Il microcredito per le imprese è la soluzione per chi ha bisogno di un finanziamento senza troppe garanzie, la soluzione per l’imprenditoria femminile, i giovani imprenditori e le Startup. Anche qui, come ogni volta in cui si parla di finanziamento, la differenza la fa l’informazione.
Microcredito per le imprese: cos’è e come funziona
Il microcredito per le imprese è il finanziamento per chi, dal nulla, e senza chiedere garanzie ha bisogno di realizzare un progetto imprenditoriale. Uno strumento utile per per l’imprenditoria femminile, i giovani imprenditori e le Startup che si trovano davanti la sfida di proporre i loro prodotto o servizi al mercato.
Ma come fare senza la garanzia dei genitori? E soprattutto, si può ottenere un prestito anche per piccole somme?
Il microcredito risponde a tutte queste domande, ma è fondamentale non solo sapere di già ma anche capire che esso è differente da ogni altro tipo di finanziamento. Le caratteristiche fondamentali del microcredito:
- tassi di interesse molto bassi
- massimo dell’importo concesso fino a 25 mila euro, estensibili fino a 35 mila euro (solo con determinate condizioni)
- monitoraggio continuo e assistenza prima, durante e dopo l’erogazione del prestito
L’importanza allora del microcredito per le imprese sta proprio nel rapporto tra chi eroga il prestito e chi lo ottiene e tutto viene fatto con l’obiettivo di poter aiutare le persone desiderose di mettere in piedi il proprio progetto di impresa. Ma chi può richiedere questo tipo di finanziamento? C’è differenza tra microcredito per le imprese e microcredito sociale?
Chi può ottenere il microcredito
Il microcredito può essere concesso a:
- imprese individuali;
- titolari di partita IVA con un minimo di 5 dipendenti fino ad un massimo di 10;
- associazioni;
- cooperative,
- società di persone, persino le SRLS.
Per le imprese individuali e i titolari di partite IVA si parla di microcredito per le imprese in quanto il prestito sostiene e favorisce le attività economiche mentre , quando si parla di persone di piccole somme di denaro elargite per i momenti di difficoltà, ecco il microcredito sociale.
Le imprese individuali e i titolari di partite IVA possono ottenere fino a 25 mila euro. Il prestito può arrivare fino a 35 mila euro se viene frazionato e, soprattutto, se l’azienda ha onorato i pagamenti regolarmente e ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati.
Per le persone fisiche il microcredito può finanziare fino a 10 mila euro. Si tratta comunque di un prestito che anche se relegato in condizioni particolari deve sempre essere onorato, per questo viene indicato con il nome di microcredito sociale. Il tempo massimo in cui restituire le somme che sono state concesse in regime di microcredito è 7 anni.
Le politiche di garanzia al reddito e all’impresa hanno fatto sì che il richiedente abbia la garanzia dello Stato nella formulazione della sua domanda per la concessione del microcredito, esiste, appunto, un Fondo di Garanzia che riduce i rischi per le banche e facilita l’erogazione dei crediti.
Microcredito per l’imprenditoria femminile
Il microcredito per l’imprenditoria femminile è un altro, utile, strumento per agevolare le imprese. Le imprese al femminile sono una realtà importante nel nostro paese: oltre a rappresentare una buona fetta di quelle che annualmente vengono costituite, è necessario sottolineare che gran parte delle microimprese esistenti sono intestate a donne.
I finanziamenti agevolati donne 2018 sostengono questa tipologie di imprese e tutte le donne disoccupate che, dai ISTAT alla mano, sono in costante crescita e quelle in possesso di un’idea vincente da trasformare in realtà. Possono fare domanda le imprese femminili già costituite o professioniste con Partita IVA da almeno 5 anni.
Per accedere al microcredito per le imprese e le professioniste non devono avere più di 5 dipendenti e 10 in caso di Società di persone, SRL semplificate o cooperative.
Le donne interessate al microcredito o altre forme di agevolazione, previste dal leggere 205/1992, devono controllare sul sito del MISE o della propria regione, l’uscita di bandi.
I bandi, periodicamente pubblicati, indicano le risorse disponibili e le agevolazioni che di volta in volta Stato o regione attivano per l’Imprenditoria femminile. Una volta uscito il bando è possibile poi presentare la domanda, utilizzando i moduli pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Dopo la compilazione della domanda viene pubblicata una graduatoria che segna il budget in base alla fattibilità del progetto. Per avere maggior supporto le aziende al femminile possono rivolgersi al Comitato Imprenditoria Femminile della propria Camera di Commercio.
Le imprese al femminile rientrano poi anche nell’iniziativa “Nuove imprese a tasso zero”: il finanziamento a tasso zero che aiuta l’imprenditoria femminile e i giovani imprenditori.
Microcredito per le imprese, l'imprenditoria femminile, i giovani e le strartupClick To TweetMicrocredito per giovani imprenditori
I giovani imprenditori, così come le imprese al femminile possono trovare nelle agevolazioni e nel microcredito la soluzione per la loro impresa. Il fondo per il microcredito è aperto i giovani imprenditori titolari di partiva IVA, lavoratori autonomi o con società di persone che rientrano in un fascia d’età che non supera i 35 anni.
Per accedere al microcredito per le imprese, oltre ai bandi presenti sul sito del MISE, è importante tenere sempre sott’occhio il sito Garanzia Giovani, i bandi regionali e Invitalia. Non solo per questa tipologia di finanziamento, ma anche per l’iniziativa volta ai giovani imprenditori e all’imprenditoria femminile “Nuove imprese a tasso zero”.
Microcredito per Startup
Il microcredito per Startup è un’altra importante agevolazione quando ci sono in previsione progetti d’investimento o quando si ha bisogno di uno strumento che agevoli l’accesso al credito per progetti innovativi.
Oltre ai canali finora elencati è fondamentale che, chi sceglie il microcredito per finanziare il proprio progetto innovativo, sappia che può inoltrare la domanda direttamente al Fondo di Garanzia e che la domanda sarà gestita dalla banca a cui è affidato il finanziamento. Ci si può rivolgere anche ad un Confidi che garantisca sull’intera operazione.
Anche gli incubatori accreditati possono essere un valido aiuto alla presentazione della domanda.
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