Voucher INPS: pensione a 150 anni
Come se non bastasse la notizia di una pensione irragiungibile per i 30enni, qualche giorno fa si è tornato a discutere dei voucher INPS. Infatti, a chi si sostenta tramite l’emissione di questi buoni lavoro, serviranno ben 126 anni e 6 mesi per poter maturare una pensione che ammonterà a circa 673 €. Ciò significa che, per questa categoria di lavoratori, la pensione non arriverà prima dei 150 anni di età .
A lanciare l’allarme è la Cisl del Veneto, dove la pratica dei voucher è maggiormente diffusa, in particolare a Padova. Basti pensare che il numero di voucher in questa regione è passato da 570 mila a 15 milioni. Onofrio Rota, segretario Cisl Veneto, afferma:
“Con le soglie attuali un lavoratore  pagato solo tramite voucher anche al massimo (7mila euro/annui) riuscirebbe ad arrivare alla pensione solo dopo aver maturato ben 126 anni di attività ”
Voucher INPS: come sono cambiati negli anni
Il metodo dei voucher è stato introdotto dal Ministero del lavoro nel 2008 come misura per contrastare il lavoro nero e regolamentare le prestazioni occasionali. Inizialmente il loro utilizzo era riservato al settore dell’agricoltura, ma si è poi esteso al settore delle colf e delle badanti, al commercio e al turismo, per poi comprendere quasi tutti i settori merceologici.
Riassumendo la “storia” di queste forme di contributo, ecco i punti salienti:
- nel 2003 vengono introdotti dalla legge Biagi;
- nel 2008 si estendono al settore vinicolo;
- nel 2010 si allarga al lavoro domestico e del porta a porta;
- nel 2012 scompare ogni vincolo e i voucher diventano disponibili a tutte le attività .
Voucher INPS: la diffusione
La diffusione è stata graduale, ma inarrestabile: si è passati dai 350 mila voucher acquistati nel 2012 ai 2,6 milioni nel 2015, per un totale di 114 milioni di buoni, di cui il 31% sono stati assegnati a under 25, per la maggioranza donne.
Un voucher ha un valore netto di 7,50 € (lordo di 10€): questo significa che si tratta una soluzione ottimale per chi cerca di arrotondare lo stipendio, aggiungendo il denaro dei voucher ad uno stipendio derivante da un altro lavoro, mentre chi tira a campare solo con questo tipo di remunerazione incontrerà non poche difficoltà .
In pensione a 150 anni: le soluzioni
La CGILÂ spinge per un referendum abrogativo. La CISL, al contrario, caldeggia per aumentare la contribuzione dal 13 al 27%, ma questo potrebbe significare o un taglio del salario orario, oppure un aumento del costo pensionistico sugli imprenditori.
In ogni caso, i lavoratori ci rimetterebbero comunque. Quando arriverà un cambiamento reale per il settore dei voucher?
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