome, l’impostazione di base e la meccanica mentre tutto il resto è stato rivisto. Partendo dal cofano che ricopre un ruolo fondamentale in tutto il progetto e tende a sottolineare la natura sportiva di questa creazione artigianale (perché è di artigianalità, di “fatto a mano” che parliamo) che lascia tutte le componenti, anche meccaniche, ben visibili.

L’obiettivo della casa automobilistica era quello di creare un’auto più leggera rispetto alla sorella “vestita”, che consentisse al telaio di avere una maggiore rigidità torsionale e flessionale, cosa che, grazie all’impiego della monoscocca combinata con Carbo-titanio e Carbo-Triax HP52 è perfettamente riuscita: il peso a secco è calato fino a 1.280 kg (80 in meno della coupé) e la rigidità è aumentata del 52%.

Ovviamente la Pagani Huayra Roadster è dotata anche di tettuccio asportabile previsto in due tipologie a discrezione del cliente, un hard top di carbonio, leggero e con un elemento centrale in vetro ed una copertura mista carbonio e tela che può essere riposta all’interno della vettura.

Anche l’ESP è stato completamente riconsiderato, grazie alla collaborazione con Bosch, infatti adesso il sistema elettronico è molto meno invasivo ed addirittura disinseribile come dimostrano le cinque modalità di guida previste: Wet, Comfort, Sport, Race ed ESC Off.

Per mantenere su strada un bolide del genere non possono bastare delle scarpe qualsiasi ed infatti per la Pagani Huayra Roadster la Pirelli ha realizzato su misura una versione speciale delle P Zero Corsa e delle P Zero Trofeo R rispettivamente di 20″ all’anteriore e 21″ al posteriore che permettono all’auto di gestire un’accelerazione laterale pari a 1,8G.

Pagani Huayra Roadster: il motore

A spingere il “Dio del vento” (questo vuol dire “Huayra”) è il potentissimo motore Mercedes-AMG M158, un propulsore costruito appositamente per la Pagani insieme al team di ricerca e sviluppo dell’azienda italiana. La potenza complessiva di questo biturbo 6.000 di cilindrata, 12 cilindri a 60 gradi  è di 764 cv a 6200 giri con una coppia di oltre 1000 Nm già disponibile a 2400 giri che garantisce un’esperienza di guida sia in termini di piacere che di relax.

Le turbine sono state sviluppate per garantire una risposta immediata alla richiesta del motore e la lubrificazione a carter secco permette a questa risposta di essere perfetta, in più l’M158 di Mercedes-AMG è anche omologato Euro6.

A gestire la trasmissione è stato chiamato in causa un nuovo cambio AMT a sette marce di nuova concezione (è dotato di un sistema di attivazione idraulica ed elettronica) sviluppato in collaborazione con X-Track  che nel complesso ha consentito di guadagnare il 40% in meno di peso rispetto al cambio a doppia frizione standard.

Come si ferma un mostro del genere? Semplice, montando un sistema frenante in carbo-ceramica creato da Brembo appositamente per la Pagani Huayra Roadster con dischi da 380x34mm e pinze a 6 pistoncini sull’anteriore ed a 4 pistoncini sul posteriore.

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