Ruffini, il presidente dell’Agenzia delle Entrate, ha partecipato a un convegno organizzato da Confcommercio sul tema della crescita economica e dell’evasione fiscale.
Alla platea dei commercianti ha parlato dei suoi obiettivi alla guida dell’Agenzia e ha parlato di un rapporto nuovo tra Fisco e cittadini, più semplice e amichevole.
No a un Fisco da “Grande Fratello”
I cittadini non devono vedere il Fisco come il “Grande Fratello” che controlla tutti i loro movimenti e che provoca preoccupazioni e ansie quando invia delle comunicazioni.
Secondo il neo direttore di Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione, il Fisco deve fare pace con i contribuenti ma continuando a contrastare e punire “chi ha come unico obiettivo l’evasione fiscale”.
Ruffini apre anche al dialogo con le associazioni di categoria, i rappresentanti sindacali e con il settore no-profit. Poi ha aggiunto:
“Mi piacerebbe che l’Agenzia delle Entrate diventasse una sorta di vostro socio, un socio non invadente e passivo, ma che possa contribuire alla crescita.”
L’auspicio è quello di creare un rapporto più equilibrato tra Fisco, cittadini e imprese, che porti ad abbandonare l’idea del Fisco come zavorra. Far fronte a tutti gli adempimenti fiscali richiede alle imprese 30 giornate lavorative ogni anno, undici giorni in più rispetto alla media europea, come fa notare il presidente di Confcommercio.
Evasione fiscale in crescita tra 2011 e 2014
Durante il convegno sono stati presentati i dati elaborati dall’Ufficio studi di Confcommercio, secondo i quali l‘evasione fiscale nel periodo compreso tra il 2011 e il 2014 è aumentata del 5,3%.
Uno dei motivi che ha causato la crescita dell’evasione è stato l’aumento della pressione fiscale a livello locale che, nello stesso periodo, è aumentata del 30%. Le regioni dove si evade di meno sono Trentino Alto-Adige ed Emilia-Romagna, mentre quelle in cui si evade di più sono Campania, Sicilia e Calabria. Se applicassimo a tutta l’Italia il tasso di evasione registrato in Trentino riusciremmo a recuperare quasi 43 miliardi di euro ogni anno.
Lascia un commento