Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, i tecnici che stanno elaborando le prime bozze della Legge di Bilancio 2018 pensano all’introduzione di una rottamazione delle cartelle-bis.
Rottamazione bis: nuova definizione agevolata
L’ipotesi allo studio riguarda la definizione agevolata delle cartelle esattoriali ex Equitalia, ora gestite da Agenzia delle Entrate-Riscossione. La rottamazione bis delle cartelle verrebbe inserita nel pacchetto fiscale della Legge di Bilancio 2018.
I tecnici stanno lavorando alla bozza del pacchetto fiscale e stanno cercando di capire da quali fonti recuperare le entrate necessarie. Quella di una rottamazione delle cartelle-bis è un’ipotesi concreta.
La nuova versione della rottamazione dovrebbe riguardare 400 mila contribuenti, tra coloro che non hanno potuto aderire alla prima versione e coloro che avevano aderito ma che non sono riusciti a pagare la prima rata della definizione agevolata entro il 31 luglio e quindi hanno perso il diritto a pagare un importo ridotto della cartella.
L’ipotesi è stata anticipata da Il Sole 24 Ore, ma non è chiaro se la rottamazione-bis richiederà gli stessi requisiti e seguirà le stesse regole della precedente rottamazione o se saranno apportate delle modifiche.
Dalla rottamazione-bis le risorse per finanziare diverse misure
Le risorse recuperate dalla definizione agevolata sarebbero usate per coprire le misure decise dal Governo e, in particolare, per:
- ridurre il cuneo fiscale sul lavoro;
- adottare misure per incentivare gli investimenti;
- rafforzare il fondo di contrasto alla povertà ;
- disporre delle risorse necessarie per fare dei correttivi alle pensioni e per coprire le spese indifferibili.
Assieme alla rottamazione-bis il pacchetto fiscale dovrebbe prevedere l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche tra privati. In totale, dalle misure contenute nel pacchetto fiscale dovrebbe arrivare nelle casse dello Stato una somma compresa tra 4 e 6 miliardi di euro.
La rottamazione delle cartelle Equitalia ha permesso di incassare 1,8 miliardi con la prima rata in scadenza il 31 luglio. Entro settembre 2018, quando è in programma il pagamento dell’ultima rata, gli incassi dovrebbero essere attorno ai 7,2 miliardi di euro. Intanto, è stato fissato al 2 ottobre (il 30 settembre cade di sabato) il termine per il versamento della seconda rata della definizione agevolata in corso.
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