Rimborso IMU: la circolare ministeriale
In un momento denso di scadenze fiscali e di imposte da versare, tra 730 precompilato, Unico e tributi locali, ecco una buona notizia per i contribuenti, che in questo caso incasseranno anziché versare (sebbene si tratti di un rimborso di imposta non dovuta o versata in eccesso  e non di un bonus).
Il Dipartimento delle Finanze, con la circolare n. 1/DF del 2016, ha definito le istruzioni per effettuare il rimborso IMU, sulla base di quanto stabilito dal decreto interministeriale emanato nel febbraio 2016. La circolare non si limita a definire le modalità di rimborso IMU, ma riguarda tutti i tributi comunali, come la maggiorazione TARES (ex tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili, oggi sostituita da TARI e TASI).
Attenzione! La domanda di rimborso può essere presentata dal contribuente al Comune entro 5 anni dal versamento o dalla data in cui è stato accertato il diritto alla restituzione. Una volta ricevuta la domanda, il Comune deve verificarne la fondatezza entro 180 giorni e a comunicarne al Ministero l’importo da rimborsare. Se la domanda non viene presentata entro i termini di legge, il diritto al rimborso decade.
Rimborsi IMU: come e quando?
Il rimborso IMU riguarderà l’imposta versata nel 2012 e negli anni seguenti. I Comuni al fine di rimborsare le somme non dovute, dovranno caricare i provvedimenti di rimborso definitivi su un’applicazione sul portale del federalismo; sulla base di tali informazioni sarà poi lo Stato a rimborsare gli aventi diritto entro il 25 settembre 2016.
Tre le modalità di accredito del rimborso IMU:
- bonifico bancario, nel caso in cui il contribuente abbia comunicato l’IBAN;
- assegno circolare emesso dalla Banca d’Italia;
- contante da riscuotere presso la Banca d’Italia.
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