Lavori da anni nella stessa azienda, ma hai deciso di cambiare e vuoi dimetterti? Oppure hai fatto un breve periodo e ti sei accorto che non ti trovi bene? O hai avuto problemi con capi e colleghi e hai deciso di andare a lavorare da un’altra parte?
Qualunque sia la tua situazione, la procedura per licenziarti è cambiata e che le dimissioni, nella maggior parte dei casi, devono essere fatte online.
Una modifica introdotta il 12 marzo 2016 a seguito del Jobs Act e che, in realtà, almeno stando alle intenzioni del Legislatore, dovrebbe diminuire i casi di dimissioni in bianco o quelli in cui il datore di lavoro costringe il lavoratore a dimettersi.
Ok, questo è chiaro, ma come avviene la procedura? Quanto tempo prima bisogna dare le dimissioni? A cosa bisogna prestare attenzione?
Vediamo tutto insieme.
Chi può dare le dimissioni online
Intanto, una precisazione: a dovere presentare le dimissioni online sono non solo i lavoratori che vogliono lasciare il lavoro, ma anche coloro che, in accordo con il datore di lavoro, optano per una risoluzione consensuale.
Possono effettuare le dimissioni telematiche tutti i lavoratori del settore privato, eccezion fatta di chi fa un lavoro domestico (ossia colf, baby sitter, badanti, governanti ecc…) per i quali le dimissioni vanno presentate in formato cartaceo tramite la lettera.
Chi non può presentare le dimissioni online
Oltre ai lavoratori domestici, anche le seguenti categorie di lavoratori non possono rassegnare le dimissioni in modo telematico:
- i lavoratori della PA
- i tirocinanti, ma questo è normale visto che, come sappiamo, il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro
- chi ha sottoscritto un accordo di conciliazione ma lo ha fatto in sede stragiudiziale
- i genitori lavoratori che ricadono nelle previsioni dell’articolo 5 del D.Lgs 151/2001
- chi è stato soggetto a esodo volontario effettuato per accordo sindacale aziendale e realizzato, anche attraverso il Fondo di solidarietà di categoria
- chi si trova nel periodo di prova (ma ne parleremo in maniera approfondita sotto)
- i lavoratori del settore marittimo
- chi ha un rapporto di lavoro coordinato e continuativo
Come dare le dimissioni online
Detto questo, come comportarsi nella pratica? Intanto è bene sapere che dando le dimissioni online si compie una scelta unica unilaterale in cui comunichi che vuoi abbandonare il lavoro.
Pertanto, se non sei convinto, ti consigliamo di pensarci bene e valutare il da farsi perché se è vero che si può annullare la procedura come ti diciamo sotto, è anche vero che è una decisione da non prendere a cuor leggero.
Se invece licenziarti è la cosa che vuoi ecco come devi procedere.
Intanto, sappi che non hai bisogno di motivare la le dimissioni: a differenza del licenziamento da parte del datore di lavoro, se sei tu a decidere di andare via, non devi dare nessuna giustificazione.
Per la procedura online puoi fare tutto in modo autonomo o farti aiutare da patronati, organizzazioni sindacali, consulenti del lavoro o andare nelle sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Se non opti per l’aiuto, il primo passo che devi compiere è andare sul sito www.cliclavoro.gov.it sezione dimissioni volontarie ed essere in possesso del PIN dispositivo dell’INPS o del Sistema Pubblico d’Identità digitale (SPID).
Dimissioni online: come richiedere il PIN
Il Pin può essere richiesto in 3 modi:
- online sul sito dell’Inps cercando la voce “procedura richiesta PIN”
- presso le sedi dell’INPS e in tal caso sarà dispositivo
- tramite il Contact Center ossia chiamando il numero 803164 (da fisso) o lo 06164164 (dal cellulare).
Come ottenere lo SPID
Lo Spid è un domicilio virtuale che permette a cittadini e imprese di accedere a tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni, compreso dunque l’Inps.
Lo Spid è connesso al diritto di ogni cittadino di dotarsi anche di una PEC (posta elettronica certificata), ed è costituito da credenziali – nome utente e password – che vengono rilasciate all’utente. Per richiederlo bisogna essere maggiorenni e si può scegliere tra 8 cosiddetti identity provider che forniscono questo tipo di servizio. Tale servizio può essere gratuito o a pagamento.
La procedura online sul sito dell’INPS
Quanto alla procedura sul sito dell’INPS, se il tuo rapporto di lavoro è iniziato prima del 2008, dovrai indicare una volta che sarai entrato nel sito, alcuni dati del datore di lavoro come: il codice fiscale, il comune della sede di lavoro e l’indirizzo e-mail o PEC, dopodiché selezionare la tipologia di comunicazione (dimissioni volontarie, risoluzione consensuale o revoca) con la data di trasmissione.
Se invece il lavoro da cui vuoi licenziarti è iniziato dopo il 2008, tali dati saranno recuperati autonomamente.
Cosa succede dopo? Una volta che i dati sono confermati, il modello viene salvato in pdf e viene in automatico mandato al datore di lavoro dall’indirizzo di sistema dimissionivolontarie@pec.lavoro.gov.it e all’ITL competente.
Da sapere: una volta inviato e ricevuto, il datore di lavoro e la Direzione Territoriale del Lavoro non potranno apportare nessuna modifica a quanto da te inviato.
Il documento non può essere alterato neanche dal datore di lavoro: se lo facesse sarebbe prevista una multa che va dai 5mila ai 30mila euro.
Dimissioni online: si possono revocare?
La risposta è sì, la procedura può essere annullata entro 7 giorni dalla comunicazione. Come si fa? Devi procedere nello stesso modo in cui hai compilato l’altro modulo. Ti serviranno dunque la data di trasmissione e il codice identificativo rilasciato dal sistema.
Comunque sia, per ogni dubbio, all’indirizzo e-mail di cui ti abbiamo parlato sopra, puoi sottoporre tutti i tuoi dubbi.
Dimissioni online: il preavviso
Detto questo, altro aspetto tutt’altro che trascurabile è il preavviso di dimissioni che devi dare al tuo datore di lavoro e considerare che la maggiorparte dei CCNL prevede che il periodo di preavviso decorra o dal primo giorno del mese o dal sedicesimo.
Come comportarsi pertanto con la procedura telematica? Diciamo che devi considerare i termini di preavviso e che pertanto è necessario, prima che tu proceda con le dimissioni online, che ti confronti con le risorse umane dell’azienda o con il datore di lavoro e comunichi la tua decisione.
Attenzione: non procedere con le dimissioni online senza averlo comunicato prima all’azienda!
Dopo avere comunicato loro le tue intenzioni, l’azienda ti chiederà di procedere anche online.
Sebbene la data della trasmissione sia da considerare come riferimento, come indica la circolare n.12/2016 la procedura online non incide sulle disposizioni relative al preavviso e lascia a datore di lavoro e lavoratore la liberà di raggiungere gli accordi. Questo anche se, per esempio, in seguito alla presentazione delle dimissioni online tu e il tuo datore di lavoro, decidete di prendere qualche giorno in più che sposti la data di decorrenza delle dimissioni o la risoluzione consensuale.
Sarà poi il datore di lavoro a indicare l’effettiva data di cessazione del vostro rapporto inviando la comunicazione in merito.
Dimissioni online e Naspi
È vero: non sei tenuto a dare nessuna giustificazione alle tue dimissioni, ti ricordiamo che, però, se vuoi avere diritto alla Naspi, pur essendoti licenziato, è necessario che le tue dimissioni siano accompagnate da una giusta causa che poi deve essere anche provata. Diversamente, non avrai accesso alla Naspi.
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