Carta di debito: cos’è e come si usa
Una presenza assidua nella vita dei cittadini italiani, un supporto che nel tempo ormai diventato irrinunciabile: la carta di debito. Sì perché quello che siamo soliti chiamare comunemente Bancomat altro non è che una carta di debito, uno strumento che permette l’addebito di quanto speso sul proprio conto, contestualmente all’esecuzione di un’operazione. Solitamente è collegata direttamente al conto corrente, permettendo di effettuare pagamenti senza l’uso di contanti.
Come detto in Italia è facile sia usato il nome Bancomat, nome che in realtà identifica solo uno dei diversi circuiti, in particolare quello che identifica il Circuito di debito nazionale per il prelievo di denaro contante da sportello automatico ATM. L’abbinamento con gli altri circuiti internazionali (Maestro, Mastercard Debit, V-Pay e Visa Debit) rende possibile l’uso della carta di debito anche all’estero.
Carta di debito prepagata
Se la versione più celebre è collegata al conto corrente, non mancano versioni alternative. Le carte di debito prepagate permettono pagamenti andando a scalare da un importo preventivamente caricato. Ogni qual volta sia necessario il possessore può ricaricare la carta continuando quindi l’utilizzo. Una sorta di borsello elettronico che svincola dalla necessità di possedere un conto corrente e dà molte garanzie di sicurezza e controllo, avendo l’utilizzatore accesso esclusivamente al credito pre-caricato.
Gli enti emittenti sono molteplici (bancario, postale e finanziario)Â rendendo semplice la creazione e l’adozione di una propria carta.
Carta di debito: la questione sicurezza
La concessione dell’operazione finanziaria avviene con l’autorizzazione che avviene grazie a verifica dell’identità del titolare tramite un codice di sicurezza chiamato PIN (Personal Identification Number), e alla successiva verifica della carta realizzata dal terminale attraverso la banda magnetica o il microchip presente sulla carta (utilizzato nelle carte più recenti).
L’ultima generazione si basa invece sulla tecnologia Contactless che permette appunto di effettuare pagamenti senza “strisciare” o inserire la carta nel pos, ma esclusivamente avvicinandola. I pagamenti Contactless per cifre ridotte (da € 0,01 e non oltre € 24,99) non richiedono infatti il PIN, con lo lo scontrino rilasciato solo su richiesta. Per pagamenti superiori la procedura è identica alle carte di debito tradizionali.
Un’innovazione che semplifica notevolmente il pagamento con carta, spingendo l’utente a farne un utilizzo maggiore, anche e soprattutto per le spese quotidiane.
Carta di debito e carta di credito: le differenze
C’è molta confusione tra carte di debito e carte di credito. Sono molte le persone che confondono queste due tipologie, solo in apparenza simili. La differenza è infatti decisiva: con la carta di debito si spende soldi di cui siamo già in possesso mentre la carta di credito dà la possibilità di acquistare qualcosa pagandola con del denaro di cui non siamo ancora effettivamente possessori. Solo in una fase successiva il pagamento sarà convalidato con un prelievo (dell’intero ammontare o di una parte a seconda del tipo di carta) da parte della banca.
L’uso della carta di credito necessita per questo di maggiore attenzione: se al momento del prelievo non risulta sul conto corrente la cifra necessaria si corre il rischio di essere segnalati come cattivi pagatori alla Centrale Rischi.
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