Sono tante le scadenze fiscali che si concentreranno nel mese di novembre. Nelle prossime settimane società , lavoratori autonomi e dipendenti verseranno nelle casse dell’Erario 55 miliardi di euro.
Le scadenze fiscali di novembre 2017
Il calendario delle scadenze fiscali per il mese di novembre è particolarmente fitto. Tra la metà e la fine del mese ci saranno otto versamenti in scadenza:
- l’acconto IRES;
- l’IVA;
- le ritenute per i lavoratori dipendenti e per i collaboratori;
- l’acconto IRPEF;
- l’IRAP;
- le ritenute per lavoro autonomo;
- l’addizionale comunale IRPEF;
- le ritenute sui bonifici presentati per ottenere detrazioni IRPEF.
Secondo le stime fatte dal Centro studi della CGIA di Mestre questi adempimenti costeranno a società , autonomi e lavoratori dipendenti 55 miliardi di euro.
Novembre è il mese delle tasse
Le scadenze sono così tante che novembre è considerato il mese delle tasse. Si parte il 16, quando dovranno essere versati l’IVA (mensile o trimestrale), le ritenute IRPEF per dipendenti e collaboratori e i contributi previdenziali. Questa prima ondata di scadenze porterà nelle casse dello Stato quasi 24 miliardi di euro.
Entro il 30 novembre dovranno essere versate invece tutte le altre imposte. La più pesante è l’IRES: l’imposta sui redditi delle società garantirà da sola un gettito di 14 miliardi. Altri 14 miliardi arriveranno dal versamento dell’IRAP e dell’acconto IRPEF.
Altri due miliardi e mezzo arriveranno dai versamenti dei lavoratori autonomi, dalle addizionali IRPEF e dalle ritenute sui bonifici per detrazioni IRPEF.
Come ha ricordato il coordinatore del Centro studi della CGIA di Mestre, Paolo Zabeo, il gettito fiscale complessivo è di 490 miliardi di euro. Di questi, più dell’80% sono incassati dallo Stato centrale.
Ancora una volta, le aziende italiane risultano le più tartassate d’Europa. La CGIA ha infatti rilevato che nel 2015 i versamenti delle imprese italiane hanno rappresentato quasi il 15% del gettito totale, mentre in media nell’UE le tasse delle imprese sono state pari all’11,5% del gettito.
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