Tutti vogliono risparmiare in bolletta, soprattutto quando si tratta di beni primari come gas ed elettricità che risultano davvero alte, spesso, per molte famiglie italiane. Il Governo ha pensato ad una soluzione per chi soffre di questo disagio economico: lo sconto in bolletta con il Bonus Gas. Vediamo di cosa si tratta e chi ne può usufruire?
Qualche tempo fa è stato approvato il Piano Nazionale contro la povertà. Sono previsti una serie di bonus (tra cui l’assegno di povertà) e diversi bonus integrativi alle incombenze domestiche delle famiglie con redditi inferiori ad una certa soglia. Tra queste riduzioni, c’è il bonus gas. Vediamo come si richiede il bonus gas, a quanto ammonta e chi ne ha diritto.
Bonus gas 2017: che cos’è?
Hai mai pagato bollette salate in un momento di (acuta) difficoltà? Sicuramente visto che, almeno una volta nella vita, questa spiacevole situazione capita a tutti (ma davvero a tutti). Visti i dati Istat ed i telegiornali degli ultimi anni, è facile capire perché il Governo abbia deciso di implementare un piano nazionale contro la povertà ed abbia incluso, già nel 2016, il bonus gas.
Che cos’è il bonus gas? Questo non è altro che una riduzione in bolletta riservata alle famiglie con un reddito molto basso e a famiglie numerose. Il bonus gas viene introdotto dal Governo con la delibera ARG/gas 88-09 dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas.
Secondo la delibera, il bonus gas a chi spetta? Hanno diritto a tale sconto in bolletta i clienti domestici che utilizzano gas naturale con fornitura diretta o se appartengono ad un condominio. L’indicatore ISEE del cliente non dovrebbe superare i 7500 euro ma se la famiglia ha più di 3 figli a carico, l’ISEE può arrivare anche fino ai 20.000 euro (senza però doverli superare).
Il bonus gas, reso possibile grazie all’accordo tra l’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico ed i Comuni, assicura un notevole risparmio a quelle famiglie disagiate che hanno davvero difficoltà a (come dice saggezza popolare) arrivare alla fine del mese serenamente. Facciamo luce su tutto quello che c’è da sapere sul bonus gas.
Bonus gas e luce: a chi spetta?
Il bonus luce e gas è previsto per quelle famiglie che versano in condizioni di disagio economico. Quali sono i requisiti reddituali per i quali si può avere diritto all’erogazione del bonus gas? Ecco una chi può avere diritto al bonus gas 2017:
- famiglie con ISEE non superiore a 8.107,5 euro;
- famiglie numerose (con più di 3 figli a carico) con reddito non superiore ai 20.000 euro.
Il bonus gas prevede, quindi, una condizione di disagio. Questo è quantificato in due fasce: fino al 31 dicembre 2016 la cifra d’accesso per l’ISEE è di 7.500 euro, dal 1 gennaio 2017 invece a 8.107, 5 euro. Questa soglia ISEE viene aggiornata (o almeno, così viene evidenziato dal Governo) ogni 3 anni, vista anche la poca richiesta del bonus anche e soprattutto per le cause sopra evidenziate.
Se ti stai chiedendo se il tuo deve essere un contratto particolare, se rientri nelle soglie ISEE la risposta è sì. Chi ha diritto al bonus luce e gas deve avere un misuratore gas di classe non superiore a G6. L’altra domanda è ovviamente “che cos’è la classe del misuratore gas?”. Legittima la domanda, ecco la risposta! La classe del misuratore gas è la quantità di gas (massima) che può essere trasportata fino al punto di fornitura. Questa distingue le utenze domestiche da quelle commerciali o industriali, per capirci. Puoi richiederlo direttamente al fornitore, che ha l’obbligo di fornirti il dato preciso.
Questo tipo di bonus viene riconosciuto, per l’Agenzia per l’energia, sia a clienti di tipo diretto (titolare di un contratto di fornitura per uso domestico e familiare, con l’obbligo di residenza presso l’abitazione) e clienti indiretti (ovvero quelli che utilizzano impianti condominiali).
- cliente diretto: essendo il titolare del contratto una persona fisica, può essere fatta la richiesta di bonus gas solo dall’intestatario del servizio;
- cliente indiretto: se la fornitura del servizio è centralizzata ma chi ne usufruisce non è titolare del contratto, allora la richiesta per il bonus gas non deve essere necessariamente fatta dall’intestatario del contratto. Si tratta infatti di una persona giuridica, non fisica come nel caso del cliente diretto.
Ci sono poi delle necessità oggettive che permettono ugualmente di procedere con la domanda per il bonus gas anche quando un cliente è sia intestatario di un contratto individuale che di uno condominiale. L’unica condizione sino qua non per ottenere il bonus gas è quello di rispettare la soglia ISEE.
Un cliente intestatario di entrambe le tipologie di fornitura può, quindi, richiedere il bonus gas mentre un condominio, per i servizi in comune non può richiedere tale indennizzo. Stesso discorso vale per chi non usa una fornitura gas naturale trasportato da reti di distribuzione: sono esclusi, infatti, dallo sconto in bolletta gli utilizzatori di gas GPL o in bombola.
Bonus gas e luce: moduli, richieste e domande varie
Veniamo ora alla domanda che ci interessa di più: come si richiede il bonus gas 2017? Molto semplice: la domanda va presentata presso il comune di residenza del richiedente o un ente (scelto dal comune) come CSF, Patronati o comunità montane attraverso i moduli che si trovano facilmente sul sito dell’Autorità per l’energia.
Ora, la seconda domanda che sorge è “ok, ho scaricato i moduli e ora che faccio?” Quali documenti sono necessari alla presentazione della domanda per il bonus gas? Ecco l’elenco completo dei documenti per il bonus gas 2017:
- documento di identità;
- se la domanda è presentata da un delegato dell’intestatario dell’utenza gas, si necessita dell’allegato d di delega;
- modulo a compilato in ogni sua parte;
- certificato isee con validità corrente (isee 2016, al momento);
- Allegato CF con tutti i componenti del nucleo dichiarato nel modello isee;
- se famiglia numerosa (con più di 3 figli a carico) è necessario l’allegato FN per il riconoscimento di tale condizione (con isee superiore a 8.107,5 euro ma minore di 20.000 euro);
- autocertificazione per l’uso di gas naturale;
- codice PNR che trovi in bolletta: è l’indicatore del punto di consegna del gas da parte del tuo fornitore.
È possibile utilizzare l’allegato a per richiedere sia il bonus gas che il bonus energia, dichiarando in un’unica formula la condizione di disagio economico. I documenti vanno consegnati al comune di appartenenza o al CAF designato dall’agenzia per l’energia o dal comune stesso.
Quanto vale lo sconto?
Il bonus gas, erogato alle famiglie che versano in condizioni di disagio economico, ha un valore differente a seconda dei casi, che sono così riassumibili:
- categoria d’uso associata alla fornitura gas;
- zona climatica di appartenenza del punto di consegna del gas naturale;
- numero di componenti della famiglia inclusa nella dichiarazione ISEE.
Il valore economico del bonus gas viene calcolato ogni anno dall’autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico annualmente, entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Per calcolare precisamente il proprio bonus gas si può anche utilizzare, oltre alla tabella fornita dall’autorità, uno strumento digitale per il Calcolo del bonus gas.
Come viene erogato alle famiglie il bonus gas?
Il bonus gas 2017 viene corrisposto alle famiglie in modalità differenti, a seconda della tipologia di domanda presentata (cliente diretto o indiretto). Nel primo caso, avviene attraverso uno sconto sulla bolletta del gas. il bonus gas non viene versato in un’unica soluzione ma dilazionato nei 12 mesi successivi in bolletta.
Nel caso di clienti indiretti, invece, l’erogazione del bonus gas avviene attraverso un bonifico, in un’unica soluzione.
Come verificare lo stato di avanzamento della domanda
Come fare a sapere se la richiesta di bonus è stata accettata o il suo stato di avanzamento della propria domanda? Questo può essere verificato facilmente:
- presso l’ente dove hai presentato la domanda (dovresti avere una ricevuta!);
- chiamando il numero 800 166 654 (con codice fiscale ed identificativo della domanda presentata);
- sul sito bonusenergia.anci.it, nella sezione “controlla la tua pratica online (senza dimenticare i tuoi codici d’accesso che rilascia il comune o l’ente utilizzato per la domanda).
Bonus Gas: quali sono i tempi della pratica?
Il bonus gas viene riconosciuto per 12 mesi, al massimo. Al termine di questo periodo si può ottenere un nuovo bonus (se le condizioni economiche lo richiedono ancora) rinnovando la richiesta.
Il bonus gas ha una tempistica di riscossione (2 mesi dall’arrivo della comunicazione). Se non si riscuote il bonus entro il periodo indicato bisogna fare richiesta di emissione del bonifico compilando il modulo g, con la possibilità di delegare una seconda persona alla riscossione. Questa domanda può essere fatta almeno un mese dopo la scadenza della lettera di SGate.
Bonus gas: rinnovo e cambiamenti nella fornitura gas
Il bonus gas ha durata complessiva di 12 mesi. Alla fine di questi il consumatore deve presentare una nuova domanda, se vuole usufruire ancora dello sconto in bolletta. il bonus gas, quindi, non è rinnovabile automaticamente ma devi richiederlo. Rifare la fila. RIfare la domanda. aspettare. Eh sì.
La domanda per il bonus gas può essere ripetuta solo se ci sono ancora le condizioni di ammissione (isee, stessa residenza, fornitura gas naturale, ecc.). Ricorda di presentare la domanda almeno un mese prima della scadenza dei 12 mesi del bonus gas e vivremo tutti felici e contenti (o quasi).
I moduli da utilizzare per il rinnovo del bonus gas sono:
- modulo A, se ci sono cambiamenti rispetto alla prima domanda presentata
- modulo RS (rinnovo semplificato) se non ci sono cambiamenti.
Ora sai tutto (o quasi) sul bonus gas e su come richiederlo per usufruirne. Troverai molto utile anche il bonus energia, nei nostri archivi. Se hai domande o dubbi, scrivici pure!
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