La riforma tariffe elettriche 2017 interessa circa 30 milioni di utenti domestici (sia del mercato libero e di quello di maggior tutela) che vedranno i cambiamenti attuati a pieno regime nel 2018. Capiamo insieme cosa cambia e quali i vantaggi per gli utenti.
Riforma tariffe elettriche: servizi di rete e oneri di sistema
La riforma tariffe elettriche va a modificare due componenti importanti della bolletta: i servizi di rete e gli oneri generali di sistema. A cosa fanno riferimento queste due voci?
- I servizi di rete: è la componente della bolletta elettrica che conteggia i costi per il trasporto e la distribuzione dell’energia elettrica dagli impianti di generazione alla rete di distribuzione locale. Questa parte è relativa anche alla misura, cioè le attività di lettura dei contatori e rilevazione dei consumi;
- Gli oneri generali di sistema: sono imposte per la copertura di costi per attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale, come i sussidi per le energie rinnovabili, il supporto alla dismissione del nucleare, il bonus elettrico o agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario.
I valori di queste due voci in bolletta sono identiche per i clienti del mercato libero o quelli del mercato di maggior tutela, cambiano invece per gli utenti residenti e gli utenti non residenti e per quelli che hanno una potenza installata superiore di 3kwh.
Dal 1° gennaio 2016 è iniziato l’intervento su i servizi di rete di consumatori residenti e non residenti:
- eliminata la progressività della quota energia (c€/kWh);
- cambiate le voci di spesa, che passano da tre a due: i costi di misura, commercializzazione e distribuzione saranno coperti in quota fissa pro-cliente (€/anno) e in quota potenza (€/kW/anno);
- la remunerazione dei costi per i servizi di trasmissione si pagherà  solo in una voce, cioè la quota energia (c€/kWh).
Dal 1° gennaio 2017 si lavora sugli oneri generali di sistema:
- limitati a due il numero di scaglioni di consumo;
- eliminata la progressività della quota energia (€/kWh);
- la tariffa per gli oneri generali di sistema dei consumatori non residenti rimane invariata.
Addio alla progressività con la riforma tariffe elettriche
Bisogna innanzitutto sapere cosa significa il termine progressività  in bolletta. Per capirlo bisogna conoscere la composizione delle due componenti tariffarie di cui parlavamo poco fa:
- La tariffa per i servizi di rete comprende una quota energia (c€/kWh per anno), una quota fissa (€/anno) e la potenza.
- La tariffa a copertura degli oneri generali di sistema compete due voci: quota energia e potenza.
Le nostre bollette comprendono la quota energia in modalità  progressiva, sia nei servizi di rete come negli oneri di sistema: il valore unitario (c€\kWh) cresce in maniera proporzionale ai consumi. Significa che all’aumentare dei consumi, aumenta il costo in bolletta. Questa è stata la modalità attraverso la quale abbiamo pagato le bollette relative ai consumi dell’energia elettrica fino ad oggi.
Per completezza di informazioni ecco la la delibera 782/2016/R/eel e l’Allegato TIT 2016-2019 relativi all’attuazione della riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica.
Cosa cambia con la riforma tariffe elettriche?
La riforma tende ad incentivare l’elettrificazione dei consumi, puntando principalmente alle fonti di energia rinnovabile. Le bollette saranno più trasparenti e semplici da capire senza progressività e sussidi o imposte esterne e, l’importo da pagare, sarà sempre più legato al costo effettivo per kWh consumato. Una rivoluzione, questa, che ha come scopo principale quello di far risparmiare gli utenti e garantirci un futuro sempre più “green”.
DaPrina
Io ne avevo approfittato di questo cambio di tariffe per cambiare operatore e passare alle energie pulite con Enegan, anche perché le mie vecchie bollette aumentavano sempre più. Ora almeno si sono stabilizzate e risparmio pure qualcosa rispetto a prima.