Approvato in Commissione Bilancio alla Camera l’emendamento alla manovra bis che ufficializza l’introduzione degli indici di affidabilità . Gli studi di settore vanno dunque definitivamente in pensione e viene introdotto un nuovo sistema di compliance fiscale, pensato per premiare i contribuenti più affidabili.
Come funzionano gli indici di affidabilitÃ
Gli indici di affidabilità (ISA, indici sintetici di affidabilità fiscale) assegneranno un punteggio da 1 a 10 a ciascun contribuente al quale si applica il sistema. La valutazione tiene conto di una serie di parametri e di indicatori di affidabilità e di anomalia.
Nella valutazione, oltre a tener conto dei dati riferiti a più periodi d’imposta, si utilizzeranno dati che arrivano dall’anagrafe tributaria, dall’INPS e dagli altri istituti di previdenza. Il punteggio di sintesi esprime il grado di fedeltà fiscale e viene determinato tenendo conto della regolarità e della correttezza delle dichiarazioni, dei versamenti contributivi e del rapporto che il contribuente ha avuto con il Fisco.
Con l’introduzione degli indici di affidabilità si creerà un sistema premiante: i contribuenti che si sono dimostrati più corretti e affidabili saranno ricompensati con vantaggi fiscali. Tra questi, esclusione dal redditometro, tempi più brevi e procedure semplificate per ottenere rimborsi e compensazioni d’imposta e termini di decadenza più brevi per le procedure di accertamento.
Entrata in vigore anticipata per gli indici di affidabilitÃ
Una volta che la manovra bis è stata approvata in seguito alla discussione alla Camera e al Senato, l’Agenzia delle Entrate ha 90 giorni di tempo per chiarire i tempi di entrata in vigore del nuovo sistema, le modalità di applicazione degli indici e le cause di esclusione.
Entro la fine dell’anno saranno definiti i primi 70 indici, da applicare ad altrettanti settori. Entro il prossimo anno saranno definiti altri 80 indici. Si sa già che il sistema non verrà applicato ai professionisti e alle PMI nel primo anno di attività o nel periodo d’imposta in cui cessano l’attività . I vantaggi fiscali previsti per le partite IVA con i punteggi ISA più elevati saranno invece inaccessibili a chi ha commesso dei reati fiscali.
Il nuovo sistema sostituisce in via definitiva gli studi di settore e si applicherà a circa 3 milioni e mezzo di contribuenti, tra professionisti e PMI.
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