Rapporto tasse-servizi: la classifica
Pagare le tasse significa ottenere servizi dallo Stato e dagli Enti Locali, o almeno dovrebbe significare questo. Spesso però pagare molto non corrisponde all’ottenimento di servizi eccellenti, si pensi al sistema sanitario in alcune regioni del nostro Paese. Diventa quindi interessante andare alla scoperta del miglior rapporto tasse servizi nelle regioni italiane, grazie alla classifica stilata dal Centro studi sintesi per Il Sole 24 Ore. Lo studio si basa su 25 indicatori andando ad analizzare aree quali salute, istruzione, benessere economico, infrastrutture e sicurezza.
Al primo posto dunque l’Umbria che “ruba” il primato alle Marche (prima tra le regioni nella passata edizione dello studio). Al terzo posto il Friuli Venezia Giulia. A chiudere la classifica, le Regioni meridionali con la Sicilia fanalino di coda. Qui si pagano meno tasse ma si ricevono anche i servizi peggiori.
Da rilevare il primato del Veneto come Regione con i migliori servizi pubblici a livello assoluto, mentre il livello di tassazione più elevato viene registrato nel Lazio, livello a cui non corrisponde un’altrettanto elevata qualità dei servizi.
Rapporto tasse-servizi: le reazioni
A commentare i risultati della ricerca, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria:
“L’analisi del Sole è molto importante per noi perché rivela un dato continuativo nel tempo. Sono diversi anni che siamo nelle prime posizioni e questa stabilità vale forse più del primo posto di quest’anno. Dimostra che l’efficienza non dipende dalle dimensioni di una regione per ciò che riguarda il rapporto tra qualità fiscali e qualità dei servizi.”
Segue il commento di Gabriele Bottino, docente di diritto degli enti locali all’Università Statale di Milano:
“Non stupisce che a vincere siano due piccole Regioni del centro Italia, dove la qualità dei servizi è alta sia nelle città sia nei piccoli paesi in relazione al livello della tassazione”.
Giorgio Borsa da Genova
Non può essere vero,che per malservizio la Sicilia sia al primo posto,A Genova l’ACI batte tutti.
Ora espongo il mio caso: Il 21 Maggio 2016 pago il bollo on line tramite Poste Italiane 142€+1 € di tassa,
purtroppo ho sbagliato la targa di una lettera,anziché mettere la E o messo la A iniziale, mi sono collegato al sito ACI dove dovevo compilare un modulo con relativi documenti e presentarlo all’Ufficio ACI di Genova ed avrebbero risolto il problema.
A distanza di 2 mesi dopo 4 volte che ritorno nell’ufficio senza concludere un bel nulla,mi hanno rimandato ad Agosto per la 5a volta con la speranza di risolvere il mio problema,notare che la targa errata è OBSOLETA e cancellata a sentire loro.Ora dico con tutto il progresso e la pubblicità è mai possibile che succedono questi avvenimenti?? Ma i responsabili in alto dell’ACI le sanno queste faccende? e non fanno niente per questi problemi di gente incapace,buona solo a stare davanti ad un PC dell’azienda??
gius gran
A ME è successo a Milano,ma ho risolto subito allo sportello.