Cos’è il 730?
Il 730 è un modello di dichiarazione dei redditi, rivolto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che consente di recuperare parte delle spese sostenute nel corso dell’anno e di trasformarle in uno stipendio maggiorato.
Con il sistema delle deduzioni e delle detrazioni è possibile che le spese concorrano ad una riduzione del reddito da tassare o delle tasse stesse, che per un lavoratore dipendente significa maturare il diritto al rimborso di quanto già pagato in corso d’anno, accreditandolo direttamente in busta paga.
Le deduzioni del 730
Le deduzioni riguardano il reddito imponibile e quindi si tratta di quelle spese che vanno ad abbassare l’importo su cui poi andranno determinate le imposte. Nel 730 per il 2018 abbiamo in particolare:
- contributi previdenziali ed assistenziali, inclusi quelli sostenuti per i familiari a carico;
- contributi versati all’INAILper le persone del nucleo familiare a tutela dagli infortuni domestici (la cosiddetta assicurazione casalinghe);
- spese di assistenza e ricovero disabili;
- assegni corrisposti al coniuge;
- somme versate alle forme pensionistiche complementari e individuali, incluse quelle versate per i familiari a carico.
Le detrazioni del 730
Le detrazioni, invece, vanno a ridurre direttamente l’importo delle imposte da versare. Di seguito le principali detrazioni inserite previste per il modello 2018 relative alle spese sostenute nel 2018:
- 19% delle spese funebri sostenute, anche nel caso in cui non vi sia alcun grado di parentela tra chi ha sostenuto le spese e la persona deceduta (il limite massimo si spese detraibile è paria 1.550 euro);
- 19% delle spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, con un limite massimo di 400 euro per alunno o studente;
- 19% delle spese per la frequenza dell’università;
- 19% degli interessi sul mutuo prima casa;
- 50% delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, cosiddetto bonus ristrutturazioni (con un limite pari a 96.000 euro);
- 50% delle spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, cosiddetto bonus mobili, ma soltanto se relativi ad un immobile oggetto di ristrutturazione (con un limite pari a 10.000 euro);
- 65% su spese per interventi volti al risparmio energetico degli edifici, all’adozione di misure antisismiche, all’acquisto e posa in opera delle schermature solari e di impianti di climatizzazione invernali dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- tra il 50% e l’85% delle spese sostenute per la messa in sicurezza degli edifici, cossidetto sisma bonus;
- 65% delle donazioni a favore di istituzioni scolastiche, cosiddetto school bonus, spesa detraibile suddivisa in tre anni e per un importo massimo di 100 mila euro;
- 19% sulle assicurazioni sul rischio di morte di coloro che si occupano di persone con disabilità gravi, norma definita “dopo di noi“.
730 precompilato: cos’è?
Il 730 precompilato è stato introdotto con le dichiarazioni del 2016 relative ai redditi 2015. Si tratta del classico modello 730 che però contiene già una serie di informazioni, fornite da diversi soggetti, per cui salvo casi particolari il contribuente non deve far altro che approvare i dati contenuti nella dichiarazione e reinviarli all’Agenzia delle Entrate.
Tra i diversi soggetti che immettono le informazioni utili alla precompilazione del modello troviamo:
- Anagrafe tributaria;
- sostituti d’imposta tenuti a rilasciare la certificazione del compensi;
- soggetti che erogano mutui agrari e fondiari, imprese di assicuratrici, enti previdenziali e forme pensionistiche
- medici e centri medici per le informazioni relative alle spese sanitarie deducibili;
- università per le spese di iscrizione e frequenza degli atenei;
- soggetti che nel 2017 hanno emesso fatture relative a spese funebri.
Il modello è visualizzabile esclusivamente online e il contribuente non può ricevere alcuna copia cartacea o via mail. Una volta presa visione del modello e dei dati contenuti, il contribuente potrà decidere di accettare la dichiarazione, a partire dal 2 maggio, e questo lo esonererà da qualsiasi controllo fiscale in merito.
Date e scadenza del 730 precompilato
Ricapitoliamo le diverse date da tenere a mente per completare le operazioni sul 730 precompilato:
- dal 16 aprile è possibile visualizzare il modello;
- dal 2 maggio sarà possibile accettare o modificare il modello al fine di chiudere l’adempimento;
- il 23 luglio è l’ultimo giorno utile per accettare il modello o trasmetterlo con le integrazioni;
- fino al 25 ottobre i sostituti d’imposta, i CAF e i professionisti abilitati, potranno accedere al modello per trasmettere le dichiarazioni rettificative o integrative.
Accesso al modello 730 precompilato
È possibile prelevare online il documento a partire dal 16 aprile. Si tratta del modello 730/2018 relativo ai redditi 2017. Due le strade per ottenerlo:
- direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate previa richiesta del PIN per il cassetto fiscale;
- rivolgendosi ad intermediari abilitati come CAF, commercialisti o consulenti del lavoro.
Per poter accedere è dunque necessario ottenere i propri PIN e password personali che consentono la navigazione all’interno dell’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I suddetti codici possono essere richiesti direttamente online, al call center dell’Agenzia delle Entrate che risponde al numero 848.800.444 o presso gli uffici dell’Agenzia.
Per ottenere PIN e password sono necessarie circa un paio di settimane poiché una parte di essi vengono recapitati a mezzo posta (è importante conoscere la tempistica, vista la necessità di rispettare le scadenze fiscali). Oltre alle opzioni sopra citate, è possibile accedere al modello tramite:
- il PIN INPS dispositivo;
- le credenziali del servizio SPID;
- le credenziali del sistema NoiPA, per i dipendenti pubblici che hanno aderito al sistema;
- la Carta Nazionale dei Servizi. In questo caso la carta va inserita in un lettore che genera il PIN da usare per accedere ai servizi di Fisconline.
Le integrazioni in caso di dati mancanti
Nel caso in cui il contribuente verifichi la mancanza di informazioni oppure che alcuni dei dati debbano essere rivisti, potrà apportare delle modifiche.
Ma attenzione! Nel momento in cui deciderai di “mettere mano” alla dichiarazione, si ritornerà ai metodi tradizionali e dunque il Fisco potrà operare i consueti controlli su quanto dichiarato.
Inoltre se si ricorre ai servizi di CAF o professionisti abilitati, come i commercialisti, questi saranno responsabili degli eventuali errori commessi in sede di revisione e/o integrazione dei dati.
730 precompilato congiunto
Una delle opportunità concesse mediante il 730 precompilato è quella di poter procedere alla compilazione e all’invio congiunto da parte dei coniugi.
Il 730 precompilato congiunto consente di dichiarare in un unico modello i redditi di entrambi i coniugi, in modo da poter compensare i debiti di un coniuge con i crediti dell’altro direttamente in dichiarazione.
Per ottenere un modello precompilato congiunto, sarà sufficiente accedere al 730 precompilato di un dei due coniugi e integrarlo con i dati anagrafici e reddituali dell’altro coniuge. Come visto in precedenza si tratterà pertanto di una dichiarazione con integrazioni, il che comporta sanzioni in caso di errori.
730 precompilato 2018 INPS: modello, scadenza, costi, invio e sanzioniClick To TweetCome annullare l’invio del 730 precompilato
Chi ha modificato la dichiarazione precompilata, ma ha commesso degli errori o ha dimenticato dei dati può annullarla, anche se già inviata all’Agenzia delle Entrate tramite la piattaforma dedicata. L’invio del 730 può essere annullato una sola volta e tassativamente entro il 20 giugno e puoi procedere accedendo al sito con le credenziali che hai usato per la modifica e l’invio della dichiarazione precompilata.
Per poter annullare l’invio del 730 precompilato è necessario che lo stato della dichiarazione sia indicato come “elaborato”. Se accedi al sito con le credenziali Fisconline dovrai inserire di nuovo il PIN per poter richiedere l’annullamento della dichiarazione mentre, se accedi con le credenziali INPS, NoiPA o SpID puoi procedere senza che sia necessario ripetere il PIN.
L’annullamento comporta la cancellazione di tutti i dati modificati e inseriti manualmente. In pratica, se annulli l’invio viene ripristinata la dichiarazione precompilata così come è stata elaborata dall’Agenzia delle Entrate. Questo vuol dire che viene annullato l’F24 e vengono annullati gli eventuali modelli Redditi aggiuntivo e il correttivo del 730.
Cosa fare dopo aver annullato l’invio del 730 precompilato
Una volta che hai accesso alla dichiarazione precompilata di partenza puoi modificarla inserendo le informazioni mancanti, rettificando i dati imprecisi e inviarla di nuovo. Non potrai farlo subito però, perché per il ripristino dei dati bisogna aspettare 24/48 ore dal momento dell’annullamento.
In caso di dichiarazione congiunta è il dichiarante che deve presentare la richiesta di annullamento. La ricevuta della richiesta di annullamento del 730 e dell’F24 collegato è consultabile nella sezione Ricevute del sito.
Se dovessi aver bisogno di modificare la dichiarazione precompilata dopo il 20 giugno non potrai più annullare l’invio ma dovrai presentare un modello correttivo entro il 25 ottobre.
730 precompilato: costi e sanzioni
Come detto nei paragrafi precedenti, sono diverse le modalità di accettazione/presentazione del modello 730 precompilato. Questo significa anche costi diversi a seconda di come si intende procedere:
- Accettazione/integrazione autonoma. Questa operazione non comporta alcun esborso economico, ma è sicuramente quella più onerosa in termini di tempo, visto che bisogna recuperare gli accessi e seguire passo per passo le istruzioni.
- CAF/Consulenti. Rivolgersi ad un CAF o ad un professionista abilitato comporta il pagamento di una parcella, ma come vedremo nel paragrafo successivo, potrebbe essere una garanzia in caso di errori. Le tariffe oscillano tra i 30 e i 100 euro a seconda del soggetto a cui ci si rivolge, all’eventuale tesseramento (ad esempio ad un patronato) e alla complessità della situazione del contribuente, si pensi a chi possiede molti immobili.
In caso di errori a CAF e professionisti verrà richiesta direttamente una somma pari all’importo dell’imposta, della sanzione e degli interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente; imposte, sanzioni e interessi che verranno addebitati direttamente al contribuente nel caso proceda in autonomia con integrazione ed invio della dichiarazione.
730 precompilato: i quesiti dei nostri lettori
A seguito della pubblicazione del dei nostri articoli sul modello 730, abbiamo ricevuto numerose domande sul tema. In particolare le curiosità si sono concentrate sulle detrazioni, ma procediamo per ordine.
Oneri e spese
Alle detrazioni è possibile aggiungere, oltre gli interessi sul mutuo, anche la parcella notarile per l’atto di compravendita e atto di mutuo, nonché la fattura della provvigione all’agenzia di vendita?
Onorario del notaio e fattura intermediazione rientrano tra gli oneri detraibili per il 19%.
Le spese per l’acquisto di medicinali sono detraibili anche quest’anno?
Le spese per medicinali sono detraibili se certificate da fattura o da scontrino fiscale (c.d. “scontrino parlante”) in cui devono essere specificati la natura e la quantità dei prodotti acquistati, il codice alfanumerico (identificativo della qualità del farmaco) posto sulla confezione del medicinale e il codice fiscale del destinatario.
Gli scontrini parlanti per i medicinali acquistati per i membri dello stesso nucleo familiare possono essere detratti da una singola persona ad esempio il padre?
E’ possibile nel caso in cui la persona cui gli scontrini si riferiscono è fiscalmente a carico di quella che redige il modello 730 (ad esempio un papà con figlio minore a carico).
Ristrutturazioni
Per la detrazione sulle spese di ristrutturazione immobili ci sono delle clausole particolari o basta presentare la fattura?
Per la detrazione c’è bisogno di fattura, ricevuta del bonifico bancario o postale e dati catastali dell’immobile.
Interventi finalizzati al risparmio energetico
Tra le spese sostenute per interventi volti al risparmio energetico è detraibile anche quella per il certificato energetico?
Le spese per la certificazione energetica rientrano tra quelle detraibili se sostenute a seguito di un intervento di riqualificazione.
È possibile recuperare le spese per l’impianto di depurazione dell’acqua?
No, purtroppo l’impianto per la depurazione dell’acqua non rientra tra gli interventi volti al risparmio energetico che danno diritto alla detrazione.
Come Pensionato dello Stato sono già da due anni che mi servo del precompilato e lo trovo alquanto conveniente! Per quanto attiene le , tengo a precisare che l’unica ancora esistente era quella del C.S.S.N. pagato con la R.C.A; ma il prof. Monti provvide ad eliminare anche quella, ragion per cui si compila il 730 solo per riavere quel poco che si riesce ad ottenere per l’acquisto delle medicine che disgraziatamente affliggono maggiormente gli anziani! Naturalmente non ci si rivolge ai CAF e/o Patronati per questioni di pura economicità ed anche praticità per quanti riescono a farlo On-line! Era migliore il servizio che veniva reso dal ; ma qualcuno ha pensato che si poteva sfruttare meglio la situazione e far il povero , che sarebbe meglio abolire del tutto e far si che tutti i cittadini siano pari innanzi al fisco!
Gentile Vincenzo
Perché non provate a rileggere quello che scrivete.
Onestamente provi a rileggere quello che ha scritto mettendosi dal mio punto di vista
Del suo post si capisce il 20% per il resto é impossibile capire il significato di quello che intendeva comunicare.
Quando faceva le elementari la maestra gli faceva sempre rileggere il tema prima della consegna.
Le medicine e le fatture dei medici (se ci sono!!!) vengono scaricate automaticamente sul precompilato senza bisogno quindi di inserirle.
Vediamo un esempio tanto per sapere se ho capito bene:
Il mio 730 precompilato totalizza un reddito annuo di 30.000€, mi accorgo che l’agenzia delle entrate ha dimenticato una mia attività fata nel rispetto delle regole per la quale ho percepito 10.000€.
Come ONESTO cittadino, correggo il precompilato aggiungendo le 10.000€, però scrivo 1.000 al posto di 10.000 senza rendermene conto.
Morale della storia:
1)- Se fosse stato zito, risparmiavo le tasse aggiuntive e non avrei avuto nessun disturbo.
2)- Volendo e dovendo essere onesto per convinzione personale, pagherò le tasse aggiuntive sulle 10.000€ e una bella multa per non avere dichiarato quanto ho realmente guadagnato.
VIVA l’Italia!
Ho appena visualizzato il precompilato e, somma sorpresa, mi acocrgo che l’INPS non ha trasmesso i dati del CU2018 all’Agenzia delle Entrate. Come mi devo comportare??
Grazie
Nel precompilato dalla Agenzia delle entrate non sono inserite le detrazioni per i consorzi di bonifica e i versamenti ad associazioni ONLUS come inserirle in fase di modifica e con quali codici?
E possibile che gli oneri deducibile, seppure riportati correttamente, non risultino come rimborso nel saldo della dichiarazione?
Il limite massimo detraibile per la frequenza di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, non è stato elevato, mi pare, a 717 euro???
Ho visualizzato il 730 precompilato, risultano esatte le spese mediche, però stranamente non figura nessun importo da rimborsarmi, perché?