Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nota di aggiornamento al DEF, che sarà approvata nei prossimi giorni dal Parlamento. Il contenuto più importante dell’aggiornamento del DEF riguarda l’IVA: non ci saranno i temuti aumenti previsti già a partire dal prossimo anno.
Nota di aggiornamento del DEF: disattivate le clausole di salvaguardia
Le clausole di salvaguardia che avrebbero dovuto far scattare l’aumento dell’IVA nel 2018 e nel 2019 saranno disattivate. Le risorse necessarie a rientrare nei parametri concordati con l’Europa arriveranno da una manovra concentrata sulla riduzione della spesa pubblica, da maggiori entrate e dalle risorse recuperate con il taglio del deficit.
Nella nota di aggiornamento del DEF si parla anche delle previsioni di crescita del PIL: secondo il documento l’indicatore crescerà dell’1,5% sia nel 2017, sia nei due anni successivi. Questa previsione, unita alla previsione di diminuzione del debito pubblico, permette di avere più risorse per finanziare investimenti e tagli delle tasse.
Per Gentiloni “non sarà una manovra depressiva“
Il quadro economico è positivo: il PIL è in aumento e il rapporto tra debito pubblico e PIL scenderà nei prossimi anni. Il debito pubblico passerà dal 131,6% del 2017 al 129,9% del 2018. Anche la situazione del deficit migliorerà , tanto che è previsto il pareggio di bilancio nel 2020.
Presentando la nota di aggiornamento del DEF Gentiloni ha chiarito che la manovra definita nella prossima Legge di Bilancio non sarà depressiva e non frenerà la tendenza alla crescita. Come si legge nel documento approvato dal CdM:
Per quanto riguarda il 2018, vengono meno gli aumenti di imposta connessi all’attivazione delle clausole di salvaguardia. Saranno introdotte misure a favore della crescita attraverso l’incentivazione degli investimenti delle imprese. Inoltre si intende promuovere la crescita occupazionale in particolare dei giovani attraverso la riduzione degli oneri contributivi. Altri interventi dal lato della spesa sono volti a sostenere i redditi delle famiglie più povere.
Infine, Padoan ha confermato che uno dei provvedimenti che saranno discussi nella definizione nella Legge di Bilancio è una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
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