È uno dei principali alleati contro febbre e influenza e tutti noi lo abbiamo usato almeno una volta: parliamo del paracetamolo o acetaminofene, un farmaco dalla nota capacità analgesica e antipiretica utilizzato comunemente per il trattamento delle principali forme influenzali. Una normalità che però è venuta meno nell’ultimo mese e che ha visto diversi lotti di paracetamolo ritirati dal mercato per possibili problemi.
Paracetamolo: i perché del ritiro lotti di Gennaio
Le medicine sono senza dubbio un insostituibile aiuto che però necessita sempre di costante attenzione durante l’utilizzo: per questo motivo l’attività dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del farmaco, è così rilevante e continua. Il suo scopo è la verifica ed il controllo dei farmaci immessi sul mercato, valutandone possibili controindicazioni o problematiche di produzione.
È di poche settimane fa la notizia del ritiro cautelativo volontario di un farmaco generico Paracetamolo (la versione equivalente della nota Tachipirina) proveniente dalle case farmaceutiche Sandoz ed EG. Ad essere sottoposti a richiamo sono stati i seguenti lotti:
- Paracetamolo Sand da 20 compresse  500mg Aic 042360040: 1760002C scadenza 30-11-2017; 1760001C scad. 30-11-2017; 1760003° scad. 31-01-2018; 1760003F scad. 31.01.2018;
- Paracetamolo Sand 16 compresse 1000 mg Aic 042360115: 2850020A scad. 31-10-2017; 2850022 scad. 31-10-2017; 2850021B scad. 31-10-2017; 2850027 scad. 31-01-2018; 2850028A scad. 31-01-2018;
- Paracetamolo EG da 16 compresse 1000MG – AIC 041467111 Lotti n. 2850023A scad. Nov-17 e n. A6001 scad. Lug-19;
- Paracetamolo EG da 20 compresse 500MG – AIC 041467034 Lotti n. 1760001F scad. Nov-18 e n. K6046 scad. Apr-21.
Se il motivo del ritiro del farmaco della Sandoz non è stato specificato, per quello della EG è stato evidenziato la non conformità alle norme di Buona Fabbricazione del sito produttivo.
Cos’è il paracetamolo, vantaggi e svantaggi
Come detto il paracetamolo è un farmaco con capacità  analgesica e antipiretica ampiamente diffuso nei comuni preparati da banco. Consigliato per i trattamenti delle forme virali da raffreddamento o nel trattamento del dolore acuto e cronico, ha saputo divenire uno dei farmaci più utilizzati e noti.
Sintetizzato per la prima volta nel 1878 da Harmon Northrop Morse si cominciò poi a utilizzarlo per fini medici solo a partire dal 1949. Il Paracetamolo andò infatti a sostituire i farmaci fin lì usati come l’acetanilide e la fenacetina, tossici per l’organismo. Il paracetamolo ha diversi vantaggi:
- è semplice da sintetizzare, con conseguente riduzione dei costi di produzione.
- rispetto ai farmaci anti-infiammatori non steroidei non presenta gastrolesività e nefrotossicità .
- non vi è controindicazione in età pediatrica, né in gravidanza.
Ma il paracetamolo fa male alla salute? Una ricerca del 2010 condotta dal dott. Wickens, per il New Zeland Ashsma and Allergy color Study Group, afferma che il paracetamolo sia un farmaco in grado di consumare le nostre scorte di glutatione, un antiossidante che ci protegge dai radicali liberi e accelerare così l’invecchiamento. Nei bambini invece si registra uno sviluppo di asma e allergie al di sopra della media.
Come comportarsi quindi? Leggere sempre il bugiardino presente nei medicinali e, in caso di dubbi, chiedere al proprio medico di fiducia.
Paracetamolo: come utilizzarlo
Esistono diversi metodi di somministrazione del paracetamolo:
- tramite compresse;
- tramite sciroppo;
- tramite sranulato effervescente.
- tramite gocce orali.
- tramite supposte.
La dose massima raccomandata è pari a 3 grammi al giorno e la singola dose non deve superare il grammo. Nonostante le dovute cautele di riduzione consigliata ai soggetti che presentano una compromissione della funzionalità epatica, il paracetamolo è supporto fondamentale nella terapia farmacologica del dolore ed è posizionato al primo gradino nella scala OMS del trattamento del dolore cronico.
L’effetto analgesico compare infatti prontamente (circa 11 minuti) dopo la somministrazione orale e l’emivita del farmaco è di 1-4 ore.
Medicinali equivalenti: cosa sono
I ritiri di gennaio sono stati effettuati su un farmaco equivalente della più nota Tachipirina. Ma cosa sono e quali sono le caratteristiche dei cosiddetti farmaci equivalenti?
Per medicinale equivalente (anche detto generico ) si è soliti identificare un medicinale che, in seguito a studi clinici dedicati, si dimostra bioequivalente rispetto ad un altro medicinale. Ciò può avvenire alla scadenza della copertura di brevetto dei farmaci principali, rendendo possibile la creazioni di “copie” del tutto funzionali. Tali farmaci sono ormai presenti sui principali mercati mondiali, garantendo una netta riduzione della spesa farmaceutica.
Gli equivalenti sono stati introdotti in Italia nel 1995 con il termine “medicinale generico”, termine sostituito poi nel 2005 dalla formula “medicinale equivalente” così da evitare possibili interpretazioni errate da parte dei cittadini (il termine generico poteva suscitare un’idea di minor qualità ). È la Legge di conversione n.425 del Decreto Legge n. 323 del 20.6.1996 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16.8.1996, Art 3, Comma 130) a sancire questa novità nel mercato italiano.
Spetta a studi di bioequivalenza sancire se un farmaco può essere o meno considerato “equivalente”, dato che farmaci con lo stesso principio attivo (formula bruta), dose di principio attivo e modalità di somministrazione, possono in certi casi avere diverse proprietà di assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione.
Se la riduzione di prezzo minima è stabilita in un 20% negli ultimi anni si è assistito a riduzioni vicine al 50% rispetto al medicinale di marca corrispondente. L’elemento prezzo, unito all’esperienza d’impiego, hanno vinto i molti dubbi iniziali, portando i medicinali equivalenti ad essere sempre più utilizzati.
Enrico
sarebbe bene specificare che le dosi realmente efficaci del paracetamolo sono doppie rispetto a quelle presenti sul “bugiardino” ma che non vengono utilizzate per non scatenare la epatotossicità del farmaco, presente comunque in misura non indifferente già dopo 4-5 gg di terapia a dose piena
sfatiamo quindi la leggenda metropolitana per cui la “tachipirina” posso prenderla senza problemi anche bimbi e donne in gravidanza, perchè ben tollerata e non dà allergia………………….l’allergia al paracetamolo esiste eccome e se lo usiamo ad alte dosi o a lungo danneggia il fegato
Roberto Campione
Buingiorno,
Sono previsti indennizzi di qualche tipo per chi può dimostrare l’acquisto di uno e/o l’altro dei due generici? In che misura si può
fare affidamento anche sugli altri generici prodotti dalle due case farmaceutiche? Grazie.
Roberto Campione
Una sanzione monetaria salatissima è consigliata, alla prima infrazione e un indennizzo agli utenti. Alla seconda infrazione alla Casa viene tolta la licenza di operare. Alla Casa farmaceutica è lasciata la facoltà di vigilare in prima persona sulla qualità dei propri prodotti, apparecchiature e del proprio personale. Al Ministero della Sanità resta comunque l’unica e ultima decisione.
Mario Massi
A dicembre ho avuto l’influenza con febbre a 38-39 gradi. L’ho curata con il paracetamolo secondo i consigli del medico, ma non sono soddisfatto. La febbre è durata 3 giorni con astenia e inappetenza che si è prolungata per altri 3 giorni.
Non so, ma alcuni anni fa, quando usavo l’acido acetilsalicidico, superavo i sintomi dell’influenza più rapidamente.
Perchè i medici consigliano prioritariamente il paracetamolo?
Domenico
Salve posso prendere tachipirina con la rettocolite ulcerosa, con quale dose.
Giovanni Bizzaro
Ciao Domenico,
Per questo genere di richieste ti consiglio di rivolgerti al tuo medico personale.
aldo
allora cosa di eve fare quando uno a la febbre o altro.. stanno escogitando qualche nuovo farmaco da vendere magari…
salvatore pusceddu
buona sera, io uso da anni il paracetamolo o tacpirina da 1000 mg e da 500 mg, risultando ottimo, ma x la febbre e influenza, ma procurandomi dolori tendinei e muscolari non indifferenti, premetto che soffro di insufficienza renale leggera e sono cardiopatico, cosa devo fare ? grazie