L’ENPAPI, Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica, è la cassa professionale dedicata agli infermieri, che quindi non sono iscritti alle gestioni INPS e in materia seguono regole differenti.
ENPAPI: cos’è
L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica nasce nel 1998 per la tutela previdenziale e assistenziale di:
- infermieri professionali;
- assistenti sanitari;
- vigilatrici d’infanzia.
Di seguito le prestazioni erogate dall’ente:
- pensione di vecchiaia;
- pensione di invalidità;
- pensione di inabilità;
- pensione di reversibilità;
- indennità di maternità;
- indennità di malattia;
- indennità connesse allo stato di bisogno dei propri iscritti;
- contributo per le spese funebri.
Attenzione! L’ENPAPI riguarda i soggetti che esercitano l’attività in qualità di libero professionista, senza cioè un vincolo di subordinazione. Nel caso l’infermiere sia un lavoratore dipendente, ricadrà nella gestione dipendenti INPS, ma sarà tenuto all’iscrizione all’ENPAPI nel caso in cui svolgesse anche l’attività libero professionale.
ENPAPI: come fare l’iscrizione
L’iscrizione è obbligatoria e lo conferma l’Ente stesso nelle FAQ del proprio sito:
“se ricorrono i presupposti previsti dallo Statuto e dal Regolamento di Previdenza, vale a dire il professionista è iscritto ad un Collegio provinciale IP.AS.VI. ed esercita la libera professione infermieristica, sussiste l’obbligo dell’iscrizione. Tale obbligo deve essere adempiuto attraverso la presentazione ad ENPAPI della relativa domanda entro 60 giorni dalla data di inizio attività.”
L’IP.AS.VI, non è altro che l’albo professionale di infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia.
Per potersi iscrivere all’ENPAPI bisogna essere in possesso di due requisiti:
- essere iscritti ad un Collegio provinciale IP.AS.VI.;
- esercitare in qualità di libero professionista.
L’iscrizione deve avvenire inviando a mezzo lettera raccomandata A/R, il modulo “Domanda di iscrizione”, disponibile in .pdf sul portale dell’Ente, unitamente alla copia di un documento di identità valido.
ENPAPI: la gestione separata
Da gennaio 2012 esiste la gestione separata ENPAPI, a tutela di particolari soggetti:
- chi lavora in forza di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
- chi ha un contratto a progetto;
- componenti gli organi di amministrazione e controllo di Studi Associati e Cooperative;
- componenti gli organi di amministrazione e controllo dei Collegi Provinciali IPASVI nel caso in cui svolgano anche un’attività di lavoro autonomo;
- collaboratori occasionali.
Con la gestione separata si è andati dunque a coprire un’intera fetta di lavoratori che fino ad allora non sapevano se accedere alle gestioni INPS o all’Ente ad essi dedicato.
ENPAPI: i contributi
Innanzitutto abbiamo il contributo soggettivo, composto da un importo fisso annuo, indipendente dal reddito professionale, e da un’aliquota percentuale da applicare al reddito prodotto.
L’importo minimo annuo da versare viene stabilito anno per anno dall’ente. Per il 2017 è pari a 1.600 euro. Il contributo soggettivo viene calcolato applicando il 15% sul reddito professionale prodotto nel 2016. Ai redditi prodotti nel 2017, invece, il prossimo anno sarà applicata l’aliquota del 16%.
La parte fissa è frazionabile in 12 mensilità, in modo da risultare meno onerosa per l’iscritto. Chi risulta iscritto all’ente solo per una frazione dell’anno può comunque suddividere l’importo del contributo soggettivo per i mesi di effettiva iscrizione.
C’è poi il contributo integrativo, pari al 4% dei corrispettivi lordi da applicare direttamente in fattura. Anche in questo caso esiste un minimale fisso da versare, pari a 150 euro annui.
Infine abbiamo il contributo di maternità, dovuto per coprire le indennità di maternità e la cui aliquota viene definita annualmente dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente sulla base delle indennità erogate.
Il modello UNI 2017
Ogni anno gli iscritti all’Ente sono tenuti ad effettuare la comunicazione redditi, in modo da consentire la determinazione dei contributi da versare. La comunicazione può essere effettuata esclusivamente in via telematica, attraverso le credenziali per l’accesso all’area riservata sul portale ENPAPI.
In caso di ritardata o omessa dichiarazione, non sarà più possibile accedere alla modalità telematica e bisognerà comunicare i dati tramite modello cartaceo. In questi casi sono comunque previste delle sanzioni:
- 10 euro se l’invio avviene entro sette giorni dalla scadenza;
- 50 euro nel caso di invio tra l’ottavo e il novantesimo giorno;
- 100 euro se si supera il novantesimo giorno.
ENPAPI: la cancellazione
Non esiste una vera e propria modalità di cancellazione dall’Ente. In realtà al massimo è possibile chiedere una ricongiunzione dei contributi nel caso in cui si passi ad altra gestione, ad esempio nel caso di un infermiere che chiude l’attività libero professionale e diviene lavoratore subordinato con l’obbligo di iscrizione alla gestione dipendenti INPS.
L’altro passo da fare, nel caso non vi sia una nuova iscrizione ad altra gestione, è la domanda di esonero dalla contribuzione, in modo da evitare i pagamenti dei contributi fissi. La cancellazione vera e propria avviene in tre casi:
- cancellazione dall’Albo;
- radiazione dall’Albo;
- ricongiunzione con altre gestioni previdenziali.
Njital kamtchoum adele
CIAO !
Sono inscritta a l’ente da 2008.
da 2011 ho perso il lavoro.
vorrrei sapere la mia posizione,
anzi mi voglio cancellare.
grazie!
nadia
ciao sono già due anni che non lavoro con partita iva. ho già comunicato al ente che non lavoro più come libero professionista ma continuano a mandarmi i bollettini da pagare. non riesco a mettermi in conttato con loro per sapere come mi posso cancellare.
Deborah
Ciao Nadia, io ho il tuo stesso problema, sei riuscita a risolverlo, se si, come?
GRazie mille.
Deborah
Francesca begni
Gradirei sapere dovendo fare il 730 come posso avere il cud 2016 non avendo la posta elettronica
Maria
Ciao ho lavorato per due anni con p.Iva poi ho avuto seri problemi di lavoro e non ho più lavorato nel 2012 ho mandato due raccomandate spiegando la mia situaZione è che quindi volevo cancellarmi ,ma senza risposta .ora a distanza di cinque anni mi arriva una lettera da un avvocato con la richiesta di 15000,00 € .per aver lavorato due anni e mai più. Sapere darmi un consiglio?Non ho i soldi siamo cinque con un mutuo e un solo stipendio da operaio.
Jackelyn
Ciao. Anche a me è successo la stessa cosa. Cosa ti possono fare?
Miki
Ha sucesso la stessa cosa anche a me.. qualcuno ha risolto
gianni
Buongiorno, mia figlia lavora full-time come infermiera professionale presso una struttura privata ,contributi Inps. Ora si è aperta anche una partita Iva e a parte l’iscrizione obbligatoria all’Enpapi , deve pagare anche i contributi ? Dal modello di iscrizione al paragrafo “C” non si direbbe .. Grazie x vs/cortese risposta. Saluti Gianni
Luana Galanti
Ciao Gianni, è corretto: può chiedere l’esonero nella domanda di iscrizione all’ente.
Sonia
Salve , mi chiamo Sonia , sono quattro anni che ho chiesto l’esonero dalla contribuzione al’lENPAPI, perchè per motivi familiari non potevo lavorare.
Oggi mi ritrovo negata dall’INPS l’indennità di maternità, che mi spetta con un’altro ente, dicendomi che risulto ancora con l’ENPAPI, cosa devo fare, grazie se e possibile vorrei una risposta.
Luana Galanti
Ciao Sonia, l’indennità di maternità è riservata alle lavoratrici dipendenti assicurate all’INPS o iscritte alla gestione separata. Dopo aver chiesto l’esonero della contribuzione all’ENPAPI hai avuto altre esperienze di lavoro dipendente? Se no, è per questo motivo che non hai diritto all’indennità dell’INPS.
gaia
Buongiorno, scrivo per conto di un mio cliente. la quale ha sospeso i contributi a inizio anno 2018….perche’ diventata dipendente, ora invece torna a lavorare con la partita iva e vorrebbe riprendere da dicembre con l enpapi. la domanda è da quando riparte con i pagamenti enpapi? coma deve fare per riattivare il tutto
grazie
Elena
Buongiorno, io ho fatto l’iscrizione all’ENPAPI e in automaticato mi hanno attribuito la gestione separata? come mai? io non ho fatto richiesta, anche perchè lavoro solo con p.iva. Grazie