Le rottamazioni delle cartelle di Equitalia sono arrivate a una fase cruciale. Nelle scorse settimane sono arrivate le risposte da parte dell’ente di riscossione alle tante domande di rottamazione arrivate tra novembre e aprile.
Chi ha scelto di rottamare le cartelle deve organizzarsi e trovare i soldi per saldare il proprio debito: il termine per il primo pagamento è fissato per il 31 luglio.
Rottamazione cartelle Equitalia: come conoscere l’esito della richiesta
Equitalia ha analizzato tutte le richieste di rottamazione arrivate entro il 21 aprile e il 15 giugno ha comunicato l’esito della domanda agli interessati. Ci sono tre sistemi per sapere se la propria richiesta è stata accettata e in che termini. Per conoscere l’esito della domanda di rottamazione si può:
- consultare la lettera di Equitalia “comunicazione somme dovute”;
- consultare la casella di posta del proprio indirizzo PEC, se la richiesta di rottamazione è stata fatta attraverso quel canale;
- accedere all’area riservata del sito internet di Equitalia e consultare online la documentazione relativa alla “comunicazione somme dovute”.
La “comunicazione somme dovute” contiene l’elenco delle cartelle per le quali è stata richiesta la definizione agevolata, l’esito dell’analisi di Equitalia che distingue tra le cartelle rottamabili e quelle non rottamabili e il piano di rottamazione.
Per le cartelle rottamabili viene indicato l’importo totale da pagare, i termini entro i quali fare il pagamento e l’importo delle eventuali rate. La stessa comunicazione contiene i codici RAV da usare per i versamenti, i bollettini delle rate e il modulo da usare per autorizzare la banca all’addebito diretto del conto corrente. Equitalia ha individuato cinque possibili esiti:
- accoglimento totale della richiesta di rottamazione: in questo caso il prospetto indica l’importo da pagare per le cartelle rottamabili e le rispettive scadenze;
- accoglimento parziale della richiesta: il prospetto indica sia l’importo del debito rottamabile da pagare sia l’importo del debito non rottamabile;
- nessun debito da pagare;
- nessun importo da pagare per i debiti rottamabili e debiti non rottamabili da pagare;
- rigetto della domanda di rottamazione.
Cartelle Equitalia rottamate:Â pagamento entro il 31 luglio
Se hai delle cartelle per le quali Equitalia ha accettato al richiesta di rottamazione preparati a pagare entro breve. La scadenza per il primo pagamento è fissata per il 31 luglio e ricorda che il 70% del debito va pagato entro fine anno.
Equitalia fa sapere che il 20% delle richieste di rottamazione ha optato per il pagamento in un’unica soluzione. In questo caso tutto il debito rottamato va saldato entro il 31 luglio.
Il 72% delle richieste ha aderito alla rottamazione con pagamento in cinque rate (il numero massimo previsto). In questo caso, la prima rata va pagata entro luglio e le successive a settembre, a novembre, ad aprile e a settembre 2018. L’importo delle rate e i bollettini per il pagamento sono contenuti nella lettera spedita da Equitalia.
Il restante 8% dei contribuenti ha scelto di suddividere il debito in due, tre o quattro rate.
Il pagamento delle cartelle Equitalia rottamate può essere fatto:
- tramite il portale Equitalia o tramite l’app Equiclick usando la piattaforma PagoPA;
- presso gli sportelli Equitalia;
- presso gli uffici postali o gli sportelli bancari usando i bollettini inviati dall’ente di riscossione;
- tramite i servizi di online banking del proprio istituto di credito;
- nelle tabaccherie convenzionate con Banca 5 SpA, nei punti vendita Sisal e Lottomatica;
- presso gli ATM delle banche che hanno aderito al servizio di pagamento CBILL;
- tramite addebito diretto sul proprio conto corrente.
Chi decide di pagare le rate delle cartelle rottamate tramite addebito diretto del conto corrente deve fare attenzione: il mandato alla banca va presentato almeno 20 giorni prima rispetto al termine di pagamento della rata. Questo vuol dire che il modulo di autorizzazione per la prima rata andava consegnato al massimo entro l’11 luglio. Se non si è rispettato questo termine bisognerà pagare la prima rata usando un altro sistema di pagamento. Nel caso in cui la richiesta di mandato alla banca arrivasse dopo l’11 luglio, l’addebito sul conto corrente sarà attivo per le rate successive alla prima.
Cosa succede se non si paga entro i termini?
Attenzione: se non si riesce a pagare la prima rata, si fa un pagamento parziale o in ritardo si perdono i benefici della definizione agevolata. La scadenza del 31 luglio è tassativa: solo chi paga l’importo “scontato” entro quella data può proseguire con il pagamento delle rate agevolate.
Chi non rispetta il termine per il pagamento della prima rata il 31 luglio (o per l’intero debito se si è scelto di pagare in un’unica soluzione) torna alla situazione di partenza e deve pagare la cartella esattoriale per intero, compresi gli interessi di mora e le sanzioni calcolati sul debito.
Chi aveva chiesto di rateizzare il debito prima della richiesta di rottamazione può riprendere la rateizzazione e pagare man mano quanto dovuto. Si può richiedere una nuova rateizzazione solo se la cartella è stata notificata al massimo entro i 60 giorni precedenti alla presentazione della dichiarazione di adesione.
In caso di pagamento parziale le somme versate saranno considerate come degli acconti del debito che dovrà essere recuperato da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Chi non paga una delle rate successive, paga in ritardo o solo in parte perde i benefici della rottamazione senza poter recuperare l’eventuale rateizzazione richiesta a Equitalia. Il piano di rateizzazione viene revocato con il pagamento della prima rata che indica la volontà di aderire al piano di definizione agevolata del debito.
Cosa fare in caso di imprecisioni e difformità nelle cartelle rottamate
Se la comunicazione inviata da Equitalia contiene dati imprecisi o difformi rispetto a quelli indicati nella dichiarazione di adesione alla definizione agevolata puoi comunicarlo all’ente. Sul suo sito, Equitalia ha messo a disposizione il modulo da compilare e la procedura da seguire per presentare la segnalazione.
Nel frattempo, Equitalia comunica che:
- se nella comunicazione delle somme dovute mancano una o più delle cartelle per le quali è stata richiesta la definizione agevolata puoi pagare quanto indicato da Equitalia e segnalare all’ente entro il 31 luglio quali sono le cartelle mancanti;
- se nella comunicazione delle somme dovute ci sono cartelle non inserite nella richiesta di rottamazione puoi pagare la somma che si riferisce alle cartelle che hai richiesto di rottamare e comunicare all’ente, sempre entro il 31 luglio, le cartelle che non facevano parte della tua richiesta di definizione agevolata.
La piattaforma ContiTu per scegliere quali cartelle Equitalia rottamare
Equitalia ha lanciato un nuovo servizio per facilitare i pagamenti di chi ha più cartelle da rottamare. Attraverso la piattaforma ContiTu puoi scegliere quali cartelle rottamare e quali no. Il servizio disponibile sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it ti permette di selezionare le cartelle da pagare e di stampare solo i corrispondenti bollettini RAV.
Mettiamo ad esempio che avessi richiesto la rottamazione di sette cartelle. Dopo l’analisi della richiesta, Equitalia ha giudicato rottamabili solo cinque cartelle. Gli importi da versare indicati nel prospetto elaborato da Equitalia si riferiscono a tutte le cinque cartelle rottamabili. Se ti rendi conto di non riuscire a fare l’intero primo versamento entro il 31 luglio puoi limitarti a rottamare una parte delle cartelle.
La piattaforma ContiTu ti permette di optare per un’adesione parziale alla rottamazione. In questo modo non rischi di dover rinunciare alla rottamazione per tutte le cartelle, ma limiti il risparmio a una parte del debito.
Rottamazioni cartelle Equitalia: convengono davvero?
La rottamazione delle cartelle Equitalia riguarda circa un milione di contribuenti, che dovrebbero versare nelle casse dell’ente 72 miliardi di euro. Ciascun contribuente che decide di pagare la cartella rottamata può ottenere un risparmio compreso tra il 25% e il 43% dell’importo originario della cartella. Il risparmio riguarda gli interessi di mora e le sanzioni.
Ma le rottamazioni delle cartelle Equitalia non sono un affare per tutti i contribuenti. I termini per i pagamenti sono ravvicinati e tassativi. Chi non riesce a pagare la prima rata entro il 31 luglio o una delle rate successive perde i benefici della definizione agevolata dei ruoli e torna al punto di partenza, trovandosi nella condizione di dover pagare la cartella originaria comprensiva di interessi e sanzioni.
Se fai parte dell’esercito di contribuenti che ha chiesto di rottamare una o più cartelle valuta con attenzione il da farsi:
- puoi aderire integralmente al piano di rottamazione proposto da Equitalia;
- puoi aderire solo parzialmente scegliendo quali cartelle pagare in maniera agevolata tramite la piattaforma ContiTu:
- puoi rinunciare alla rottamazione e pagare l’intero debito nei termini ordinari o seguendo il piano di rateizzazione inizialmente concordato con l’ente di riscossione.
claudio
Anche volendo pagare ma se una persona é esodata,non lavora io mi chiedo come poter pagare ciò che è giusto e le tasse il governo le vuole ugualmente pagate.
percepisco una modica pensione di invalidità e con quella pago le tasse ma non mi bastano,ho sempre bisogno che qualcuno mi aiuti.