Ne sono piene le strade, le spiagge, i parchi pubblici, i marciapiedi. Ovunque ti giri sono loro la presenza costante della inciviltà umana: i mozziconi di sigaretta per terra.
E diciamoci la verità : non sono proprio un bello spettacolo da vedere, soprattutto in prossimità dei monumenti storici, pieni di storia e fascino e indiscusso motivo di orgoglio per noi tutti. Per non parlare della loro presenza molesta sulle nostre splendide spiagge.
Il buon senso vorrebbe che nessuno gettasse nulla per terra, sporcando la propria città o i luoghi di villeggiatura. Ma la carenza di attenzione e cura verso il bene comune è ormai diffusa e invertire la tendenza sembra molto difficile.
Mozziconi di sigaretta sulla sabbia: la soluzione punitiva italiana
E dove non arriva il buon senso, si cerca di fare spazio con le sanzioni. E così con la legge n. 221 del 28 dicembre 2015 è entrato in vigore il divieto di gettare le cicche di sigarette per terra.
Il DDL “Green Economy” ha avuto un iter lungo due anni, ma dai primi giorni di febbraio 2016 è diventato operativo, anche se in questi giorni di spiagge affollate e di grandi città piene di turisti, ne vedremo realmente gli effetti. Sì, perché devi sapere che gettare i mozziconi di sigaretta sulla sabbia, o mentre passeggi per la tua città , potrebbe costarti tra i 30 ed i 300 euro.
Quella dei mozziconi di sigaretta sulle spiagge è una vera piaga, dal momento che le cicche contengono circa quattromila sostanze tossiche, degradano in circa 10 anni e, secondo i dati di Legambiente, rappresentano il 5% dei rifiuti presenti sulle spiagge del Belpaese. E non va meglio nelle città .
Prima fra tutte Roma e Milano: alla capitale storica e alla capitale del business vanno infatti le maglie nere, con la produzione giornaliera rispettivamente di 11 e 3,75 milioni di cicche. Numeri da capogiro!
E per riuscire a far rispettare le nuove norme, si sta anche pensando di ingaggiare alcuni dipendenti comunali per controllare che non si commettano infrazioni. Così, dopo gli ausiliari del traffico, avremo anche gli “ausiliari della città ”.
E pensare che in Italia, nonostante l’assenza di norme nazionali per risolvere il problema delle cicche, alcune amministrazioni locali si erano già organizzate e l’educazione della popolazione stava già dando i suoi frutti a prescindere dalle sanzioni personalizzate di 1000 euro a Pollica (nel Salento), 500 euro a Trento, 300 euro a Parma fino ai 100 euro di Ferrara.
Vedremo cosa succederà adesso con l’entrata in vigore delle nuove sanzioni e con l’applicabilità del “favor rei“, cioè il dover applicare la pena più favorevole a chi commette una violazione.
Mozziconi di sigaretta a terra: la soluzione educativa francese
Anche Rotterdam e Parigi hanno dichiarato guerra ai gesti incivili nei confronti dell’ambiente. Ma, inutile dirlo, lo hanno fatto con maggiore buon senso. Buttare un mozzicone di sigaretta per terra prevede una multa di 100 euro in Olanda e di 68 euro in Francia. Ma la vera differenza non la fa tanto la cifra, quanto l’attuazione della legge.
Nel 2014 infatti, nel territorio di Parigi, sono state fatte più 25 mila multe dagli ispettori sanitari con l’intento di educare i cittadini: le multe erano false, fatte giusto per far prendere coscienza alla popolazione e abituarla al comportamento corretto. Nello stesso tempo sono stati piazzati per le strade della capitale francese più di 30 mila bidoni con posacenere e, nel solo periodo estivo, sono stati distribuiti circa 15 mila posaceneri portatili.
Una soluzione decisamente più a misura di cittadino, educativa e civile.
Non solo mozziconi di sigaretta per terra: multe anche per…
In Italia invece la soluzione educativa verrà sovvenzionata da quella punitiva: il 50% del ricavato delle sanzioni verrà utilizzato per fare campagne di informazione con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze del buttare per terra non solo cicche, ma anche gomme da masticare, fazzoletti di carta e scontrini.
Già , perché la sanzione in realtà riguarderà anche i rifiuti di piccolissime dimensioni e non solo. Del decoro urbano fanno parte anche il bivacco nei luoghi pubblici, l’accattonaggio molesto, il sedersi sui monumenti e il lavaggio dei vetri ai semafori. Tutta una serie di comportamenti “poco nobili” che potrebbero rendere migliori le nostre città .
La soluzione alternativa? C’è ed è tutta italiana
E pensare che, volendo, sarebbe bastato supportare un inventore italiano che ha brevettato un semplice quanto innovativo pacchetto-contenitore, delle dimensioni di un pacco di sigarette, ma suddiviso in celle al suo interno. Il fumatore estrae la sigaretta da una cella, la fuma e ripone il mozzicone nella cella appena liberata. Più semplice di così!
Il signor Alessio Bertollini, inventore romano di 41 anni, ci tiene al decoro del nostro paese e si è dato da fare per cercare di risolvere il problema dando ai cittadini lo strumento utile per farlo, che da solo avrebbe risolto il problema ed educato le masse. Alessio aveva anche ipotizzato il corretto funzionamento di tutta la filiera: i pacchi-contenitori con le cicche di sigaretta avrebbero dovuto essere consegnate al tabaccaio che, dopo aver controllato la presenza del corretto numero di cicche, avrebbe venduto un nuovo pacco-contenitore . In questo modo, gli enti preposti alla raccolta e allo smaltimento delle cicche di sigaretta avrebbero potuto ritirare comodamente dal tabaccaio.
Le città sarebbero state immediatamente più pulite, senza bisogno di acquistare nuovi bidoni e/o posaceneri portatili, i cittadini avrebbero avuto a portata di mano lo strumento che li avrebbe educati ad un gesto consapevole, lo smaltimento di questo tipo di rifiuto sarebbe stato più immediato e focalizzato, il Comune avrebbe risparmiato in termini di tempi e spese di pulizia delle nostre città .
Ma l’inventiva di Alessio era andata oltre, arrivando alla progettazione di un pacchetto di gomme da masticare (come quelli oggi in vendita sul mercato) con una taschina con cartine in cui avvolgere le gomme da masticare prima di buttarle negli appositi raccoglitori che popolano le nostre strade. Un piccolo gesto che ci permetterebbe di risparmiare cifre notevoli.
Pensa che rimuovere una gomma da masticare dalle nostre strade costa 1 euro e 2 minuti di tempo e che l’ambiente ci mette 5 anni per smaltire quelle macchie nere che tutti siamo ormai abituati a vedere. E siccome in Italia si consumano 23 mila tonnellate di gomme da masticare, un’operazione di pulizia delle nostre strade arriverebbe a costare 23 miliardi di euro!
Multe sulle spiagge: non solo mozziconi di sigaretta!
Come avrai capito la giustizia non va mai in vacanza, nemmeno in estate. In Toscana si sono attrezzati per evitare che le spiagge possano diventare territorio di disagio per tutti coloro che volessero trascorrere una giornata tranquilla al mare. In particolare, le provincie di Grosseto e Livorno hanno redatto importanti norme, una contro gli abusivi e una contro gli oggetti lasciati incustoditi in spiaggia.
Grosseto contro gli abusivi e il falso
A Grosseto è partita la campagna “io non voglio il falso“, iniziativa che punirà duramente chi comprerà dagli abusivi in spiaggia materiale contraffatto. Le sanzioni partiranno da 100 euro fino a raggiungere, nei casi più gravi, ben 7 mila euro. Ascom, Confesercenti, CNA, Confartigianato e Camera di commercio appoggiano questa iniziativa per proteggere artigiani e commercianti dal mercato illecito. Il materiale informativo rilasciato riporta queste esatte parole:
“Chi compra un prodotto contraffatto mette a rischio la propria sicurezza. Un prodotto falso è pericoloso per la salute di chi lo usa; vale sempre molto, molto meno di quanto costa; è realizzato con materiali fuori norma; alimenta la piaga sociale del lavoro nero e minorile; danneggia l’economia causando disoccupazione; finanzia la criminalità organizzata”.
Antonfrancesco Vivarelli, sindaco della cittadina toscana, ha approvato subito questa iniziativa con la speranza di proteggere tutti i commercianti che pagano le tasse e forniscono ogni giorno prodotti di qualità ai loro clienti. Una norma che andrà a tutelare sia chi produce, che chi compra.
Livorno contro gli oggetti incustoditi
A Livorno la lotta è focalizzata contro tutti coloro che, la sera precedente, postano ombrelloni o altri oggetti per assicurarsi un posto in riva al mare. I cosiddetti “furbetti dell’ombrellone” verranno contrastati dai provvedimenti della Operazione Mare Sicuro, attiva ogni sera fino alle 8.30 del giorno dopo.
Essi occupano illegalmente suolo pubblico della spiaggia libera e, in caso i carabinieri trovassero oggetti incustoditi, partirà il sequestro di tali oggetti che potranno essere ritirati nei luoghi appositi pagando una multa di 200 euro. Nella città toscana la Guardia Costiera ha sequestrato 37 accessori tra cui lettini, sdrai, ombrelloni, teli mare e perfino costumi. Il regolamento è stato accolto da una grande fetta della popolazione, stanca di accedere alla spiaggia alle prime ore della giornata e trovarla praticamente inaccessibile.
I furbetti sono avvisati e, per non incappare nelle multe assai costose, dovranno rigare dritto e rispettare i diritti degli altri. Una piacevole convivenza in spiaggia è il primo passo per godersi appieno la vacanza.
Tu come la vedi? Hai esperienze da condividere con noi? Ti aspettiamo nei commenti.
william
Basterebbe obbligare a masticare le sigarette e fumare le gomme.Smetterebbero tutti immediatamente!
Marco Procida
Grazie Cinzia, ma da fumatore oserei dire ….
Ho riempito casa di porta ceneri per risolvere il problema, per strada non si trovano spesso neanche i secchi (sopratutto dove si fà raccolta differenziata porta a porta) e la cosa è deleteria per tutti sia per i fumatori, che per i masticatori di gomme.
Per non parlare poi delle deiezioni animali ormai sotto casa mia anche i cani randagi passano per strada, i marciapiedi sono pini di deiezioni e macchine parcheggiate.
Sarò io un fumatore, ma prima di pensare alle cicche di sigarette oserei pensare a cose ben più grandi, come macchine, buste dell’immondizia…
William
Dovrebbe essere vietato fumare sulle spiagge e sulle terrazze.Da tanto fastidio di dover sempre respirare aria che puzza di fumo.
Forse lo stato dovrebbe fare publicita su Rai che mostra come puzzano le bocche dei fumatori.UN BACIO,NO GRAZIE!