Lo zucchero di canna sembra trovare sempre più spazio nelle cucine e nei bar di tutto il Paese, a scapito del classico zucchero bianco che viene sempre meno scelto, poiché ritenuto più nocivo per via dei processi di raffinazione subiti. Ma quali sono i reali benefici e quali le differenze fra i diversi tipi di zucchero presenti in commercio?
Zucchero di canna grezzo o integrale?
Prima di procedere nella scelta, è sicuramente necessario sapere che in commercio esistono due diverse tipologie di zucchero di canna: quello grezzo e quello integrale. Il primo, caratterizzato dal tipico colore marrone chiaro per via dei residui rilasciati dalla melassa, è sicuramente quello più comune, mentre quello integrale non subisce alcun tipo di procedura meccanica di lavorazione; pertanto quest’ultimo risulta sicuramente quello più salutare.
Calorie
L‘apporto energetico e calorico dato dallo zucchero di canna è più basso rispetto a quello bianco. Nello specifico:
- per 100 grammi di zucchero di canna si hanno 390 kcal;
- per 100 grammi di zucchero di canna grezzo 370 kcal;
- per 100 grammi di zucchero di canna integrale 270 Kcal.
Zucchero di canna: le proprietÃ
L’uso dello zucchero di canna è assolutamente consigliato, poiché appare più salutare rispetto agli altri dolcificanti. La sua minima lavorazione fa sì, infatti, che questo conservi tutti i suoi minerali e tutte le sue vitamine. Inoltre, come appena visto, ha poche calorie rispetto alle altre tipologie di zucchero presenti in commercio e allo stesso tempo è sia gluten-free che ricco di acido glicolico, alleato prezioso del benessere della pelle.
Zucchero di canna Demerara
Originario delle Mauritius, questo zucchero semiraffinato si presenta come il risultato di estrazione del succo della canna da zucchero ad alta concentrazione e successivamente di un processo di evaporazione dell’acqua, a cui segue una fase di cristallizzazione. Si presenta con un colore che differisce da quello leggermente più chiaro dello zucchero di canna, risulta infatti leggermente più scuro e lucido per via della melassa che avvolge ogni singolo granello. Il suo gusto appare, inevitabilmente, più deciso e adatto ad essere servito in accompagnamento con della frutta di stagione.
Lo zucchero caramellato
In commercio purtroppo ci si ritrova sempre più spesso a dover fare i conti con prodotti non proprio fedeli a quanto riportato sulla confezione. Così avviene spesso che lo zucchero venga caramellato per omettere eventuali raffinazioni che altrimenti gli donerebbero il tipico colore bianco. Risulta pertanto importante controllare l’etichetta sul retro, facendo caso che su questa non venga riportato l’E150c, ossia il caramello ammoniacale. Si tratta di un colorante artificiale che viene utilizzato per tingere appunto di colore scuro i granelli.
Lo zucchero di canna e il diabete
L’assunzione dello zucchero di canna non è legata a particolari controindicazioni, ma piuttosto tende a interessare quei pazienti con particolari patologia legate all’assunzione di dolcificanti, come nel caso dei diabetici. In tal caso, sia per lo zucchero di canna che per quello bianco, vi è un interessamento di quello che è l’indice glicemico. Quindi se ne consiglia comunque un uso moderato.
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