Tasse sul lavoro: l’annuncio di Gentiloni
Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, si è presentato domenica 5 marzo 2017 in diretta TV, ospite di Pippo Baudo a Domenica In.
Nel corso dell’intervista il Premier ha dichiarato:
“vorrei, anche per togliere l’idea di provvisorietà , che l’esecutivo si desse un’agenda di riforme che mi auguro si portino a termine.
Non è che le riforme si sono fermate, c’è stata una sconfitta, un cambio a palazzo Chigi, ma “io lavoro in continuità con quello che ha fatto Renzi”.
E poi ha annunciato:
“Il nostro obiettivo nel Def è quello di abbassare ulteriormente le tasse sul lavoro. Dobbiamo rendere gli investimenti più vantaggiosi, dobbiamo dare un’altra spinta sulle tasse del lavoro.”
Tasse sul lavoro: come funzioneranno i tagli?
Ad oggi non abbiamo documenti che mettano nero su bianco la riforma delle tasse sul lavoro annunciata dal Presidente del Consiglio. Ma emergono le prime indiscrezioni, di cui vi diamo conto.
Al momento i tecnici della Presidenza del Consiglio e quelli dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, si stanno attivando su un taglio che andrà tra il 3 e il 5% dei contributi per i neo assunti a tempo indeterminato. Ma quanto vale per il bilancio dello Stato anche un solo punto di taglio? Si stima che ogni punto tagliato valga 300 milioni di euro e che quindi arrivare a 5 costerà alle casse dello Stato 1,5 miliardi di euro.
Il taglio, inoltre potrebbe essere suddiviso tra lavoratori e datori di lavoro, in parti uguali. Questo significa che se sei un neo assunto a tempo indeterminato potresti avere in busta paga tra l’1,5 e il 2,5% in più rispetto alla situazione attuale.
Ma è ancora tutto da vedere, si parla anche di due terzi per le aziende ed un terzo per i lavoratori, e ancora di interventi più incisivi che arrivino ad un investimento dello Stato pari a 2,5 miliardi.
Continua a seguirci e ti aggiorneremo su tutte le novità relative alle tasse sul lavoro.
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