Dopo la dichiarazione dei redditi è il turno della dichiarazione IVA precompilata. Il Fisco si fa sempre più digitale e, grazie alla diffusione della fatturazione elettronica, dal 2019 riuscirà a estrapolare i dati per elaborare in automatico le dichiarazioni per il versamento dell’IVA.
Dichiarazione IVA precompilata: come funzionerÃ
I tecnici ministeriali stanno lavorando alla bozza della Legge di Bilancio 2018. Il testo arriverà nei prossimi giorni in Parlamento e conterrà diverse novità che stanno emergendo in queste ore, una delle quali è l’introduzione della dichiarazione IVA precompilata.
La novità dovrebbe entrare in vigore dal 2019, quando cioè verrà estesa la fatturazione elettronica anche alle imprese private. Già dal 1° luglio 2018 adotteranno la fatturazione elettronica le imprese che si occupano di cessione di benzina e gasolio e le imprese che svolgono subappalti nella PA, poi dal 2019 l’obbligo sarà esteso a tutti i settori.
Basandosi sui dati delle fatture registrate, il Fisco riuscirà a calcolare in automatico le dichiarazioni IVA, predisponendo un documento precompilato, proprio come accade da un paio di anni per le dichiarazioni dei redditi.
Oltre alle dichiarazioni IVA, con questo sistema verranno precompilati anche i prospetti per le liquidazioni periodiche dell’imposta, i modelli per la dichiarazione dei redditi e i modelli F24, comprensivi delle imposte da versare, delle compensazioni e delle eventuali richieste di rimborso.
Dichiarazione IVA precompilata per piccole imprese e partite IVA
La novità relativa alla dichiarazione IVA precompilata non riguarderà tutti. Per il momento, restano escluse le grandi imprese per le quali il sistema, a causa della complessità del sistema contabile, non riuscirebbe a tener conto di tutte le operazioni da registrare.
Partite IVA (liberi professionisti, commercianti, artigiani e imprenditori individuali) e imprese che operano in regime di contabilità semplificata saranno invece interessate dalla novità .
La dichiarazione IVA precompilata è un ulteriore strumento a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per combattere gli evasori. Sulla base dei dati contenuti nelle fatture comunicate, il Fisco potrà calcolare l’imposta dovuta e fornirà alle imprese un prospetto che riepiloga i calcoli effettuati.
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