I voucher per il lavoro occasionale sono stati aboliti già da qualche settimana e il Parlamento sta ancora lavorando per trovare una soluzione alternativa. La scelta più probabile è quella di introdurre una carta ricaricabile sulla quale saranno conteggiate le ore di lavoro occasionale. In arrivo novità anche per i contratti a chiamata.
Voucher lavoro occasionale: in arrivo carta ricaricabile e sconto fiscale
I lavori occasionali che fino a marzo potevano essere pagati tramite voucher potranno essere regolarizzati attraverso una carta ricaricabile nominativa. Il datore di lavoro potrà gestire in autonomia i pagamenti, attraverso una piattaforma online che dovrebbe essere gestita dall’INPS. Il lavoratore a sua volta potrà usare la carta per fare acquisti e pagamenti, come una normale ricaricabile.
Il nuovo sistema dovrebbe prendere il nome di “libretto familiare” e permetterà una maggiore tracciabilità dei lavori svolti da colf, baby sitter, insegnanti privati e chi svolge piccoli lavori a favore di una famiglia. A differenza dei voucher, che erano buoni lavoro utilizzabili per pagare chiunque, alla base del sistema allo studio alla Camera ci sarebbe un contratto semplificato tra lavoratore e datore di lavoro.
La proposta in discussione alla Camera prevede anche uno sconto fiscale per chi offre lavori occasionali, coperto da un apposito fondo. Se la norma dovesse essere approvata, dunque, la prossima Legge di Bilancio dovrà stabilire la copertura anche per questo bonus fiscale.
Le novità per il contratto a chiamata
A cambiare saranno anche i contratti a chiamata che, nelle imprese, dovrebbero andare a coprire il vuoto lasciato dall’abolizione dei voucher per il lavoro occasionale. Dovrebbero nascere due forme contrattuali distinte:
- un contratto a chiamata “leggero”, utilizzabile da parte di tutte le imprese, indipendentemente dal numero di dipendenti, per un massimo di 400 giornate lavorative in tre anni;
- un contratto a chiamata “pesante”, uguale al contratto a chiamata attualmente in vigore ad eccezione dell’assenza di limiti di età . Il contratto a chiamata standard può essere usato al momento solo per lavoratori con meno di 24 o con più di 55 anni. Se la proposta di modifica verrà approvata, il contratto a chiamata in futuro sarà utilizzabile per lavoratori di tutte le età . Dovrebbe essere confermata anche la previsione di un’indennità di disponibilità , con una maggiorazione della paga oraria se il lavoratore dà la propria disponibilità ad accettare le chiamate del datore di lavoro.
I nuovi contratti a chiamata dovrebbero offrire una retribuzione più alta rispetto ai voucher e maggiori contributi previdenziali. Per conoscere tutti i dettagli bisognerà però aspettare l’approvazione definitiva delle norme attualmente in discussione alla Camera.
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