È una questione di sicurezza e può permetterti di risparmiare nel tempo, infatti ad alte temperature le gomme estive permettono di risparmiare carburante per via del minor attrito con il terreno.
La classifica dei migliori pneumatici estivi
GripDetective, la piattaforma online di recensioni e opinioni specializzata proprio in pneumatici, ha da poco reso nota la classifica relativa alle gomme estive, frutto di 10 test in pista con un punteggio finale da 0 a 5 punti. Il marchio risultato vincente è stato Continental seguito da Goodyear e Michelin (l’anno scorso in testa alla classifica).
- Continental (4,43 punti)
- Goodyear (4,40 punti)
- Michelin (4,33 punti)
- Vredestein (4,25 punti)
- Dunlop (4,23 punti)
- Apollo (4,16 punti)
- Falken (4,16 punti)
- Bridgestone (4 punti)
- Fulda (4 punti)
- Nexen (4 punti)
Come scegliere gli pneumatici estivi
Ovviamente quando si vogliono acquistare delle nuove gomme estive bisogna partire dal modello della propria vettura, verificando che il codice delle proprie gomme sia quello corretto (basterà confrontarlo con quello riportato sul libretto di circolazione del veicolo).
Un occhio di riguardo va anche dato al prezzo, ma conviene non tirare troppo la cinghia per non avere spiacevoli sorprese una volta in marcia. La caratteristica fondamentale a cui bisogna prestare attenzione nel momento della scelta dei nuovi pneumatici estivi è certamente l’aderenza al terreno, ed in particolare la resistenza al fenomeno dell’aquaplaning. Questo è fondamentale soprattutto in estate, visto che con i violenti temporali improvvisi l’asfalto non è in grado di drenare tutta l’acqua piovana, diventando così scivoloso ed insidioso per gli automobilisti.
Ogni brand ha la sua soluzione per affrontare l’aquaplaning: c’è chi adotta una mescola particolare, chi modifica il disegno dei solchi sulle gomme e chi, addirittura, ha introdotto la Shark Skin Technology andando a riprodurre la pelle dello squalo sul battistrada, per far scivolare meglio l’acqua. Il consiglio in questo caso è quello di affidarsi alla classificazione apposita, di resistenza all’aquaplaning, il cui valore più alto è rappresentato dalla lettera A.
Oltre a ciò è importante l’aderenza al terreno in condizioni di asfalto asciutto: questa permette di evitare spiacevoli sorprese in curva e ridurre considerevolmente gli spazi in frenata. L’aderenza dipende da molti fattori, tra cui la larghezza del battistrada (e dunque la maggiore o minore superficie a contatto con il terreno), la composizione della mescola, il disegno dei solchi ed anche la flessibilità dei singoli “blocchi” dello pneumatico. In questo caso il consiglio migliore è quello di affidarsi alle dichiarazioni del costruttore, che permetteranno di fare un rapido confronto tra i modelli.
Quali sono le differenze tra gomme estive e gomme invernali?
Le differenze fondamentali in questo caso sono tre. Gli pneumatici invernali sono spesso costituiti in percentuale maggiore da gomma di origine naturale: questo li rende più flessibili e dunque capaci di resistere a basse temperature e di fare attrito anche sulla neve. Questo d’altro canto fa sì che in estate le gomme invernali si consumino molto più rapidamente.
La seconda differenza è data dalla presenza o meno di scanalature sul battistrada: le gomme estive ne hanno di meno, ed in genere di dimensione e profondità minore.
La terza differenza è data dal disegno vero e proprio delle scanalature, che nel caso delle gomme invernali è pensato per permettere un’aderenza maggiore in caso di manto nevoso, mentre per quelle estive serve a trovare il giusto compromesso tra aderenza e scivolamento dell’acqua.
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