Nessun anticipo per le pensioni dei quota 96 della scuola
La riforma previdenziale in corso di approvazione avrebbe dovuto risolvere in via definitiva la questione riguardante i lavoratori della scuola per i quali la riforma Fornero ha prolungato i tempi di pensionamento. Ma così non sarà e i cosiddetti quota 96 della scuola dovranno rimanere al lavoro senza avere la possibilità di andare in pensione anticipata.
Non ci sono certezze sul numero di questi “esodati della scuola”: secondo un censimento fatto dal MIUR sono all’incirca 4.000 persone, mentre da altre stime dell’INPS potrebbero essere fino a 9.000. Questa incertezza ha rappresentato un ostacolo alla risoluzione della loro condizione. Non sapendo quante sono le persone interessate, non è possibile nemmeno stimare i costi del provvedimento in deroga necessario per autorizzarli al pensionamento anticipato. E così non se n’è fatto nulla.
Si tratta di lavoratori che avevano maturato, già a ottobre 2011, i requisiti per andare in pensione alla fine dell’anno scolastico 2011/2012. Le loro domande di pensionamento sono però state bloccate dall’entrata in vigore della riforma Fornero che ha allungato i termini per il pensionamento, anche di 5 o 6 anni.
I quota 96 della scuola rimangono in servizio
Dal momento che la riforma Fornero non ha tenuto conto delle particolarità del mondo della scuola, una quota di insegnanti che pregustava la pensione ha visto di colpo allontanarsi il momento dell’uscita dalla scuola. Sono rimasti in servizio e dovranno rimanerci ancora, visto che nemmeno la legge di Bilancio 2017 contiene un provvedimento risolutivo.
Nonostante le richieste presentate più volte ai rappresentati del Governo, dunque, i quota 96 della scuola sono tenuti a restare in servizio anche per l’anno scolastico in corso. Mentre nel 2017 100.000 lavoratori potranno andare in pensione anticipata, i quota 96 della scuola dovranno rimanere ancora per un po’ in cattedra, probabilmente fino a quando non avranno maturato i requisiti richiesti dalla riforma Fornero.
roberto schinelli
Mia moglie fa parte di quella categoria denominata quota 96. Ad aprile del 2017 compirà 65 anni.
Chiedo, come mai la sua ex dirigente ha lasciato il lavoro quando ha compiuto tale limite (65 anni) non aspettando le date imposte dalla riforma fornero? Mi dite come può continuare nel mondo della Buona scuola con ragazzini di 6/7/8 anni a cui interessa solo lo smartfhone o tablet che sia?