Taglio IRPEF: le parole di Padoan
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della trasmissione televisiva Porta a Porta, ha annunciato che per il 2017 non è previsto alcun taglio IRPEF.
L’operazione di taglio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, viene dunque rinviata al 2018. Il ministro però conferma l’impegno del Governo sul fronte della riduzione della pressione fiscale, pressione ancora molto elevata, per ammissione dello stesso Padoan, ma che dal 2013 è scesa di un punto.
Sull’IRPEF dunque ancora soltanto ipotesi e nessuna certezza, almeno per un anno ancora. L’ipotesi meno costosa per le casse dello stato riguarderebbe la revisione delle aliquote del 27 e 38%, che con un taglio di un punto percentuale passerebbero al 26 e 37%. L’operazione costerebbe allo Stato circa 3 miliardi di euro.
In alternativa ci sarebbe la riduzione delle attuali aliquote, portandole a tre. Costo per l’erario: 9 miliardi di euro.
Taglio IRPEF: il rientro di capitali
Nello corso della stessa intervista, il ministro Padoan ha toccato il tema sempre attuale dei capitali italiani all’estero:
“Stiamo studiando i meccanismi per un nuovo rientro di capitali dall’estero. Mi aspetto un po’ meno di 4 miliardi, ne sono stati recuperati già circa altrettanti.”
Si recupererebbero, insomma, fondi utili al taglio della pressione fiscale. Padoan accenna inoltre alla revisione dell’organizzazione dell’Agenzia delle Entrate:
“Stiamo lavorando a una riforma complessiva dell’Agenzia delle Entrate e vedremo come migliorare l’efficienza di Equitalia. Ci sono delle funzioni che svolge Equitalia che vanno continuate. Vedremo quale soggetto d’ora in poi se ne occuperà , diciamo che non ci sarà più la guerra tra contribuente e amministrazione”
Il ministro promette dunque un nuovo corso fatto di riduzione dell’imposizione e di maggiore collaborazione tra Fisco e cittadini.
E tu, cosa ne pensi?
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