Settembre, tempo di ripresa, si torna alla routine quotidiana: sveglia, ufficio, lavoro. Dimmi la verità, quante volte hai pensato anche tu: mollo tutto e cambio vita? Molti la pensano come te e concretamente negli ultimi anni parecchie persone hanno fatto la scelta di aprire un’azienda agricola.
Il settore in effetti si sta fortemente trasformando ed è l’Istat che lo conferma. In una nota pubblicata il 2 settembre 2015 dichiara infatti che, il numero effettivo delle aziende agricole ‘vecchio stile’ sta diminuendo, ma cresce fortemente il numero di quelle definite multifunzione che svolgono attività annesse all’agricoltura (+ 48,4%) e che comprendono anche aziende produttrici di energia rinnovabile. Molte altre si trasformano in aziende di coltivazione e allevamenti biologici ( + 4,7%) e la superficie biologica investita passa da 6,41 % al 7,7% del totale utilizzato.
Aprire un’azienda agricola: sei sicuro?
La vita immersa nel verde è affascinante e stimolante, ma non parliamo di vacanze e relax. La scelta di aprire un’azienda agricola è definitiva e richiede ovviamente una profonda riflessione. Stiamo parlando del tuo futuro: sei sicuro?! Sì, sei sicuro che svegliarti tutte le mattine all’alba, non conoscere sabato o domenica, essere sempre costantemente attivo fa veramente per te? Quello che andrai a fare non è un bel film: fare l’imprenditore agricolo richiede sacrificio!
Vuoi fare l’imprenditore agricolo? Fai una prova per capire se è quello che vuoi
Prima di lanciarti nella realizzazione di un business plan che ti permetterà di riassumere su un documento il tuo progetto per accedere anche a finanziamenti, perché non provi l’esperienza in azienda direttamente? Esiste la possibilità di essere ospitato in fattorie biologiche in cambio di vitto e alloggio attraverso la World-Wide Opportunities on Organic Farms (WWOOF Opportunità globali nelle fattorie biologiche). L’associazione è in tutto il mondo ma anche in Italia. Fare esperienza è il primo passo per essere un buon imprenditore, avere la concretezza del lavoro, dei tempi e la manualità necessaria è fondamentale. Una volta confermata la tua scelta potrai procedere con la costruzione del tuo sogno step by step.
Aprire la tua azienda agricola: i 10 step che dovrai affrontare
Ora che hai capito che aprire un’azienda agricola è proprio quello che vuoi è necessario riflettere su cosa vorresti essere o fare mettendosi a tavolino e analizzando ogni aspetto che riguarda l’impresa che stai per lanciare. È necessario definire un business model in cui approfondire costi, mercato e competitors. In particolare rifletti su questi aspetti che ti elenco.
- Scegli cosa vuoi essere: Imprenditore agricolo tradizionale o multifunzione?
Avere un obiettivo chiaro è il primo passo. La scelta verte su due fronti: imprenditore agricolo classico e tradizionale che si specializza su un singolo prodotto oppure imprenditore agricolo multifunzionale. Nel secondo caso oltre ad assolvere la propria funzione primaria, ovvero la produzione di beni alimentari, dovrai fornire servizi secondari, utili alla collettività, come disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità e gestire in maniera sostenibile le risorse. La decisione dipenderà sia da quello che senti più adatto a te, sia da una serie di fattori essenziali. Aprire un’azienda agricola significa immergersi totalmente in un territorio, conoscerlo, amarlo. Apprendere la tradizione del prodotto che vuoi diventi fonte del tuo reddito, fare rete con altre attività simili e sviluppare business partendo dalla tua fattoria che, ricorda, potrebbe anche essere usata giustamente anche come fattoria didattica per le scuole o come agriturismo e ristoro per gli ospiti. - Hai riflettuto sui tuoi collaboratori e le loro capacità?
Come sono le persone che hai a disposizione? Che valore umano (a me ‘capitale’ umano non è mai piaciuta come definizione) hai a disposizione? Riflettendo su questo aspetto potrai capire quale forma giuridica scegliere? Quali competenze sei certo di avere e offrire? Come potrebbe essere organizzata la tua società? - …e sui beni materiali che hai, o non hai?
Cos’hai a disposizione concretamente per avviare questa società? Parliamo di capitale fisico, quindi di immobili, attrezzature, terra… E quindi, cosa ti manca? Quanto serve, economicamente parlando, al tuo investimento? - Il tuo prodotto
Cosa intendi offrire al mercato? Quale prodotto? In cosa credi potrai essere differente? Perché? - …e quello della concorrenza
Gli altri? I concorrenti cosa offrono? Come? Cos’hanno di differente? - I canali di vendita
Dove pensi di vendere il tuo prodotto? Attraverso quale canale? Diretto? Ecommerce? Intendi avviare anche attività promozionali? Se sì, come? Quali costi comporterebbe questa promozione? - …e quanto guadagnerai?
Quanto pensi di poter guadagnare? Hai fatto qualche calcolo tra costi e redditività presunta? - Consorzi, Cooperative e Associazioni: hai valutato con chi collaborare?
L’Italia ha molti consorzi, Associazioni, Cooperative: prima di fare la ‘mosca bianca’ ti sei interessato per capire se e come sia possibile farne parte? Questa scelta ti permetterebbe di ‘fare rete’ con altre imprese agricole abbattendo alcuni costi di gestione, promozione, commercializzazione del tuo prodotto fino alla riduzione di costi per l’acquisto di attrezzature particolarmente costose. Il mio consiglio è comunque quello di recuperare più dati possibili e poi rivolgerti a un consulente. Sono molte le associazioni di categoria che oggi supportano questa fase e ti aiuteranno a stilare un business plan, tra le tante ti consiglio il CAA(Centro Autorizzato di Assistenza Agricola), i tecnici ti aiuteranno a scoprire e accedere a bandi per sovvenzioni regionali, stati o europei che ti serviranno. Altre associazioni con relativi siti per verificare la presenza di bandi o supporto sono: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura e Bandi europei agricoltura. - Ora la tua idea si è trasformata in un progetto imprenditoriale ed è pronta a cercare finanziamenti
Con un documento scritto e completo della parte di fattibilità economica finanziaria, sarà anche più semplice accedere a finanziamenti privati o pubblici: ora non stiamo più parlando solo di idee, ma di un vero e proprio progetto di business. Sono molte le possibilità e molte rivolte ai giovani imprenditori agricoli. Tra queste il ‘subentro’ il ‘premio di primo insediamento’ sono i più richiesti. Se invece vuoi concentrarti sulla richiesta di acquisto di un terreno, verifica sul sito ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). - Una volta presentato il finanziamento pubblico? Siediti e aspetta (anche due anni!)
Sì, lo so, è un titolo triste e poco motivante, ma è così. Il tuo sogno di aprire un’azienda agricola si deve scontrare con la burocrazia italiana che, purtroppo, ancora attanaglia troppi mercati e uffici. Una volta presentato il business plan aiutato dall’associazione che hai scelto, non dovrai fare altro che aspettare. Come ogni bando, si sa che la consegna della domanda, non garantisce che l’obiettivo sarà raggiunto, ma abbiamo una certezza quella dei numeri: secondo il sito di Coldiretti le procedure dedicate ai giovani prevedono un’attesa di 275 giorni fra l’approvazione del programma e l’uscita del bando, 248 giorni tra la fine della raccolta delle domande e il decreto di concessione del contributo (istruttoria), tra i 18 e i 24 mesi per l’erogazione del contributo. Va ricordato che esistono anche istituti privati come CreditAgri in questi casi i tempi possono ridursi, ma è necessario rivolgersi direttamente all’istituto per essere informati sulle proposte più attuali.
Io credo che se l’Istat ci evidenzia dati in positivo, valga comunque la pena aspettare per inseguire concretamente il proprio sogno.
Una volta ricevuto il finanziamento tutto sarà realmente nelle tue mani e potrai finalmente dimostrare che quello di aprire un’azienda agricola non era solo un sogno, ma ora è diventato una splendida realtà, il tuo presente e soprattutto il tuo futuro! Addio vecchio ufficio, da oggi mollo tutto e apro, veramente, un’azienda agricola!
Sergio
Ciao,
Più che un commento vorrei una informazione. Possiedo un terreno di circa 3550 mq. coltivato a olivi e vigna.
Vorrei impiantare un allevamento di anatre e polli. Posso vendere i miei prodotti direttamente al pubblico ?
Io faccio un altro lavoro e ho la partita iva.
Grazie. Saluti.
Sergio
Rosa Giuffrè
Ciao Sergio, per avere risposte concrete, ti consiglio di rivolgerti al tuo commercialista. Le variabili infatti sono moltissime:
dove risiedi? Dov’è l’azienda? Per vendere al pubblico dovresti aprire un’attività commerciale… la tua P.IVA è aperta con quale qualifica?
Come vedi davvero diventa difficile essere precisi o darti risposte che rischierebbero di non essere corrette. Una consulenza da un buon professionista è quello che ti consiglio.
Grazie per il tuo commento