90 giorni. Ecco il tempo che i contribuenti hanno per presentare al domanda di rottamazione a Equitalia (o Agenzia delle Entrate-Riscossione). Una procedura che non cancella il debito, ma elimina eventuali interessi. Vediamo di cosa si tratta.
Rottamazione cartelle: come funziona la sanatoria?
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto fiscale, avvenuto il 24 ottobre 2016, è partito il conto alla rovescia per fare domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali.
I contribuenti con debiti erariali e previdenziali iscritti a ruolo, hanno infatti 90 giorni per presentare domanda ad Equitalia. L’ente di riscossione, che dal 1° luglio 2017 confluirà in Agenzia Riscossione, avrà poi 6 mesi di tempo per rispondere, elaborando le nuove cartelle scontate (sconti che possono arrivare anche al 50% dell’importo originario) e trasmettendo la proposta di rimborso a chi ne ha fatto richiesta.
Ricordiamo che la rottamazione non cancella il debito, ma elimina dal debito sanzioni e interessi, riducendo considerevolmente l’importo in cartella.
Sebbene inizialmente si parlasse di una dilazione delle cartelle rottamate in 36 rate, il decreto smorza gli animi e porta la dilazione a 4 rate, che andranno definitivamente saldate entro marzo 2018.
Rottamazione cartelle: quali debiti possono essere sanati?
Non tutti i debiti finiti in cartella esattoriale possono essere sanati. Vediamo gli elenchi dei debiti inclusi nella rottamazione:
- IVA, anche se inizialmente sembrava in parte esclusa;
- IRPEF;
- IRES;
- IRAP;
- contributi previdenziali, tipologia di debito molto pesante a causa delle sanzioni spesso applicate al 100%;
- multe.
Sulle multe però occorre precisare che lo sconto sarà ridotto rispetto agli altri debiti. Questo perché si tratta di un debito che nasce da una sanzione amministrativa, la parte sanzionatoria non sarà del tutto stralciata e comunque lo sconto dipenderà dall’anzianità del debito (oscillerà comunque tra il 30 e il 50%).
Sono totalmente escluse dalla rottamazione, le cartelle derivanti, ad esempio, da condanne penali. In questo caso tutto resterà come prima. Saranno esclusi dalla rottamazione anche coloro che hanno saltato le rate di una dilazione ottenuta in precedenza. In sostanza smettere di pagare, appreso l’annuncio della sanatoria, non è stata una buona idea.
Condono Equitalia 2017: le novità della riforma
Non è la prima volta che ti parliamo di questi importanti cambiamenti nel mondo di Equitalia. Nell’articolo Condono Equitalia 2017: la cartelle rottamate trattavamo di come:
“il contribuente dovrà pagare esclusivamente l’importo mai pagato e gli interessi di ritardato pagamento, null’altro. Sebbene circoli l’ipotesi di definire un forfait, da individuare tra il 3 ed il 6%, che vada a remunerare comunque gli oneri di riscossione sostenuti da Equitalia. In sostanza chi non ha pagato, ad esempio l’IRPEF, anni addietro, potrebbe versare l’imposta depurata di sanzioni e oneri come se non avesse saltato la scadenza. Una sorta di “perdono” nei confronti dei contribuenti morosi. Il condono riguarderà le cartelle ricevute entro il 31 dicembre 2015. Si potranno chiudere anche i debiti già parzialmente pagati e i versamenti potranno avvenire sia in un’unica soluzione che a rate (per un massimo di 36 mensilità)”
La situazione è chiara: le cartelle non spariranno nel nulla, ma verranno ridotti gli interessi e le sanzioni legati ad esse.
Claudio
Tutto bene finché non si arriva alla nota dolente: una estrazione pressoché inesistente!
Ma ci pare che un povero diavolo non sia a su tempo stato in grado di pagare una cartella adesso possa pagarne oltre la metà in soli sei mesi?
Ma si rendono conto di come stiamo messi?
Per conto mio minimo 36/48 rate altrimenti mi è impossibile aderire, andassero a quel paese!
Luis Rozo
Mi è arrivata una cartella equutalia e non so precisamente il perché mi sia arrivata e se è tutto legale. Come o dice posso farmi controllare la situazione? Senza andare da un avvocato visto che non ho molti soldi?
Grazie
domenico
Rottamazione cartelle Equitalia? Ennesima presa per i fondelli di un governo non eletto dal popolo/Nuovo calcolo.
DECRETO-LEGGE 22 ottobre 2016 , n. 193, modalità di pagamento per chi aderisce alla rottamazione cartelle Equitalia:
“in ogni caso, la prime due rate sono ciascuna pari ad un terzo e la terza e la quarta ciascuna pari ad un sesto delle somme dovute, la scadenza della terza rata non può superare il 15 dicembre 2017 e la scadenza della quarta rata non può superare il 15 marzo 2018.”
La comunicazione di approvazione (con allegati i bollettini) arriva al debitore entro il 22 giugno 2017
Rifacciamo i conti:
Un commerciante, in crisi con il lavoro, ha accumulato cartelle x € 60.000, avrebbe potuto rateizzare in 6 anni cioè € 10.000 x anno ( € 833.33 al mese ) ma non ha potuto perché non aveva realmente i soldi oppure ha rateizzato ma non è riuscito a pagare.
Con la rottamazione avrebbe un debito residuo (calcolo ottimistico corretto) di circa € 40.000 e dovrebbe pagare entro il 15 Dicembre 2017 € 30.000 (se approvazione avviene a Giugno 2017 circa in 6 mesi) e altre € 10.000 entro il 15 marzo 2018 (pagamento totale circa in 9 mesi ) !!!!!!!
Si avete capito bene, se il commerciante chiede il condono, se approvato nel Giugno 2017, deve pagare € 40.000 in 9 mesi !!!!!!!!!
Ma cosa fumate in parlamento o meglio nel governo non eletto dal popolo ????. Cambiate fornitore.
Come vi sembra possibile che chi non aveva € 60.000 da pagare in 6 anni ne possa pagare € 40.000 in 9 mesi ??????
E’ chiaro che avete voluto favorire non chi è realmente in crisi economica ma chi, pur avendo i soldi, non ha pagato per convenienza, i soliti amici degli amici.
Ridicoli !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Andrea
Anche questo condono è fatto per i veri EVASORI RICCHI che hanno nascosto i soldi sotto il materasso. Come faccio io padre di 3 figli a pagare in 4 rate. Possono andare a farsi fottere.
Alice
Beh, e la tanto strombazzata sanatoria di due o tre anni fa? Fu approvata per cartelle sotto i 300€, però equitalia non ricevette nessuna linea guida quindi non venne applicata. Vediamo se anche stavolta è una bolla di sapone…
giuseppe tarsitano
Condivido il commento di Claudio, infatti se una persona ha avuto delle difficoltà a pagare un’ imposta o più, è il mio caso, non per cattiva volontà, ma per ragione di forza maggiore, malattie. Sono un tecnico ed imprenditore agricolo, ho sempre onorato ciò che dovevo allo Stato ed agli enti, ma da circa dieci anni ho saltato alcune rate. Avevo come priorità la salute di mio figlio. Ho settantasei anni non debbo nulla alle banche, ansi sono apprezzato per la mia puntualità, però ho trascurato alcune imposte molto esose per quanto mi riguarda. Quando esiste la buona volontà devi dare al cittadino onesto la possibilità di onorare il suo debito. Sono disponibile eventualmente a partecipare a qualche sottoscrizione, potrei raccogliere molte centinaia di firme .
Marco
ma posso fare la rottamazione anche di una cartella di un bollo auto non pagato? rispondetemi, grazie!
lucia
ma le sanzioni per ritardato pagamento bollo sono comprese nel decreto?
luigi
e per quanto riguarda i bolli auto non pagati?