Alcuni bambini della scuola primaria a Modena, hanno trovato insieme alle loro pagelle 2020 delle schede con emoticon per imparare ad autovalutarsi.
Ma i voti tramite emoticon, non vengono calati dall’alto e dunque nell’unica direzione insegnante-alunno. Sono invece frutto di un giudizio condiviso tra insegnanti e studenti, chiamati ad autovalutarsi e a discuterne con chi li istruisce tutti i giorni.
Per la sperimentazioni sono state scelte due prime classi della primaria, con bambini che nel primo quadrimestre hanno iniziato a leggere e scrivere da poco. Dunque i simboli per l’autovalutazione sono stati selezionati poiché alla portata dei più piccoli.
Abbiamo tre faccine: una stupita, una indifferente e una che sorride. Dunque se il pensiero è corso alle emoticon presenti sui nostri cellulari, la realtà è un po’ diversa. Si tratta di tre simboli semplici da capire e utilizzare per giudicare se stessi in relazione alle attività e ai momenti scolastici.
Le domande a cui rispondere con le faccine sono, ad esempio:
- So scrivere le lettere?
- So scrivere le parole?
- So scrivere i numeri da 1 a 10?
- Mi piace ascoltare storie?
- Mi piace leggere?
L’obiettivo di questa sperimentazione nell’Istituto Comprensivo Gianni Rodari di Modena, è molto interessante: portare i piccoli a responsabilizzarsi circa il proprio rendimento scolastico.
Il dirigente, Daniele Barca, afferma infatti:
Le reazioni dei genitori sono state di fiducia e curiosità . Le domande che hanno posto puntavano a comprendere la scheda e il meccanismo di autovalutazione dei bambini. Ho e abbiamo sottolineato l’aspetto raro e prezioso di un momento come questo in cui diventa formativo ascoltare come un bambino, come un figlio, si percepisce.
Barca racconta anche qual è il progetto futuro, nel caso in cui la sperimentazione si riveli un successo:
quello di costruire pagelle per l’autovalutazione e momenti di riflessione e confronto anche per le altre classi, fino ai grandi della secondaria inferiore.
Il dirigente precisa infatti, che non sono stati aboliti voti e pagelle in questa fase, ma è stato fornito soprattutto agli alunni uno strumento di valutazione e consapevolezza in più.
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