Alla nostra carrellata sulle novità fiscali del 2013 non poteva mancare Equitalia. E allora vediamo quali sono le nuove previsioni normative sul tanto discusso, anche in campagna elettorale, ente di riscossione. Cosa cambia per le ormai note cartelle esattoriali che ci arrivano a casa una volta verificato che il pagamento di una tassa, di una multa, di un’imposta comunale, di un contributo previdenziale o di un qualunque altro versamento non sia stato effettuato?
Stop alle cartelle pazze Equitalia
La legge di Stabilità 2013 (legge n. 228/2012) ha introdotto la possibilità di sospendere la riscossione direttamente con Equitalia, dunque evitando di rimbalzare da un ente all’altro per ottenere lo sgravio di una cartella.
Ecco le motivazioni che è possibile addurre direttamente ad Equitalia:
- prescrizione o decadenza del credito, prima della formazione del ruolo;
- provvedimento di sgravio emesso dall’ente creditore;
- sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale;
- sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emesse in un giudizio al quale il concessionario per la riscossione non ha preso parte;
- un pagamento effettuato, prima della formazione del ruolo;
- qualsiasi altra causa di non esigibilità del credito.
La dichiarazione deve essere presentata entro 90 giorni dalla ricezione dell’atto di riscossione e le istruzioni sono reperibili online sul sito di Equitalia.
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Equitalia: novità 2013 http://bit.ly/Wj1aXz via @6sicuro
Nuovi interessi di mora Equitalia
Cattive notizie sul fronte degli interessi di mora. A partire dal 1° maggio 2013, infatti, gli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo passeranno dall’attuale 4,55% al 5,22%. Un aumento quindi del 16% circa che andrà a gravare sulle tasche di chi non riuscirà ad onorare il proprio debito entro la scadenza.
La condanna di Equitalia
Tra proposte elettorali di abolizione di Equitalia o di radicale revisione di ente e procedure, ecco spuntare una condanna in primo grado per Equitalia Sud Spa. Il Tribunale di Napoli ha infatti stabilito il risarcimento dei danni di parte civile connessi all’emissione di cartelle esattoriali irregolari, a seguito di condanna per il reato di falso ideologico commesso nella notificazione delle cartelle.
La vicenda è legata alla comunicazione di iscrizioni ipotecarie per debiti irrisori, circa 1.500 euro, in mancanza di comunicazioni precedenti (i contribuenti non avevano mai ricevuto le cartelle). Insospettiti da questa procedura i cittadini avevano sporto denuncia ed era emerso che alle notifiche era stata apposta una firma falsa.
Senza dubbio la situazione è “liquida”, come già raccontato in precedenza in questo articolo, e vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.
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