Torna la Mille Miglia
semplicemente la “gara automobilistica più bella del mondo”. Così venne definita da Enzo Ferrari, uno che di gare e automobili ne aveva viste tante, la corsa automobilistica su lunga distanza effettuata sulle strade italiane aperte al traffico. La gara, disputata per ben ventiquattro volte, dal 1977 rivive in modalità più celebrativa con auto d’epoca.
La trentunesima edizione, che porterà le vetture storiche da Brescia a Roma e ritorno, prenderà il via il prossimo 16 maggio per concludersi tre giorni dopo.
Un’edizione pronta a tenere alto il vessillo dell’automobilismo italiano, stretto nella morsa della crisi, e delle bellezze storiche e culturali del nostro Paese. Un viaggio emozionante, quasi necessario, voluto fortemente dal Coni e dall’Aci ma soprattutto dalle numerose richieste di adesione.
Saranno 410 le vetture di “ottima annata”, 70 delle quali hanno partecipato all’edizione originale, ad attraversare ben 200 comuni lungo i 1600km.
76 case automobilistiche tra cui Bugatti, Maserati, Bmw, Lancia, Ferrari, Porsche, Jaguar, Aston Marti, Fiat saranno presenti alla linea di partenza, tutte capitanate dalle 35 vetture marchiate Alfa Rome e Mercedes (la Stirling Moss detiene ancora il record di percorrenza). Un’iniziativa con partecipati provenienti da tutto il mondo, gli italiani restano i più numerosi con 136 piloti, che vanno dal semplice appassionato/collezionista agli ex piloti di Formula 1.
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Mille Miglia 2013, il record di auto d’epoca in gara. http://bit.ly/17Qavca via @6sicuro
Partecipare all’evento non è facile. Oltre alla tassa d’iscrizione (caparra di 7.500€) vanno rispettate tutte le normative C.S.A.I. vigenti, essere in possesso di una vettura prodotta prima del ’57 ed essere scelti dalla Commissione di Selezione della Mille Miglia. I moltissimi appassionati di auto d’epoca si dovranno accontentare di gustarsi la gara dal “bordo pista”.
Quando una macchina può definirsi d’epoca
In Italia un veicolo si può considerare d’epoca se sono passati almeno vent’anni dalla data di costruzione, non d’immatricolazione, oppure sia un veicolo cancellato dal PRA perché da collezione o da museo. Non bastano vent’anni per essere un’automobile oldtimer, ma c’è bisogno di un attestato dell’ASI che attesti la storicità del veicolo. In un precedente articolo, troverete dettagli su come richiedere il certificato e l’iscrizione a un club di auto storie.
Quanto costa assicurare un’auto d’epoca
Le polizze assicurative per un veicolo storico sono molto più vantaggiose, anche perché si possono prevedere delle clausole specifiche (guida esclusiva, km percorsi in un anno, etc.) visto che di solito si tratta di oggetti da collezione e non utilizzati spesso.
L’Rc auto per la vostra auto d’epoca può aggirarsi tra i 100 e i 200€, diminuendo leggermente in caso siate in possesso di molti veicoli del genere. Infine, per i grandi collezionisti, sono previste delle formule “garage” che permettono di assicurare l’intero parco macchine a disposizione del soggetto ed eventualmente garantire la copertura nelle gare o manifestazioni non agonistiche.
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