Delegazione di pagamento: la normativa
La delegazione di pagamento segue lo stesso schema previsto per i prestiti con cessione del quinto dello stipendio e, di conseguenza, è soggetta alla stessa normativa, il cui provvedimento di riferimento è il D.p.R. n. 180/1950 (al Titolo V contiene specifici riferimenti alla delegazione di pagamento).
Nei prestiti con delega il lavoratore che richiede il prestito dà mandato al proprio datore di lavoro di trattenere mensilmente la rata da versare al creditore. La delegazione di pagamento può essere richiesta anche da chi ha già un prestito con cessione del quinto in corso: per effetto di questo secondo prestito, dalla retribuzione mensile verrà trattenuto un ulteriore quinto dell’importo netto. In casi eccezionali, la soglia di due quinti può essere elevata, purché le trattenute dovute a qualsiasi titolo non superino il livello del 50% della retribuzione.
La legge impone precisi limiti per il prestito con delegazione di pagamento. Oltre a fissare un limite alle trattenute, impone la sottoscrizione di una polizza assicurativa sul prestito che tutela il creditore e il debitore in caso di morte prematura di quest’ultimo, di perdita del posto di lavoro o nel caso in cui si verifichino altre circostanze che impediscono il rimborso del prestito. Restringe inoltre ai soli lavoratori dipendenti l’accesso a questo genere di finanziamento. Ciò vuol dire che i pensionati non possono richiedere un prestito con delega.
A seconda del volume della retribuzione mensile e della durata del prestito scelta (durata che può essere al massimo pari a 120 mesi), si possono ottenere importi che arrivano fino a 50.000 euro.
Se sei un lavoratore dipendente, hai bisogno di un finanziamento e hai già richiesto una cessione del quinto, puoi ottenere il denaro di cui hai bisogno presentando una richiesta di prestito con delega, anche se in passato hai avuto problemi finanziari. La richiesta di finanziamento va presentata alla banca o alla finanziaria che hai scelto e dovrà essere accettata dal tuo datore di lavoro. Proprio perché ad assicurare il rimborso è il datore di lavoro, non è richiesta la presenza di un garante.
Quando il prestito viene concesso, riceverai il denaro che potrai utilizzare per finanziare i tuoi progetti e il rimborso avverrà mensilmente, con rate costanti trattenute direttamente dallo stipendio da parte del tuo datore di lavoro, a cui spetta il compito di versare quanto dovuto al creditore.
Delegazione di pagamento: cos'è e quando si può richiedere? Click To TweetLa delegazione di pagamento nel Codice Civile
L’articolo 1269 del Codice Civile contiene dei riferimenti applicabili alla delegazione di pagamento. In particolare, questo articolo specifica che, quando un soggetto delega un altro a un pagamento, la persona che ha ottenuto la delega può farsi carico dell’obbligazione di pagamento a favore del creditore.
Nei prestiti con delega il lavoratore dipendente delega il proprio datore di lavoro a trattenere le rate e a versarle a favore di chi ha concesso il finanziamento.
La delegazione di pagamento negli enti pubblici
Quando a richiedere un prestito con delega è un dipendente di un ente pubblico, entrano in gioco altre norme che regolano il rapporto tra amministrazione pubblica, debitore e creditore. Solitamente, affinché sia possibile concludere il contratto di finanziamento con delega di pagamento è richiesto che sia stata stipulata una convenzione tra l’amministrazione pubblica e l’istituto di credito.
La circolare del 17 gennaio 2011, n. 1/RGS contiene una serie di istruzioni operative che gli enti pubblici dovrebbero seguire nel caso dei prestiti con delegazione di pagamento. Una delle raccomandazioni riguarda lo schema da seguire per la stipula della convenzione tra un’amministrazione pubblica e un istituto finanziario.
Nel caso di prestito con delegazione di pagamento, il modello di convenzione deve contenere le seguenti informazioni:
- i dati identificativi delle parti;
- la durata del contratto;
- il divieto di rinnovo tacito dell’accordo;
- la procedura da seguire per esercitare il diritto di recesso.
Delegazione di pagamento: fac simile per la richiesta
La stessa circolare del 2011 contiene due schemi di riferimento da usare come fac simile per presentare una richiesta di delegazione di pagamento a un ente pubblico (un modello è relativo ai contratti di finanziamento e uno riguarda i contratti di assicurazione).
Giovanna
Salve luana, io ho una delega di pagamento rinnovata a Febbraio 2018 per la durata di 120 mesi ,potrei chiedere la cessione del quinto?
Luana Galanti
Ciao Giovanna, se hai già una delegazione di pagamento non puoi richiedere un’ulteriore cessione del quinto.