Omessa dichiarazione: la lettera dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate sta inviando, in questi giorni, 156 mila lettere a chi ha dimenticato di inviare entro i termini la dichiarazione dei redditi, 730 precompilato o modello Unico che fosse.
L’invio di questa lettera si inserisce nel solco tracciato negli ultimi anni: quello di un rapporto se possibile più “amichevole” fra contribuenti e Fisco. L’avviso infatti consente a coloro che hanno omesso la dichiarazione, di verificare per quale motivo vi sia stata tale omissione e di provvedere all’invio pagando una sanzione davvero minima rispetto a quella che gli verrebbe addebitata in caso di omissione reiterata.
Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, spiega:
“le dichiarazioni che mancavano all’appello l’anno scorso erano circa 220 mila, quest’anno poco più di 150 mila: in pratica un quarto delle persone che nel 2015 hanno dimenticato di presentare la dichiarazione e sono stati avvisate per tempo, nel 2016 non hanno commesso lo stesso errore”
Omessa dichiarazione: il ravvedimento operoso
I destinatari degli avvisi sono i contribuenti che pur avendo ricevuto redditi da lavoro dipendente o da pensione da parte di diversi sostituti d’imposta, non hanno provveduto a compilare ed inviare la dichiarazione per il conguaglio delle tasse. Ricordiamo infatti che non si è tenuti a fare la dichiarazione soltanto se nel corso di un anno si sono percepiti redditi da un unico sostituto, in quel caso è sufficiente la Certificazione Unica.
Per il 730 precompilato i termini sono definitivamente chiusi ed è impossibile ravvedersi con questo tipo di modello. Quindi che si abbia diritto a presentare il 730 o meno, il modello da inviare è ormai soltanto l’Unico.
Per beneficiare del ravvedimento con sanzione ridotta, occorre compilare e trasmettere il modello entro e non oltre il 29 dicembre 2016, cioè entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria per l’invio di Unico (30 settembre 2016).
Lascia un commento