Quando sottoscrivi un nuovo contratto per la fornitura dell’energia elettrica puoi scegliere tra mercato libero e mercato di maggior tutela. Ci sono offerte convenienti su entrambe le sponde del mercato dell’energia elettrica, bisogna capire solo dove si risparmia di più in base alle proposte dei vari fornitori e alle tue esigenze di consumo.
Perché, allora, scegliere il mercato libero? Scopriamo insieme che cos’è il mercato libero, in cosa consiste e per quali motivi scegliere questo regime.
Mercato libero dell’energia elettrica
Per permetterti di poter avviare la lavatrice o di fare la lavastoviglie oppure, più semplicemente, di accendere una lampadina è necessario portare l’energia elettrica nella tua casa. Come si fa? Semplice: bisogna produrre energia elettrica, trasportarla dalle centrali di produzione fino a distribuirla alla tua singola abitazione.
Queste singole fasi hanno un costo che, fino agli anni Sessanta, era gestito da un regime di monopolio unico dallo Stato. Solo Enel, infatti, gestiva tutta la distribuzione dell’energia elettrica in Italia.
Durante gli anni Novanta, però, la situazione – molto lentamente – si è spostata verso una situazione di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica con l’introduzione di fornitori diversi da Enel. Questo succede con il conosciutissimo Decreto Bersani – decreto legislativo n. 76 del 16/03/1999 – ed il successivo decreto legge n.73/07 che traducono in azione quello che richiede la commissione europea con la direttiva UE 96/92/CE.
Senza troppi giri di parole, l’Europa chiede una liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica anche in Italia e, dopo qualche anno, lentamente la nazione si dota di un mercato libero. Questa fase si conclude ufficialmente il 1 luglio 2007.
Che cos’è il mercato libero dell’energia elettrica
L’istituzione del mercato libero per l’energia elettrica permette all’utente finale di poter scegliere tra diversi fornitori ed offerte. Ovviamente, per tutelare la libera scelta dei consumatori il mercato libero è regolato da un regime di concorrenza tra gli attori in campo supervisionato dall’AEEGSI, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.
Tutte le fasi del processo di fornitura dell’energia elettrica (acquisto e vendita, produzione e trasporto, distribuzione) sono rese libere ma sono regolate in questo modo:
- trasporto e distribuzione dell’energia elettrica sono gestite da soggetti concessionari con tariffe fisse decise dall’AEEGSI
- il consumatore finale corrisponde alla società fornitrice del servizio un forfettario per il trasporto, distribuzione e fornitura dell’energia elettrica: quella è la tariffa che utente e fornitore “contrattano” con offerte e promozioni. Essendo soggetti a tariffazione fissa e controllata dall’autorità, i costi dei servizi di distribuzione, trasporto e fornitura non sono contrattabili. Quello che viene negoziato è il prezzo di acquisto dell’energia elettrica che può cambiare a seconda del fornitore scelto e delle condizioni della promozione o dell’offerta.
La “vera libertà nel mercato libero” sta proprio qui: nel costo dell’energia elettrica che cambia un operatore all’altro e mette in atto il gioco del trono per l’energia elettrica.
Perché scegliere il mercato libero e non quello di tutela?
La domanda effettivamente sorge spontanea: perché optare per il mercato libero per l’energia elettrica? Semplice, mentre il mercato di maggior tutela è regolato da condizioni contrattuali ed economiche stabilite trimestralmente dall’Autorità, il mercato libero è – come sopra descritto – più elastico rispetto ad offerte, promozioni e personalizzazione delle proposte di contratto per l’utente.
Con il mercato libero, insomma, l’utente ha la possibilità di scegliere in completa autonomia l’offerta o promozione più conveniente economicamente per i propri consumi. Niente male, no?
Come funziona il passaggio da un mercato all’altro?
Se sei già un cliente del mercato di maggior tutela puoi tranquillamente passare a quello libero scegliendo l’operatore e la tariffa più conveniente per i tuoi consumi. Devi semplicemente comunicarlo al tuo fornitore corrente ed aspettare il trasferimento di contratto.
Se, invece, sei un cliente del mercato libero e vuoi far parte dei fortunati del mercato di maggior tutela la storia è la stessa. Basta comunicare al tuo operatore in tempi utili le tue intenzioni e fare la disdetta del contratto luce. Non ci sono costi aggiuntivi se non quelli delle eventuali penali di disdetta (nel caso fosse anticipata) e dei costi di disattivazione. Controlla le voci sul tuo contratto per maggiori informazioni sulla questione, li trovi specificati chiaramente!
Non ci sono costi di passaggio fra un mercato e l’altro e, soprattutto, chi decide di passare dal mercato di maggiore tutela a quello libero è protetto dal codice di condotta commerciale stabilito dall’Autorità competente. Che cos’è il codice di condotta commerciale? Semplice, un insieme di regole che gli operatori devono rispettare se vogliono lavorare nel mercato libero dell’energia elettrica.
Il mercato libero: qualche riflessione a margine
La liberalizzazione del mercato dell’energia, in sostanza, non ha fatto altro che dare al consumatore finale la libertà di scegliere in base alle proprie esigenze il contratto più conveniente in base ai suoi consumi. Secondo le statistiche, però, non sono tantissime le famiglie che hanno scelto il mercato libero. Il loro numero, però, è in costante aumento su base annuale secondo fonti ISTAT e non solo.
Il mercato libero offre a queste famiglie condizioni contrattuali e servizi sempre più efficienti. Quali sono gli operatori che lavorano nel mercato libero dell’energia?
- Enel
- Edison
- Green Network Luce e Gas
- Acea
- altri operatori (Sorgenia, ecc).
La pluralità dell’offerta garantisce, inoltre, prezzi competitivi per un servizio molto simile tra operatore ed operatore. Insomma, vince chi riesce a fornire un prezzo vantaggioso a condizioni contrattuali che garantiscano un buon servizio.
Una considerazione è assolutamente da fare, però: per quanto vantaggioso possa sembrare ad un primo sguardo il mercato libero dell’energia, non decidere su due piedi il passaggio da un mercato all’altro. Come in tutte le cose, infatti, rifletti.
Valuta tutte le opzioni offerte dal mercato di maggior tutela e quello libero, controllando condizioni contrattuali e le offerte che ti vengono fatte dai singoli operatori. Confronta tutto con i tuoi consumi effettivi e solo allora impegnati in una nuova contrattualizzazione per cominciare a risparmiare in bolletta.
Mercato libero: istruzioni per l’uso
Oltre ai tanti bei discorsi sul risparmio in bolletta assicurato e di pagare secondo i propri consumi, come ci si rapporta al mercato libero? Ecco alcune cose da sapere se vuoi passare al mercato libero:
- hai deciso di passare al mercato libero? Bene, devi cancellare la fornitura con il regime di mercato di maggior tutela e sottoscrivere un nuovo contratto con l’operatore desiderato del mercato libero. Sarà il nuovo operatore, poi, ad occuparsi di tutto.
- non esistono costi di passaggio da un mercato all’altro. Al massimo, infatti, quelli che andrai a pagare sono solo i costi di attivazione previsti dal nuovo contratto e gli eventuali costi di disattivazione previsti dal vecchio operatore.
- quanto tempo serve per passare dal regime di maggior tutela al mercato libero? Fino a 60 giorni.
- nel caso in cui tu decida di passare al mercato libero, potrebbe esserti richiesto il pagamento di una marca da bollo di 16,00 euro. Non succede sempre ma solo se il “caso d’uso” lo prevede.
Ovviamente, il discorso appena fatto non vale soltanto per l’energia elettrica ma anche per la tua bolletta del gas. Hai già cominciato a cercare nuove offerte per risparmiare in bolletta? Ottimo!
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