Era stato già annunciato lo scorso anno ma ora è ufficiale: è in arrivo l’ISEE precompilato. A partire da settembre 2018 cambierà radicalmente il sistema di calcolo dell’ISEE: dall’incrocio delle banche dati di INPS, Agenzia delle Entrate, sistema bancario e informazioni fornite dai datori di lavoro saranno ricavati i dati rilevanti per definire la situazione patrimoniale e reddituale del nucleo familiare.
Il nuovo ISEE precompilato: cosa cambia
Sono diverse le novità anticipate dal decreto che introduce il reddito di inclusione. Dal prossimo anno diremo addio al modello ISEE compilato dal contribuente o dai CAF: l’ISEE precompilato sarà disponibile sul sito dell’INPS e potrà essere scaricato e usato per richiedere le prestazioni sociali desiderate.
Il contribuente potrà modificare e integrare solo una parte dei dati. Il modello terrà conto di:
- dati sulle prestazioni sociali erogate dall’INPS a favore dei membri del nucleo familiare;
- dati sul reddito ricavati dalla dichiarazione annuale;
- dati riguardanti gli immobili posseduti, ricavati dal catasto;
- dati riguardanti il patrimonio mobiliare e finanziario, comprese le informazioni sulle giacenze medie dei conti e sui titoli posseduti. Un’altra informazione rilevante sarà quella sulla retribuzione, fornita obbligatoriamente dal datore di lavoro.
I dati comunicati dall’INPS e ricavati dalla dichiarazione dei redditi non potranno essere modificati, mentre si potranno modificare o integrare le altre informazioni, se non corrette.
I nuovi termini di validità dell’ISEE precompilato
L’altra grande novità legata all’introduzione dell’ISEE precompilato è il periodo di validità della dichiarazione. Il nuovo modello avrà validità annuale e potrà essere usato dal 1° settembre al 31 agosto dell’anno successivo. Le informazioni usate per la definizione della DSU saranno aggiornate in automatico ogni 1° settembre.
L’ISEE precompilato sarà scaricabile dal sito INPS e potrà essere accettato così com’è o modificato, direttamente dal contribuente o con l’aiuto di un CAF.
Il modello precompilato entrerà in vigore dal 1° settembre 2018 per tutti e nelle prossime settimane saranno definite le modalità per l’avvio della sua sperimentazione. Un decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dovrà chiarire quando inizierà la fase sperimentale (di durata almeno semestrale) e le informazioni che rimarranno autodichiarate.
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