In queste settimane diversi contribuenti hanno segnalato l’arrivo nella loro casella di posta elettronica di false email da parte dell’Agenzia delle Entrate. I messaggi promettono il rimborso parziale del canone Rai o richiedono di regolarizzare la posizione fiscale del contribuente, ma sono solo un tentativo di phishing.
Falsa email per il rimborso del canone Rai
A comunicare il tentativo di truffa che sta circolando nelle caselle email degli italiani è stata l’Agenzia delle Entrate, con una nota e con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
La finta email riporta il logo dell’Agenzia delle Entrate e a prima vista sembrerebbe un messaggio autentico. Ma i numeri di telefono e le informazioni di contatto sono errate e, soprattutto, il messaggio contiene link pericolosi. Se cliccati, possono installare virus sul computer che si sta usando o possono attivare degli abbonamenti sulla linea telefonica cellulare.
Il testo dell’email truffa recita:
le è stato riconosciuto il diritto al parziale rimborso del canone Rai, per un ammontare di euro 67,86€. A causa di un errore nel calcolo automatico, Lei ha versato una cifra in eccesso e ha quindi diritto al rimborso della somma.
Per ottenere il rimborso, la preghiamo di scaricare il modulo (per scaricare Clicca qui), stamparlo e compilare tutti i campi evidenziati, quindi lo reinvii all’indirizzo rimborsi@agenziaentrate.gov.it.
Una volta analizzata la sua richiesta provvederemo a inviarle il corrispettivo a Lei spettante.
Cordiali saluti
False email per regolarizzare la propria posizione fiscale
L’Agenzia delle Entrate ha ricevuto segnalazioni anche per un tentativo di phishing simile, in cui si parla non di rimborso del canone Rai bensì di regolarizzare la propria posizione fiscale.
Il mittente del messaggio è l’indirizzo email rimborsi@agenziaentrate.gov.it e nel testo si parla di irregolarità nella propria posizione fiscale. Quindi il messaggio invita a scaricare e compilare un modulo e a pagare una determinata somma, minacciando altrimenti il prelievo forzoso dal conto corrente.
Come difendersi da questa falsa mail?
Casi simili si sono già verificati e si ripeteranno in futuro. Sono tentativi di phishing, quella pratica messa in atto per carpire i dati bancari o delle carte di credito delle vittime al fine di rubarne i fondi disponibili. Cosa fare per difendersi dalle truffe online? In generale ecco gli accorgimenti da prendere:
- Attenzione all’italiano. Solitamente queste comunicazioni sono sgrammaticate, perché prodotto di generatori automatici di messaggi con una traduzione approssimativa dall’inglese;
- Guarda l’indirizzo mail. L’indirizzo del mittente può essere un indizio importante: le comunicazioni ufficiali non arrivano da un account mail generico;
- Semplici mail. È vero, si parla sempre più spesso di semplificazioni nelle comunicazioni da parte del Fisco, si parla di avvisi di Equitalia via SMS, ma ad oggi i messaggi ufficiali arrivano esclusivamente tramite posta raccomandata e PEC, e non tramite una mail generica che ad oggi non ha valore legale;
- Non aprire gli allegati. Nel dubbio, non farlo e informati. Magari, come in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha già emanato un comunicato relativo alla mail che hai appena ricevuto e quindi puoi essere certo che si tratti di una truffa;
- Contatta gli uffici competenti. Che si tratti del Fisco o di una comunicazione bancaria, è sempre meglio cercare un riscontro almeno telefonico prima di comunicare i propri dati tramite mail.
Quali comunicazioni manda l’Agenzia delle Entrate?
Dopo aver capito quando si tratta di una truffa, cerchiamo di analizzare i veri avvisi che arrivano dall’ente. Come sappiamo le dichiarazioni di ogni contribuente vengono controllate sempre dall’Agenzia delle Entrate. Da questo studio emergono alcune categorie di avvisi che è bene conoscere.
Comunicazioni emesse a seguito del controllo automatico
Questo tipo di avvisi indica al contribuente la correttezza, o la presenza di errori, nella dichiarazione. In gergo tecnico sono definiti comunicazione di regolarità o comunicazione di irregolarità . Nel secondo caso il contribuente può pagare la sanzione o giustificare all’Agenzia delle Entrate eventuali importi non dovuti. Il mezzo di invio è la raccomandata o la posta PEC.
Le comunicazioni emesse a seguito del controllo formale
Questo tipo di controllo serve ad incrociare i dati segnalati nella dichiarazione con:
- la documentazione del contribuente;
- i dati del contribuente contenuti in dichiarazioni di altri soggetti (in particolar modo enti).
Cosa significa? Che se l’Agenzia delle Entrate riscontra differenze tra i dati in suo possesso e quelli dichiarati, il contribuente verrà avvisato di recarsi in un ufficio e fornire delucidazioni un merito. Il mezzo di invio è la raccomandata o la posta PEC.
Le comunicazioni emesse a seguito della liquidazione delle imposte sui redditi a tassazione separata
Partendo dai redditi dichiarati dal contribuente e quelli riportati dal sostituto d’imposta nel 770, l’Agenzia delle Entrate calcola la somma dovuta e l’eventuale rimborso. Se emergono defezioni, il contribuente riceverà una raccomandata con la richiesta di pagamento. Può accadere che il contribuente riceva prima la comunicazione di regolarità (o di irregolarità ) e, dopo, una per le somme ancora dovute sui redditi a tassazione separata.
Puoi trovare una guida completa sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Cosa fare se si riceve la falsa email
Se hai ricevuto una di queste email, l’Agenzia delle Entrate ti invita a non cliccare sui link e a cestinare il messaggio. In entrambi i casi, si tratta di email false che non hanno nulla a che fare con l’Agenzia delle Entrate.
Ricorda che il rimborso del canone Rai non viene comunicato tramite email, ma viene riaccreditato sulla bolletta elettrica. L’Agenzia delle Entrate non ti invia delle email per richiederti moduli o comunicazioni, ma mette a disposizione i modelli da usare per i diversi casi (richiesta di esenzione, comunicazione di non possesso di apparecchi TV o richiesta di rimborso) sul proprio sito internet.
Anche le comunicazioni sui controlli e sugli accertamenti fiscali non vengono inviati tramite email, ma tramite lettera oppure tramite PEC.
Nel caso in cui trovassi un’email simile nella tua casella di posta non cliccare i link, non scaricare gli allegati e cancella il messaggio. Se hai dubbi sull’autenticità del messaggio, prima di cliccare o scaricare documenti, puoi chiedere chiarimenti al call center dell’Agenzia delle Entrate, chiamando il numero 848.800.444 da telefono fisso oppure il 0696668907 da telefono cellulare.
Cinto P.
Ottimo se volesse spiegare come funziona la PEC che non è per fortuna obbligatoria per i privati cittadini che quindi possono fregarsene di comunicazioni Equitalia sulle proprie mailbox non PEC
marcello tricasti
L’agenzia delle entrate è di per se una truffa, figuriamoci una email proveniente da loro !
André Cervin
Controllando gli header delle email ricevuta consente di eliminare il 90% del phishing.
Gli utenti internet farebbero meglio a dedicare un po’ del loro tempo libero per imparare come funziona la posta elettronica al posto di vedere/inviare milioni di cavolate sui cosi detti social networks!